Question Time, chiarimenti sui pasti serviti alla scuola d'infanzia Fantini
La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti sui pasti serviti alla scuola d'infanzia Fantini. La domanda di attualità della consigliera F...
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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti sui pasti serviti alla scuola d'infanzia Fantini.
La domanda di attualità della consigliera Foresti:
"Vista la notizia di stampa in merito ad una “forbice” trovata negli spinaci alla materna Fantini e tale contorno era contenuto in un tegame cucinato e confezionato dal centro pasti di Casteldebole, pongo la la seguente domanda: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull'argomento, per sapere come vengono effettuati i controlli sui pasti, se si ritiene che vengano quotidianamente rispettate le norme igienico-sanitarie e se pensano di non addebitare alle famiglie il costo del pasto".
La risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile consigliera, non vi è dubbio che episodi spiacevoli come quello che si è verificato alle scuole Fantini il 19 febbraio scorso non debbano accadere, ma occorre inquadrare quello che è accaduto alla luce di alcuni dati e informazioni relative all’effettiva esposizione al rischio e alle azioni correttive e preventive intraprese.
Ritengo utile in primo luogo richiamare l'accaduto. Il personale della scuola Fantini, non appena quel giorno ha rinvenuto un corpo estraneo in una porzione di spinaci al vapore destinato a un insegnante ha messo in atto immediatamente e correttamente tutte le azioni previste in questi casi e ha attivato con tempestività i canali di comunicazione. Il Centro pasti ha proposto di sostituire il contorno, preventivamente ritirato a tutti i bambini, ma la scuola ha declinato l'offerta. Il pomeriggio stesso l'Amministrazione ha inoltrato al gestore la non conformità.
Mi preme evidenziare che, nella stessa giornata, di quel contorno sono state servite 7.293 porzioni, che corrispondono a un peso complessivo di 722 chilogrammi. Nessuna altra anomalia è stata segnalata o evidenziata nelle indagini che quel giorno ha svolto l'Unità del Comune preposta ai controlli. Ribò ha inviato una relazione documentata sull'episodio da cui si evince che la ricostruzione del processo produttivo del contorno “spinaci bio al vapore” non presentava alcuna anomalia nelle operazioni effettuate fino alla fase di confezionamento, fase in cui sul prodotto viene effettuato un ulteriore controllo visivo. Ribò ha a sua volta provveduto ad aprire una non conformità a carico del fornitore, per poter ricevere urgente riscontro in merito alla segnalazione e verificare cause e responsabilità. Il contorno di spinaci, infatti, si ottiene da spinaci surgelati biologici a cubo, del fornitore Fruttagel - ALMAVERDE BIO per i quali Ribò provvede alla preparazione e non, quindi, alla mondatura o al lavaggio. Dai controlli eseguiti il giorno di produzione e confezionamento da parte del fornitore non sono state rilevate anomalie né a carico del processo produttivo, né a carico della materia prima. Il fornitore ha inviato una relazione dettagliata dei sofisticati e complessi sistemi utilizzati per prevenire casi di questo tipo, dalla quale emergono i numerosi passaggi ai quali è sottoposta la materia prima durante il processo di lavorazione, l'ultimo dei quali caratterizzato da una cernita manuale che prevede personale esperto che visiona e vaglia il prodotto eliminando eventuali corpi estranei. È ipotizzabile che l'insetto, assimilabile a un comune tagliaforbice, possa essere sfuggito ai vari sistemi di controllo perché avvolto dalle foglie e quindi non intercettato né dalla cernitrice ottica né dalla cernita manuale.
Il fornitore ha individuato l'azione correttiva nel potenziamento della fase della cernita manuale, sensibilizzando il personale a porre una sempre maggiore attenzione in questa fase. Ha aggiunto anche che grazie al continuo investimento in tecnologie il ritrovamento di corpi estranei e insetti nella verdura si è ridotto nel tempo di oltre un terzo, ma che questi ritrovamenti sono legati anche ad altre variabili di difficile gestione, quali l'andamento stagionale delle temperature, la tipologia del prodotto a foglie larghe e la produzione biologica che riduce fortemente i mezzi di lotta a disposizione contro gli insetti.
