Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sull'utilizzo dell'atrio di Sala Borsa

L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sull'utilizzo dell'atrio di Sala Borsa.Domanda della consigliera Mazzoni"Premess...

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L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sull'utilizzo dell'atrio di Sala Borsa.

Domanda della consigliera Mazzoni
"Premesse le notizie di stampa in merito all’abitudine piuttosto diffusa di consumare il pranzo al sacco nell’atrio d’ingresso di Sala Borsa; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa sulle azioni adottate dalla direzione dell’Istituzione Musei, per disincentivare il consumo di cibo, rendendo più difficile sedersi sui gradoni dell’atrio d’ingresso di Sala Borsa".

Risposta dell'assessore Lepore
"“Grazie presidente, e grazie anche alla consigliera che mi permette, tramite questa domanda, di intervenire su questo tema che attualmente è stato trattato su alcuni giornali e da alcuni siti internet attraverso la pubblicazione di foto e di articoli. Di per sé, il fatto che è avvenuto, è stato abbastanza ridotto, nel senso che sono stati posti alcuni vasi di fiori e alcune barriere che hanno impedito l’ingresso all’Esedra, ma credo, che questo sia un fatto importante anche per chiarire il punto di vista dell’Amministrazione. Perché, come lei ha detto, Salaborsa non è solo una biblioteca, ma è una piazza, è simbolo della nostra città, è il simbolo di un progetto sociale e culturale. Una delle sue caratteristiche, che abbiamo sempre tutelato, è stata proprio l’accessibilità piena , il fatto che nessun lì si dovesse sentire escluso, ma anzi qualsiasi persona potesse trovare accoglienza: dal turista che arriva in città e non sa dove andare, ai genitori che portano i figli facendo una passeggiata in centro storico, perché sanno che lì possono trovare uno spazio di accoglienza, gioco e per l’allattamento, a studenti che vi si recano per studiare e per il servizio del prestito libri, e così anche i senza fissa dimora. Ciò che non mi è piaciuto è che in queste ore, a seguito dello spostamento, appunto, di alcuni vasi di fiori, sia partito un dibattito che sento spesso in questa città, ovvero che noi dovremmo mettere barriere in questi luoghi affinché i senzatetto non accedano a spazi pubblici. Noi dobbiamo gestire spazi pubblici affinché tutti possano sentirsi a casa loro, anche i senzatetto. Mantenere questo equilibrio sottile è importante, ed in Salaborsa l’accesso garantito a tutti ha sempre funzionato senza particolari problematiche, grazie agli operatori della biblioteca, ai volontari, grazie alle guardie giurate sempre presenti, grazie ai frequentatori che hanno sempre condiviso questo approccio inclusivo teso a non alzare le barriere.
Questo non vuol dire che ci debbano essere spazi sporchi, persone che disturbano altre, questo in biblioteca non deve avvenire per definizione. Ma credo che questo obiettivo non si raggiunga alzando barriere, ma anzi gestendo gli spazi; per questo motivo, non essendo preventivamente stato informato di come i vasi di fiori sarebbero stati ricollocati - fortunatamente, non viene chiesto il permesso dell’assessore per spostare vasi da fiori - ho comunque chiesto un ripensamento di questo spostamento, al fine di inserire queste scelte logistiche in un progetto complessivo che stiamo portando avanti. Come sapete, c’è un investimento importante sul palazzo di Salaborsa: infatti stiamo aprendo altri ingressi, e con tutti gli operatori gestiremo il ripensamento di questi spazi , anche al fine di presentare questo progetto a tutte le istituzioni e alla città. L’Esedra è un punto fondamentale che però negli anni è rimasto un po’ un 'non luogo', perché non c’è personale presente all’ingresso, non c’è una destinazione d'uso riservata: ci sono pannelli, informazioni ed è un peccato che all’interno di Salaborsa non ci sia una progettualità degna del suo nome. Insieme ai responsabili della biblioteca, agli operatori, all'Istituzione Biblioteche, compresi il suo presidente e il CdA, stiamo pensando a come riorganizzare questi spazi alla luce degli investimenti che stiamo facendo. Credo che l’Esedra possa essere un luogo accogliente per tutti, così come credo che tutti gli spazi di Salaborsa lo possano essere, quindi considero come assolutamente provvisorio ciò che è stato collocato in questi giorni, cosa che ovviamente è stata fatta in assoluta buona fede. Credo sia necessario gestire meglio gli spazi, peraltro individuando anche collocazioni alternative, però dobbiamo essere sempre molto attenti a come decidiamo di farlo, poiché questi spazi rappresentano molto anche a livello comunicativo e quindi ogni spostamento può essere mal interpretato. Nei giorni scorsi sono state sostituite, ad esempio, all’interno di Salaborsa, alcune poltrone per motivi di manutenzione, in quanto usurate.
Subito alcuni cittadini ci hanno scritto allarmati perché pensavano volessimo sottrarre alla biblioteca dei luoghi dove solitamente si siedono. Abbiamo, invece, chiarito che ne arriveranno di nuove, addirittura potrebbero essere state già collocate, questo per dire che c’è sempre molta attenzione intorno a quello che succede in Salaborsa e il modo con cui noi facciamo le cose dà anche l’idea di cosa noi pensiamo della città e del servizio che la biblioteca rappresenta. Occorre maggiore cura da questo punto di vista, occorre portare avanti le cose con un progetto e non con dei tentativi e occorre, a mio parere, dare l’idea che le nostre biblioteche siano un luogo di cittadinanza, non di esclusione. Quindi chiedo a chi dibatte su questi temi, a partire dalla stampa, di tenere conto che questo è il punto di vista dell’Amministrazione.”

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:44
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