Question Time, chiarimenti sulla gestione dei servizi cimiteriali e sull'assetto societario di Bologna Servizi Cimiteriali
L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla gestione dei servizi cimiteriali e sull'assetto...
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L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulla gestione dei servizi cimiteriali e sull'assetto societario di Bologna Servizi Cimiteriali.
Domanda della consigliera Palumbo:
"Premesso che La Legge Regionale 22 luglio 2004 n. 19 all’art. 5 comma 2 prevede: 'Nel caso in cui il gestore dei servizi pubblici cimiteriali o necroscopici svolga anche l'attività funebre di cui all'articolo 13 della presente legge, è d'obbligo la separazione societaria, da attuare entro il 31 dicembre 2005, fatta salva l'eventuale scadenza originaria della gestione antecedente tale data. Le gestioni in corso che non abbiano provveduto alla separazione societaria entro il termine di cui al presente comma, cessano alla scadenza del termine medesimo'.
In queste settimane alla ribalta delle cronache c’è l’inchiesta “Mondo Sepolto” relativa al racket dei funerali e risulta che il Comune di Bologna abbia selezionato come socio privato per la società comunale di gestione dei servizi cimiteriali proprio un consorzio di imprese di onoranze funebri, andando contro al principio sancito dalla legge regionale. Visto il lancio dell’Agenzia Dire pubblicata in data 28.1.2019 dove viene evidenziata questa incongruenza di ruoli fra gestore dei servizi cimiteriali comunali d attività funerarie.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall'Amministrazione se corrisponde al vero quanto appreso dalla stampa e se non sia doveroso che la Giunta faccia le dovute verifiche sull’argomento e se necessario attivi congrui provvedimenti per il ripristino della legalità".
Domanda del consigliere Piazza:
"Premesso che la consigliera regionale Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle ha presentato all’Assemblea Legislativa una mozione per chiedere chiarimenti in merito alla compagine societaria di Bologna Servizi Cimiteriali che violerebbe la Legge Regionale del 2004 che ne disciplina la materia.
Visti i lanci dell’Agenzia Dire sull’argomento e viste le dichiarazioni fatte dal Consigliere Regionale Giuseppe Paruolo, che nel 2004 era Assessore alla Sanità in Regione: "Avrei auspicato che ci fosse più tempo per arrivare ad una convergenza - ha detto l'ex assessore annunciando il proprio voto divergente rispetto al Pd - ma apprezzo che il presidente del mio gruppo condivida con me l'inopportunita' di inserire un consorzio di onoranze funebri nell'assetto societario di Bologna servizi cimiteriali. Mi asterrò sulle risoluzione del Movimento 5 stelle per segnalare il fatto che si potrà ragionare insieme in futuro"., dichiarazioni che avvallerebbero ciò che ha evidenziato il Movimento 5 Stelle sul tema.
Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo delicato tema e per avere un parere su quanto dichiarato dal consigliere regionale Dem Giuseppe Paruolo".
Risposta dell'assessore Conte:
"In queste settimane c'è stata una staffetta, i consiglieri comunali si sono alternati ponendo la stessa domanda di attualità, vediamo se questa volta riusciamo a mettere finalmente una bella pietra tombale e chiariamo finalmente i ragionamenti, provando a dare un ulteriore tassello esplicativo. Non aggiungerò elementi alla risposta della settimana scorsa, ma proverò a usare parole diverse, più semplici, così forse riusciamo a essere chiari. Lo dico anche perché in queste settimana in tanti hanno dichiarato e adesso entriamo nell'interpretazione delle dichiarazioni degli altri, quando invece il compito dei consiglieri sarebbe quello di leggere gli statuti, le delibere e approfondire. Capisco però che sia più facile leggere le agenzie. Dico questo perché non mi sembra che quanto sia stato dichiarato corrisponda alla realtà dei fatti.