Per quanto riguarda Ribò, la risposta alla non conformità contiene, oltre ai dati relativi alla frequenza di tali episodi, anche le azioni correttive che intende applicare. Camst ha acquistato, nel triennio 2016-2018 circa 83 tonnellate del prodotto "spinaci cubo bio surgelati". Nel sistema di registrazione delle non conformità risultano complessivamente 6 non conformità per presenza di insetti nell'intero triennio. Tutto il personale dei Centri pasti è stato sensibilizzato per scongiurare il verificarsi di simili episodi in futuro.
Per ciò che attiene il presidio degli aspetti igienico sanitari, sono in essere rigorose procedure del sistema qualità certificato che entrano nel merito delle diverse fasi di lavorazione e delle diverse tipologie di prodotti, individuando i punti critici di controllo e le procedure preventive da attuare. Il gestore infatti possiede un sistema di autocontrollo per garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti e dei pasti prodotti. Il manuale di autocontrollo riporta tutte le procedure previste per i diversi punti della linea produttiva, dal ricevimento delle materie prime alla distribuzione finale. In particolare, la preparazione degli spinaci al vapore prevede che il prodotto, dopo il ricevimento e l'eventuale stoccaggio in celle dedicate, venga sconfezionato e posto in forni a vapore. Al termine della cottura il prodotto viene porzionato e confezionato. Tutte queste fasi prevedono una serie di controlli, registrazioni documentate, compreso il controllo visivo e il controllo organolettico della qualità delle derrate e della preparazione. Nei refettori delle scuole, il personale addetto allo scodellamento è tenuto ad applicare rigorosamente le procedure previste a garanzia di tutti gli aspetti igienico sanitari. Nelle scuole comunali questo controllo è a carico del personale comunale.
Per quanto riguarda i controlli che effettua l'Amministrazione, ricordiamo che l'Unità a ciò preposta prevede un sistema di interventi e strumenti volti a presidiare qualità e sicurezza del servizio in ogni sua fase. Dall'inizio dell'anno a oggi sono stati realizzati 58 audit presso i 3 Centri pasto e 207 nei refettori, oltre a 370 telefonate a campione. Vengono inoltre monitorate e gestite quotidianamente le segnalazioni e i reclami al gestore provenienti da genitori, insegnanti e personale scolastico. Viene realizzato un piano di campionamento di analisi microbiologiche e chimiche sulle materie prime e sulle preparazioni pronte al consumo (oltre 300 campionature ogni anno). Viene rilevato, sia a scuola che nei Centri pasto, il rispetto delle procedure di HACCP volte a presidiare rischi di varia natura, in particolare sugli aspetti igienico sanitari. Vengono monitorate mensilmente le non conformità del sistema di controllo del gestore e visionate periodicamente le procedure interne dei vari sistemi certificati di controllo. Abbiamo potuto appurare in fase di audit presso il Centro pasti, in occasione della preparazione dello stesso tipo di contorno che è avvenuta il 27 febbraio, l'inserimento di un'ulteriore fase di sgranatura e controllo oltre a quella già prevista in precedenza.
Alla luce di quanto sopra descritto nelle dinamiche e nella puntualità dei controlli effettuati, appare evidente che lo spiacevole episodio non può e non deve essere considerato sintomatico di problematiche di tipo igienico sanitarie o di scarsa accuratezza sul fronte della sicurezza e dei controlli, poiché, come ricordato, le caratteristiche della materia prima utilizzata e del biologico possono rendere più probabili questi tipi di ritrovamenti. Ci preme al contrario sottolineare come l'accaduto sia stato correttamente gestito, dal personale addetto allo scodellamento e alle attività educative, che in un'ottica di piena collaborazione si impegna quotidianamente con il principale obiettivo di garantire al massimo la salute degli utenti del servizio.
Da ultimo, per quanto riguarda la fruizione del servizio da parte dei bambini nella giornata in cui si è verificato questo episodio, il pasto composto dal primo, secondo e frutta, oltre al latte del mattino e alla merenda pomeridiana, è stato consumato a eccezione del contorno. Pertanto anche quel giorno concorrerà al calcolo della tariffa mensile di frequenza alla scuola dell'infanzia".
