Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico). "Fake news e Facebook.Facebook ha chiuso 23 pagine italiane che condividevano fake news e istigazioni all'odio: tra queste, oltre la metà erano ...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico).

"Fake news e Facebook.
Facebook ha chiuso 23 pagine italiane che condividevano fake news e istigazioni all'odio: tra queste, oltre la metà erano a sostegno di Lega o Movimento 5 stelle. Era ora! E lo ribadisco: era ora! Quanti anni sono che denunciamo questa situazione intollerabile?
È stato un crescendo. Quando oramai molte campagne elettorali degli ultimi 10 anni sono state oggetto di questo bombardamento di fake news, quando molti risultati sono stati condizionati da questa pratica ignobile ed illecita, a sole due settimane dalle elezioni europee, Facebook, diciamo le cose come stanno, è costretto a chiudere 23 pagine italiane che contavano oltre 2,46 milioni di follower che condividevano informazioni false e contenuti divisivi contro i migranti, antivaccini e antisemiti: tra queste, oltre la metà era a sostegno, guarda caso, di Lega o M5S. Speriamo si tratti solo delle prime 23 pagine! In totale, gli account oscurati hanno movimentato quasi 2 milioni e mezzo di interazioni solo negli ultimi tre mesi. Tra le bufale diffuse, il video di un gruppo di immigrati che prendeva a calci un'auto dei Carabinieri, ma si trattava della scena di un film.

La decisione presa da Facebook, in forza di una vera e propria indagine indipendente portata avanti dalla nota Ong Avaaz.org, che molti di voi conosceranno e che da molti anni si occupa di diritti umani e campagne ambientali. Avaaz ha raccolto moltissimi elementi in una relazione che ha poi trasmesso al social network.
Ringraziamo Avaaz - afferma un portavoce del social network - per aver condiviso le ricerche affinché potessimo indagare. Siamo impegnati nel proteggere l'integrità delle elezioni nell'Ue e in tutto il mondo. Abbiamo rimosso una serie di account falsi e duplicati che violavano le nostre policy in tema di autenticità, così come diverse pagine per violazione delle policy sulla modifica del nome.
Abbiamo inoltre preso provvedimenti contro alcune pagine che hanno ripetutamente diffuso disinformazione. Adotteremo ulteriori misure nel caso dovessimo riscontrare altre violazioni".

Facebook ha anche chiuso qualche decina di account fake e depotenziato pagine che diffondevano contenuti con notizie false. La motivazione tecnica per la chiusura delle pagine è legata al cambio del nome: inizialmente proponevano temi che non sembravano alludere a partiti politici o movimenti e poi, attraverso vari passaggi, cambiavano tema.
Tra le pagine chiuse "Vogliamo il movimento 5 stelle al governo", che contava 129mila followers e quasi 700mila interazioni in tre mesi, "Beppe Grillo for President", Lega Salvini Sulmona" che aveva 307mila seguaci, "Lega Salvini Premier Santa Teresa di riva", "Noi siamo 5 stelle". Pagine che, come spiega il rapporto di Avaaz, diffondevano fake news e parole di odio.
Tra gli esempi citati, una falsa dichiarazione attribuita a Roberto Saviano e diffusa dalla pagina "Vogliamo il Movimento 5 Stelle al governo": lo stesso scrittore era stato costretto a smentire una frase che non aveva mai detto.

