Question Time, chiarimenti sulla rete 5G
L'assessore Marco Lombardo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sulla rete 5G.Domanda della consigliera Palumbo"Visti gli articoli di stampa apparsi sull&rsquo...
Data:
:
L'assessore Marco Lombardo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sulla rete 5G.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi sull’annuncio di Vodafone in merito al lancio del 5G su rete commerciale e sull’accensione delle antenne in cinque città : Milano, Roma, Torino, Bologna e Napoli. Visto che dalla stampa si apprende che la rete 5G è stata accesa anche a Bologna e si partirà con le zone ad alto traffico turistico commerciale come la stazione ed il parco della Montagnola. Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo tema. Per sapere dall’Amministrazione, se corrisponda al vero che a Bologna è stata accesa la rete 5G e che si partirà dalla stazione e del Parco della Montagnola così come annunciato dagli organi di stampa".
Risposta dell'assessore Lombardo
“Grazie presidente, rispondo volentieri alla consigliera Palumbo, dicendole intanto che, in quello che dico sono in accordo con l’assessore Barigazzi per cui, entrambi, esprimiamo la stessa posizione, e le posso dire che entrambi abbiamo scelto l’attivazione del tavolo di confronto sul 5G, come lei ha ricordato nel suo intervento. Lei faceva riferimento a un’iniziativa che c’è stata lunedì scorso su invito dell’associazione Lega Ambiente. Mi piace ricordare che in quell’iniziativa, il presidente dell’associazione Lega Ambiente di Bologna e la dottoressa Fiorella Belpoggi dell’Istituto Ramazzini, hanno fatto un plauso all’iniziativa del Comune sull’attivazione di questo tavolo, hanno ricordato che il nostro obiettivo, l’obiettivo del tavolo, è quello innanzitutto di fornire un patrimonio di conoscenza ai cittadini sulla situazione del 5G, evitando, da un lato, allarmismi non giustificati da dati scientifici e, dall’altro, la minimizzazione dei rischi per la salute consapevoli del fatto che questa nuova tecnologia comporterà delle modifiche importanti sul nostro modo di comunicare, ma anche sul nostro modo di produrre e che ad oggi non ci è dato prevedere quale sia la mole dei dati, soprattutto nella terza fase dell’installazione del 5G, che potranno viaggiare nelle nostre città.
L’Istituto Ramazzini, al quale anche lei ha fatto riferimento, ha effettuato uno studio scientifico che, voglio ricordare, non è sul 5G ma è sul 3G, e che ha avuto ad oggetto non le persone ma i ratti, con un’esposizione continuativa di 50 volt/metro. Questo ci ha dato elementi sicuramente di riflessione e di conoscenza che stiamo raccogliendo anche nel tavolo insieme ad altri contributi che vengono dal mondo accademico, dal mondo scientifico, dalle istituzioni. Mi risulta che il Comune di Bologna, forse insieme al Comune di Torino, siano gli unici comuni in questo momento in Italia ad avere attivato questo tipo tavolo. Rispetto alla domanda specifica, poi avremo modo con l’assessore Barigazzi di illustrare più diffusamente le prime riunioni che abbiamo avuto e che riteniamo positive con gli operatori e con i soggetti, le associazioni, l’Istituto Ramazzini ed altri che abbiamo invitato al tavolo, tra i quali anche, ricordo, i portavoce dei comitati sorti contro le installazioni di antenne 4G. Per quanto riguarda la domanda che lei mi pone, rispondo esattamente allo stesso modo in cui ho risposto la sera di lunedì: ad oggi a Bologna non esistono, non ci risultano attivate installazioni 5G. Ci risultano delle richieste, le posso parlare dei procedimenti chiusi ovviamente, non dei procedimenti in corso, delle richieste in cui, sei chiusure sono state positive e cinque sono state negative, o per mancanza di documentazione, quindi diciamo documentazione non completa, o per valutazioni che riguardano lo sforamento dei limiti normativi sui 6 volt/metro o altre valutazioni. Ma ad oggi, tutte queste richieste, sono riconfigurazioni da 4G a 5G, quindi nessun nuovo palo, nessuna nuova antenna 5G, e ad oggi non ce ne risultano attive. Lo dico per la correttezza di informazioni che lei richiedeva. Ci sono altre richieste che sono in istruttoria, è evidente che ci sono anche richieste di nuovi pali d’antenna fatte da gestori che non avevano, diciamo, pali d’antenna precedenti e che quindi non potevano fare delle riconfigurazioni, però ad oggi questa è la situazione. Ovviamente ci sarebbero tante cose da dire e avremo modo di approfondire, con i gestori stiamo lavorando e abbiamo l’ambizione di, non solo produrre un patrimonio di conoscenza utile per i cittadini, ma anche arrivare, e questa sarebbe la nostra mission, a fare una programmazione, evitando quei siti sensibili che destano più preoccupazione per i cittadini, pensiamo agli ospedali, pensiamo agli asili nido, per cercare appunto di programmare la distribuzione delle antenne senza dover rispondere volta per volta, palo per palo, comitato per comitato, richiesta di antenna richiesta di antenna.”