La domanda di attualità della consigliera Foresti:
"Vista la notizia di stampa in merito ad una “forbice” trovata negli spinaci alla materna Fantini e tale contorno era contenuto in un tegame cucinato e confezionato dal centro pasti di Casteldebole, pongo la la seguente domanda: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull'argomento, per sapere come vengono effettuati i controlli sui pasti, se si ritiene che vengano quotidianamente rispettate le norme igienico-sanitarie e se pensano di non addebitare alle famiglie il costo del pasto".
La risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile consigliera, non vi è dubbio che episodi spiacevoli come quello che si è verificato alle scuole Fantini il 19 febbraio scorso non debbano accadere, ma occorre inquadrare quello che è accaduto alla luce di alcuni dati e informazioni relative all’effettiva esposizione al rischio e alle azioni correttive e preventive intraprese.
Ritengo utile in primo luogo richiamare l'accaduto. Il personale della scuola Fantini, non appena quel giorno ha rinvenuto un corpo estraneo in una porzione di spinaci al vapore destinato a un insegnante ha messo in atto immediatamente e correttamente tutte le azioni previste in questi casi e ha attivato con tempestività i canali di comunicazione. Il Centro pasti ha proposto di sostituire il contorno, preventivamente ritirato a tutti i bambini, ma la scuola ha declinato l'offerta. Il pomeriggio stesso l'Amministrazione ha inoltrato al gestore la non conformità.
Mi preme evidenziare che, nella stessa giornata, di quel contorno sono state servite 7.293 porzioni, che corrispondono a un peso complessivo di 722 chilogrammi. Nessuna altra anomalia è stata segnalata o evidenziata nelle indagini che quel giorno ha svolto l'Unità del Comune preposta ai controlli. Ribò ha inviato una relazione documentata sull'episodio da cui si evince che la ricostruzione del processo produttivo del contorno “spinaci bio al vapore” non presentava alcuna anomalia nelle operazioni effettuate fino alla fase di confezionamento, fase in cui sul prodotto viene effettuato un ulteriore controllo visivo. Ribò ha a sua volta provveduto ad aprire una non conformità a carico del fornitore, per poter ricevere urgente riscontro in merito alla segnalazione e verificare cause e responsabilità. Il contorno di spinaci, infatti, si ottiene da spinaci surgelati biologici a cubo, del fornitore Fruttagel - ALMAVERDE BIO per i quali Ribò provvede alla preparazione e non, quindi, alla mondatura o al lavaggio. Dai controlli eseguiti il giorno di produzione e confezionamento da parte del fornitore non sono state rilevate anomalie né a carico del processo produttivo, né a carico della materia prima. Il fornitore ha inviato una relazione dettagliata dei sofisticati e complessi sistemi utilizzati per prevenire casi di questo tipo, dalla quale emergono i numerosi passaggi ai quali è sottoposta la materia prima durante il processo di lavorazione, l'ultimo dei quali caratterizzato da una cernita manuale che prevede personale esperto che visiona e vaglia il prodotto eliminando eventuali corpi estranei. È ipotizzabile che l'insetto, assimilabile a un comune tagliaforbice, possa essere sfuggito ai vari sistemi di controllo perché avvolto dalle foglie e quindi non intercettato né dalla cernitrice ottica né dalla cernita manuale.
Il fornitore ha individuato l'azione correttiva nel potenziamento della fase della cernita manuale, sensibilizzando il personale a porre una sempre maggiore attenzione in questa fase. Ha aggiunto anche che grazie al continuo investimento in tecnologie il ritrovamento di corpi estranei e insetti nella verdura si è ridotto nel tempo di oltre un terzo, ma che questi ritrovamenti sono legati anche ad altre variabili di difficile gestione, quali l'andamento stagionale delle temperature, la tipologia del prodotto a foglie larghe e la produzione biologica che riduce fortemente i mezzi di lotta a disposizione contro gli insetti.