Chi ci siano delle criticità lo abbiamo visto. Che ci sia stato un atteggiamento scorretto nei confronti dei nostri cittadini lo abbiamo visto, ma mi sembra veramente un eccesso di zelo continuare a insistere su quello che è stato fatto fuori dal perimetro del nostro Comune e dal nostro compito di vigilanza. Altrimenti qui rischiamo veramente di entrare nel caos del nostro compito e dovere istituzionale. Detto questo provo a entrare nuovamente nello specifico della domanda di attualità, eliminando parole tipo la "verità", eliminando interpretazioni e andando a raccontare forse con parole più semplici, perché l'altra volta lo avevo ammesso, la risposta era molto complessa e tecnica, entrando nello specifico dell'argomento. Lasciando eventuali polemiche o riflessioni fuori da quest'Aula per rispetto anche di chi ci ascolta, perché restiamo nell'ambito del nostro compito istituzionale. Detto questo ripeto, mi dispiace moltissimo ciò che è stato fatto da alcuni imprenditori della nostra città a scapito delle famiglie della nostra comunità, ma è avvenuto fuori da qualsiasi nostra capacità di controllo e di monitoraggio interno. Questo ci invita a una riflessione molto puntuale, focalizzata a una nuova apertura sull'educazione alla legalità che è quello di cui noi abbiamo bisogno in questa città. Tutti i modelli economici dimostrano che dove c'è legalità il sistema imprenditoriale cresce meglio, dove c'è un certo livello di fiducia le imprese crescono meglio, è un compito nostro lavorare sulla legalità che ci permette di dare futuro al lavoro , alle nostre imprese e alla nostra comunità.
Entriamo ora nello specifico della domanda della consigliera Palumbo, delle riflessioni del consigliere Piazza e di quanto richiesto dai consiglieri regionali, evidenziando appunto che la principale accusa che ho sentito fare anche dal capogruppo PD non è tanto al Comune quanto in verità al sistema corruttivo e mafioso che si muove all'esterno della nostra attività. Ci hanno purtroppo toccato, ma abbiamo sanato la situazione chiedendo le dimissioni dell'amministratore delegato e sostituendolo con una persona di chiara fama per quanto riguarda le competenze manageriali di cui noi abbiamo in questo momento bisogno.
La previsione di cui alla legge regionale 19 del 2004 già citata, nel caso in cui il gestore dei servizi pubblici cimiteriali o necroscopici svolga anche l'attività funebre di cui all'articolo 13 della presente legge, è d'obbligo la separazione societaria, da attuare entro il 31 dicembre 2005, fatta salva l'eventuale scadenza originaria della gestione antecedente tale data. Le gestioni in corso che non abbiano provveduto alla separazione societaria entro il termine di cui al presente comma, cessano alla scadenza del termine medesimo. Questa legge fu rispettata già dal precedente concessionario dei servizi cimiteriali e funerari, come i consiglieri di più antica storia in questo consiglio ricorderanno era Hera Spa. che, proprio in attuazione di tali disposizioni, procedette nel 2005 alla costituzione di Hera Servizi Funerari.Quando il Comune di Bologna procedette all'acquisizione, sotto condizione sospensiva, di Hera Servizi Cimiteriali (proprietaria al 100% di HSF) in vista della selezione del socio privato, la separazione societaria era già stata realizzata e come tale è stata mantenuta dopo l'avveramento della condizione, con la realizzazione della società mista. Sono numerosi i casi nella nostra regione di società di servizi cimiteriali controllanti società di onoranze funebri. A titolo di esempio, a Rimini, Anthea s.r.l. detiene il 100% di Amir Onoranze Funebri; a Parma, ADE Spa detiene il 100% di Ade Servizi, che si occupa di funerari. La circostanza della presenza nella compagine della società SPV - socio privato del Comune in BSC - di un' impresa funebre si deve alla necessità di assicurare i requisiti imposti dal bando. Si ricorda che la società Bologna Servizi Funerari (ex Hera Servizi Funerari) esplica l'attività di onoranze funebri - attività in regime di libero mercato - ma provvede anche ai cosiddetti funerali sociali, compresi nel contratto di servizio. E' inoltre opportuno precisare che, a prescindere da ogni valutazione circa la persona e le attività commerciali dell'ex amministratore delegato Benetti, dall'avvio del servizio della società mista la situazione della Certosa è nettamente migliorata, sono stati eseguiti importanti lavori di riqualificazione, tutti i servizi sono stati regolarmente svolti e si sono drasticamente ridotti i reclami da parte dei cittadini.
