Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica)."La repubblica delle idee e il regno degli abusi.Veniamo da un fine settimana estremamente significativo per la città. Significativo quanto ambiva...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica).

"La repubblica delle idee e il regno degli abusi.
Veniamo da un fine settimana estremamente significativo per la città. Significativo quanto ambivalente: è questa ambivalenza che ho inteso rappresentare con il titolo del mio intervento: la repubblica delle idee e il regno degli abusi.
La repubblica delle idee è, con ogni evidenza, un riferimento esplicito ai tre giorni di dibattiti, discorsi e parole che sono risuonati nel centro cittadino, con decine di migliaia di orecchie, tese, in ascolto: ascolto, da parte di un ceto medio riflessivo colto e curioso, delle parole di intellettuali, scrittori, giornalisti, attori, artisti che hanno parlato di politica nazionale e geopolitica, storia e memoria, lavoro e diritti, lotta alle mafie e trasparenza dell'azione pubblica, solidarietà e integrazione. Io - voglio dirlo chiaramente - ho grande rispetto per le parole.
Non soltanto ho ben presente quel che Habermas ha detto e scritto sulla democrazia discorsiva, ma ho il privilegio - come molti e molte in quest'aula - di aver fatto delle parole e del loro uso, un mestiere, nella specie quello dell'insegnante e dello studioso.
C'è uno iato, un contrasto stridente, tra questa Repubblica delle parole, tra queste parole sulla res pubblica e alcuni fatti.
Mentre figure come Michela Murgia parlavano di accoglienza, solidarietà e diritti umani nella repubblica delle idee, cinque militari della Repubblica, ma sarebbe meglio dire del "regno dell'abuso", aggredivano un lavoratore di colore in un ristorante, con insulti impronunciabili in un'aula di Consiglio.
Una vergogna. Se sarà sporta denuncia - come speriamo - per un episodio di per sè gravissimo, ma resto ancor più grave e vergognoso per il ruolo e le funzioni di coloro che se ne sono resi colpevoli, questo Comune dovrà costituirsi parte civile nel processo.
Mentre Aboubakar Soumahoro e Maurizio Landini parlavano di dignità del lavoro e di vecchi e nuovi diritti, appena fuori porta, un ciclofattorino moriva sul lavoro, investito da un'auto della polizia della Repubblica.
Mentre Mimmo Lucano parlava ad un piazza stracolma di modelli d'accoglienza e integrazione, i lavoratori dell'hub di via Mattei protestavano contro una vicenda assurda: la notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, con soli sette giorni di preavviso, dell'improvvisa chiusura dell'Hub di via Mattei, la "deportazione" della stragrande maggioranza di ospiti del centro a Caltanissetta - con coeve interruzione di percorsi d'integrazione già avviati su questo territorio - e l'interruzione dei rapporti di lavoro dei trentacinque operatori e operatrici dell'accoglienza, il cui futuro è, oggi, quantomai incerto.

Se tutto questo è vero, noi abbiamo il dovere di impedire questa divaricazione tra ciò che si dice e ciò che accade, questo abisso che separa le parole dai fatti.
È questo il compito di noi amministratori. Ricordiamocene, quando parliamo di una carta dei diritti dei lavoratori digitali, sottoscritta un anno fa e, ancora, del tutto inapplicata; quando manifestiamo le nostre solidarietà  astratte e quando vediamo accadere sotto i nostri occhi, non solo fuori ma anche dentro le istituzioni, episodi che smentiscono in radice ciò che siamo soliti affermare".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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