Per quanto riguarda Ribò, la risposta alla non conformità contiene, oltre ai dati relativi alla frequenza di tali episodi, anche le azioni correttive che intende applicare. Camst ha acquistato, nel triennio 2016-2018 circa 83 tonnellate del prodotto "spinaci cubo bio surgelati". Nel sistema di registrazione delle non conformità risultano complessivamente 6 non conformità per presenza di insetti nell'intero triennio. Tutto il personale dei Centri pasti è stato sensibilizzato per scongiurare il verificarsi di simili episodi in futuro.
Per ciò che attiene il presidio degli aspetti igienico sanitari, sono in essere rigorose procedure del sistema qualità certificato che entrano nel merito delle diverse fasi di lavorazione e delle diverse tipologie di prodotti, individuando i punti critici di controllo e le procedure preventive da attuare. Il gestore infatti possiede un sistema di autocontrollo per garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti e dei pasti prodotti. Il manuale di autocontrollo riporta tutte le procedure previste per i diversi punti della linea produttiva, dal ricevimento delle materie prime alla distribuzione finale. In particolare, la preparazione degli spinaci al vapore prevede che il prodotto, dopo il ricevimento e l'eventuale stoccaggio in celle dedicate, venga sconfezionato e posto in forni a vapore. Al termine della cottura il prodotto viene porzionato e confezionato. Tutte queste fasi prevedono una serie di controlli, registrazioni documentate, compreso il controllo visivo e il controllo organolettico della qualità delle derrate e della preparazione. Nei refettori delle scuole, il personale addetto allo scodellamento è tenuto ad applicare rigorosamente le procedure previste a garanzia di tutti gli aspetti igienico sanitari. Nelle scuole comunali questo controllo è a carico del personale comunale.
Per quanto riguarda i controlli che effettua l'Amministrazione, ricordiamo che l'Unità a ciò preposta prevede un sistema di interventi e strumenti volti a presidiare qualità e sicurezza del servizio in ogni sua fase. Dall'inizio dell'anno a oggi sono stati realizzati 58 audit presso i 3 Centri pasto e 207 nei refettori, oltre a 370 telefonate a campione. Vengono inoltre monitorate e gestite quotidianamente le segnalazioni e i reclami al gestore provenienti da genitori, insegnanti e personale scolastico. Viene realizzato un piano di campionamento di analisi microbiologiche e chimiche sulle materie prime e sulle preparazioni pronte al consumo (oltre 300 campionature ogni anno). Viene rilevato, sia a scuola che nei Centri pasto, il rispetto delle procedure di HACCP volte a presidiare rischi di varia natura, in particolare sugli aspetti igienico sanitari. Vengono monitorate mensilmente le non conformità del sistema di controllo del gestore e visionate periodicamente le procedure interne dei vari sistemi certificati di controllo. Abbiamo potuto appurare in fase di audit presso il Centro pasti, in occasione della preparazione dello stesso tipo di contorno che è avvenuta il 27 febbraio, l'inserimento di un'ulteriore fase di sgranatura e controllo oltre a quella già prevista in precedenza.
Alla luce di quanto sopra descritto nelle dinamiche e nella puntualità dei controlli effettuati, appare evidente che lo spiacevole episodio non può e non deve essere considerato sintomatico di problematiche di tipo igienico sanitarie o di scarsa accuratezza sul fronte della sicurezza e dei controlli, poiché, come ricordato, le caratteristiche della materia prima utilizzata e del biologico possono rendere più probabili questi tipi di ritrovamenti. Ci preme al contrario sottolineare come l'accaduto sia stato correttamente gestito, dal personale addetto allo scodellamento e alle attività educative, che in un'ottica di piena collaborazione si impegna quotidianamente con il principale obiettivo di garantire al massimo la salute degli utenti del servizio.
Da ultimo, per quanto riguarda la fruizione del servizio da parte dei bambini nella giornata in cui si è verificato questo episodio, il pasto composto dal primo, secondo e frutta, oltre al latte del mattino e alla merenda pomeridiana, è stato consumato a eccezione del contorno. Pertanto anche quel giorno concorrerà al calcolo della tariffa mensile di frequenza alla scuola dell'infanzia".