Quello che a me preme evidenziare è che, nonostante quello che hanno fatto degli imprenditori privati, che abbiamo già denunciato come un atto barbaro anche in questa sede la settimana scorsa, la nostra società a ha lavorato bene e ha risposto ai bisogni dei nostri cittadini, su tre dimensioni che, che sono quelle per cui è nata la società: assistere con un sevizio adeguato le persone bisognose, garantire la qualità degli investimenti di natura ordinaria di cui la Certosa aveva un gran bisogno, e intervenire per quanto riguarda le attività di manutenzione straordinaria. Queste sono attività che la società ha sviluppato con grande efficienza ed è importante evidenziarlo altrimenti rischiamo di confondere quello che alcuni privati hanno fatto nella loro vita privata con il lavoro che questa amministrazione comunale ha portato avanti, anche con l'aiuto straordinario di chi lavora all'interno di quella società e non parlo di nominati, ma delle persone che quotidianamente garantiscono un servizio alla nostra comunità
Nel merito, gli importi degli interventi di manutenzione ordinaria sviluppati dal 2013 al 2018 sono di 4.740.000 euro. Gli importi di interventi di manutenzione straordinaria sono di 5.849.000 euro. A oggi gli interventi di manutenzione straordinaria sono stati sostanziali per quanto riguarda il ripristino e la ristrutturazione del Pantheon e la salvaguardia del patrimonio esistente. Un intervento fondamentale, quello del Pantheon, che va in contro a una parte della popolazione che aveva bisogno di un luogo laico. Gli interventi per il miglioramento del patrimonio, e qui facciamo riferimento a cose che non si vedono, è importate ogni tanti ricordarlo, e quindi il rifacimento delle fognature, la contabilizzazione dell'acqua, l'impianto di analisi del crematorio e gli interventi di messa a norma e sicurezza che sono appunto le attività nate dal consolidamento post terremoto.
L'attività ovviamente non si ferma su queste azioni, ma continuiamo a investire e nei prossimi anni prevediamo appunto interventi significativi. Siamo riusciti anche a garantire un calmieramento dei prezzi per il servizio di onoranze funebri grazie all'attività nostra. Nei pochi confronti che riusciamo a fare con soggetti fuori dal contesto metropolitano, emerge in fatti che il nostro prezzo è il più basso.
Mi spiace che ancora trattiamo questo argomento, molto sensibile per le famiglie. Ho ritenuto opportuno dare risposta in aula e non scritta perché la risposta era in parte ripetitiva rispetto a quella della settimana scorsa, perché forse il tassello che mancava nella discussione è la qualità del lavoro che la nostra società ha portato avanti: in questo momento di crisi dei privati la nostra società sta portando avanti il servizio per i cittadini, oltre a garantire la qualità della Certosa e delle sue infrastrutture. Questo, mi piace evidenziarlo, per dimostrare come le nostre società che spesso sono oggetto di monitoraggio, controllo e richiesta di udienze di approfondimento da parte vostra, fanno investimenti e crescono. L'udienza conoscitiva prevista per febbraio potrebbe essere utile farla in Certosa, per vedere il patrimonio, chi ci lavora e il buon lavoro svolto in questi anni".
Domanda della consigliera Palumbo:
"Premesso che La Legge Regionale 22 luglio 2004 n. 19 all’art. 5 comma 2 prevede: 'Nel caso in cui il gestore dei servizi pubblici cimiteriali o necroscopici svolga anche l'attività funebre di cui all'articolo 13 della presente legge, è d'obbligo la separazione societaria, da attuare entro il 31 dicembre 2005, fatta salva l'eventuale scadenza originaria della gestione antecedente tale data. Le gestioni in corso che non abbiano provveduto alla separazione societaria entro il termine di cui al presente comma, cessano alla scadenza del termine medesimo'.
In queste settimane alla ribalta delle cronache c’è l’inchiesta “Mondo Sepolto” relativa al racket dei funerali e risulta che il Comune di Bologna abbia selezionato come socio privato per la società comunale di gestione dei servizi cimiteriali proprio un consorzio di imprese di onoranze funebri, andando contro al principio sancito dalla legge regionale. Visto il lancio dell’Agenzia Dire pubblicata in data 28.1.2019 dove viene evidenziata questa incongruenza di ruoli fra gestore dei servizi cimiteriali comunali d attività funerarie.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall'Amministrazione se corrisponde al vero quanto appreso dalla stampa e se non sia doveroso che la Giunta faccia le dovute verifiche sull’argomento e se necessario attivi congrui provvedimenti per il ripristino della legalità".