La più attiva pagina a sostegno della Lega tra quelle chiuse, "Lega Salvini Premier Santa Teresa di riva", è stata quella che di recente ha maggiormente condiviso un video che mostrava migranti intenti a distruggere una macchina dei carabinieri. Il video, che ha quasi 10 milioni di visualizzazioni, mostra in realtà una scena di un film e la bufala è stata smascherata molte volte negli anni. Nonostante questo continua ad essere condiviso. La stessa pagina era nata come "Associazione allevatori della provincia di Messina" e in cinque passaggi era finita per diventare fiancheggiatrice del Carroccio.
Negli ultimi mesi il lavoro di Facebook su contenuti che violano di standard della comunità è in continuo aumento: circa 30mila le persone che in tutto il mondo lavorano sulla sicurezza nel social network fondato da Mark Zuckerberg. Il 2 maggio l'azienda ha aperto a Dublino una war room per lavorare sull'integrità della campagna elettorale europea con 40 team di ingegneri, scienziati, ricercatori, specialisti delle minacce ed esperti per ciascun Paese.
Sono 500 le persone che lavorano sulle elezioni a tempo pieno, senza dimenticare la collaborazione con 21 fact checkers, partner dell'Unione europea operativi in 14 lingue.
La democrazia è sotto attacco e piaccia o non piaccia questo tema della ingerenza di una piattaforma come Facebook nelle vicende interne di uno Stato pone dei temi di grandissima rilevanza e deve preoccupare tutti noi interessati a preservare un clima di pace e collaborazione nelle nostre comunità e soprattutto la gestione democratica delle decisioni pubbliche ispirata ai valori della nostra Costituzione.
Qualche giorno fa è stato proprio il cofondatore di Facebook, Chris Hughes, oramai fuori dalla compagine societaria, a denunciare lo strapotere di questa piattaforma oramai monopolista nel campo delle informazioni: "FB has become too big and too powerful, and it’s part of a trend in our economy of an increasing concentration of corporate power. We can fix this: break the company up and regulate it". In soldoni: va smembrata e regolata!

Il nostro Paese, in particolare gli organi di controllo, devono sviluppare gli anticorpi verso questa gestione delle informazioni e i nostri ministri dovrebbero occuparsi di questo, non di censurare le trasmissioni della Rai come quella di Fabio Fazio che fa cultura, intrattenimento, nel pieno rispetto della libertà di opinione.
E invece, nel nostro Paese, in questo periodo, funziona tutto al contrario. I due co-vice-presidenti del consiglio sono responsabili di due partiti che se non appaltano, certamente occhieggiano e non denunciano un vero e proprio sistema imprenditoriale che investe milioni di euro nella immissione e veicolazione di notizia false sul web (basti pensare che alla piattaforma della Lega di Salvini, denominata la Bestia, si dice servano almeno 600 mila euro all’anno per operare).
Una mole di fake news che assieme alle pagine dei relativi partiti, raggiunge giornalmente decine di milioni di cittadini italiani che, a loro volta, ignari del fatto che stiano gestendo informazioni false, le condividono nel loro network di conoscenze.
Un inquinamento di questo tipo ai danni della democrazia e della cultura del nostro Paese non l’avevamo mai visto!
All’epoca delle Fake news è interessante anche la presa di posizione di Parliamone Ora, un’associazione avviata su spinta del professor Dario Braga che raccoglie circa 190 professori dell’Unibo che si sono mobilitati dando vita ad un grande movimento contro le fake news, per fare cultura presso le nostre comunità, nelle sale dei quartieri.
In Italia purtroppo cresce il fenomeno del cosiddetto analfabetismo funzionale ovvero l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. L'analfabetismo funzionale si concretizza quindi nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni a disposizione nell'attuale società.
Un impegno che dovrebbe essere di tutti non soltanto di chi come noi fa politica attiva, o di chi professionalmente perché docente, dovrebbe essere quello di diffonde cultura conoscenza e senso critico, anche attraverso i social.
Ma sta alle pubbliche amministrazioni, agli organismi di controllo del nostro Paese intervenire tempestivamente su queste pratiche sleali ed illegali. Da loro, come dalla massima carica dello stato, il Presidente della Repubblica, mi aspetto una maggiore incisività e azioni concrete per intercettare questi fenomeni sul nascere e contribuire a dettare le regole indispensabili per preservare la nostra democrazia.
Ringrazio Avaaz.org per il lavoro che sta svolgendo e auspico che anche da noi qualcuno inizi a svegliarsi da questo torpore, a partire dalle prossime elezioni del 26 maggio".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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