Domanda del consigliere Piazza:
"Premesso che la consigliera regionale Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle ha presentato all’Assemblea Legislativa una mozione per chiedere chiarimenti in merito alla compagine societaria di Bologna Servizi Cimiteriali che violerebbe la Legge Regionale del 2004 che ne disciplina la materia.
Visti i lanci dell’Agenzia Dire sull’argomento e viste le dichiarazioni fatte dal Consigliere Regionale Giuseppe Paruolo, che nel 2004 era Assessore alla Sanità in Regione: "Avrei auspicato che ci fosse più tempo per arrivare ad una convergenza - ha detto l'ex assessore annunciando il proprio voto divergente rispetto al Pd - ma apprezzo che il presidente del mio gruppo condivida con me l'inopportunita' di inserire un consorzio di onoranze funebri nell'assetto societario di Bologna servizi cimiteriali. Mi asterrò sulle risoluzione del Movimento 5 stelle per segnalare il fatto che si potrà ragionare insieme in futuro"., dichiarazioni che avvallerebbero ciò che ha evidenziato il Movimento 5 Stelle sul tema.
Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo delicato tema e per avere un parere su quanto dichiarato dal consigliere regionale Dem Giuseppe Paruolo".
Risposta dell'assessore Conte:
"In queste settimane c'è stata una staffetta, i consiglieri comunali si sono alternati ponendo la stessa domanda di attualità, vediamo se questa volta riusciamo a mettere finalmente una bella pietra tombale e chiariamo finalmente i ragionamenti, provando a dare un ulteriore tassello esplicativo. Non aggiungerò elementi alla risposta della settimana scorsa, ma proverò a usare parole diverse, più semplici, così forse riusciamo a essere chiari. Lo dico anche perché in queste settimana in tanti hanno dichiarato e adesso entriamo nell'interpretazione delle dichiarazioni degli altri, quando invece il compito dei consiglieri sarebbe quello di leggere gli statuti, le delibere e approfondire. Capisco però che sia più facile leggere le agenzie. Dico questo perché non mi sembra che quanto sia stato dichiarato corrisponda alla realtà dei fatti.
Chi ci siano delle criticità lo abbiamo visto. Che ci sia stato un atteggiamento scorretto nei confronti dei nostri cittadini lo abbiamo visto, ma mi sembra veramente un eccesso di zelo continuare a insistere su quello che è stato fatto fuori dal perimetro del nostro Comune e dal nostro compito di vigilanza. Altrimenti qui rischiamo veramente di entrare nel caos del nostro compito e dovere istituzionale. Detto questo provo a entrare nuovamente nello specifico della domanda di attualità, eliminando parole tipo la "verità", eliminando interpretazioni e andando a raccontare forse con parole più semplici, perché l'altra volta lo avevo ammesso, la risposta era molto complessa e tecnica, entrando nello specifico dell'argomento. Lasciando eventuali polemiche o riflessioni fuori da quest'Aula per rispetto anche di chi ci ascolta, perché restiamo nell'ambito del nostro compito istituzionale. Detto questo ripeto, mi dispiace moltissimo ciò che è stato fatto da alcuni imprenditori della nostra città a scapito delle famiglie della nostra comunità, ma è avvenuto fuori da qualsiasi nostra capacità di controllo e di monitoraggio interno. Questo ci invita a una riflessione molto puntuale, focalizzata a una nuova apertura sull'educazione alla legalità che è quello di cui noi abbiamo bisogno in questa città. Tutti i modelli economici dimostrano che dove c'è legalità il sistema imprenditoriale cresce meglio, dove c'è un certo livello di fiducia le imprese crescono meglio, è un compito nostro lavorare sulla legalità che ci permette di dare futuro al lavoro , alle nostre imprese e alla nostra comunità.
Entriamo ora nello specifico della domanda della consigliera Palumbo, delle riflessioni del consigliere Piazza e di quanto richiesto dai consiglieri regionali, evidenziando appunto che la principale accusa che ho sentito fare anche dal capogruppo PD non è tanto al Comune quanto in verità al sistema corruttivo e mafioso che si muove all'esterno della nostra attività. Ci hanno purtroppo toccato, ma abbiamo sanato la situazione chiedendo le dimissioni dell'amministratore delegato e sostituendolo con una persona di chiara fama per quanto riguarda le competenze manageriali di cui noi abbiamo in questo momento bisogno.
La previsione di cui alla legge regionale 19 del 2004 già citata, nel caso in cui il gestore dei servizi pubblici cimiteriali o necroscopici svolga anche l'attività funebre di cui all'articolo 13 della presente legge, è d'obbligo la separazione societaria, da attuare entro il 31 dicembre 2005, fatta salva l'eventuale scadenza originaria della gestione antecedente tale data. Le gestioni in corso che non abbiano provveduto alla separazione societaria entro il termine di cui al presente comma, cessano alla scadenza del termine medesimo. Questa legge fu rispettata già dal precedente concessionario dei servizi cimiteriali e funerari, come i consiglieri di più antica storia in questo consiglio ricorderanno era Hera Spa. che, proprio in attuazione di tali disposizioni, procedette nel 2005 alla costituzione di Hera Servizi Funerari.Quando il Comune di Bologna procedette all'acquisizione, sotto condizione sospensiva, di Hera Servizi Cimiteriali (proprietaria al 100% di HSF) in vista della selezione del socio privato, la separazione societaria era già stata realizzata e come tale è stata mantenuta dopo l'avveramento della condizione, con la realizzazione della società mista. Sono numerosi i casi nella nostra regione di società di servizi cimiteriali controllanti società di onoranze funebri. A titolo di esempio, a Rimini, Anthea s.r.l. detiene il 100% di Amir Onoranze Funebri; a Parma, ADE Spa detiene il 100% di Ade Servizi, che si occupa di funerari. La circostanza della presenza nella compagine della società SPV - socio privato del Comune in BSC - di un' impresa funebre si deve alla necessità di assicurare i requisiti imposti dal bando. Si ricorda che la società Bologna Servizi Funerari (ex Hera Servizi Funerari) esplica l'attività di onoranze funebri - attività in regime di libero mercato - ma provvede anche ai cosiddetti funerali sociali, compresi nel contratto di servizio. E' inoltre opportuno precisare che, a prescindere da ogni valutazione circa la persona e le attività commerciali dell'ex amministratore delegato Benetti, dall'avvio del servizio della società mista la situazione della Certosa è nettamente migliorata, sono stati eseguiti importanti lavori di riqualificazione, tutti i servizi sono stati regolarmente svolti e si sono drasticamente ridotti i reclami da parte dei cittadini.
Quello che a me preme evidenziare è che, nonostante quello che hanno fatto degli imprenditori privati, che abbiamo già denunciato come un atto barbaro anche in questa sede la settimana scorsa, la nostra società a ha lavorato bene e ha risposto ai bisogni dei nostri cittadini, su tre dimensioni che, che sono quelle per cui è nata la società: assistere con un sevizio adeguato le persone bisognose, garantire la qualità degli investimenti di natura ordinaria di cui la Certosa aveva un gran bisogno, e intervenire per quanto riguarda le attività di manutenzione straordinaria. Queste sono attività che la società ha sviluppato con grande efficienza ed è importante evidenziarlo altrimenti rischiamo di confondere quello che alcuni privati hanno fatto nella loro vita privata con il lavoro che questa amministrazione comunale ha portato avanti, anche con l'aiuto straordinario di chi lavora all'interno di quella società e non parlo di nominati, ma delle persone che quotidianamente garantiscono un servizio alla nostra comunità
Nel merito, gli importi degli interventi di manutenzione ordinaria sviluppati dal 2013 al 2018 sono di 4.740.000 euro. Gli importi di interventi di manutenzione straordinaria sono di 5.849.000 euro. A oggi gli interventi di manutenzione straordinaria sono stati sostanziali per quanto riguarda il ripristino e la ristrutturazione del Pantheon e la salvaguardia del patrimonio esistente. Un intervento fondamentale, quello del Pantheon, che va in contro a una parte della popolazione che aveva bisogno di un luogo laico. Gli interventi per il miglioramento del patrimonio, e qui facciamo riferimento a cose che non si vedono, è importate ogni tanti ricordarlo, e quindi il rifacimento delle fognature, la contabilizzazione dell'acqua, l'impianto di analisi del crematorio e gli interventi di messa a norma e sicurezza che sono appunto le attività nate dal consolidamento post terremoto.
L'attività ovviamente non si ferma su queste azioni, ma continuiamo a investire e nei prossimi anni prevediamo appunto interventi significativi. Siamo riusciti anche a garantire un calmieramento dei prezzi per il servizio di onoranze funebri grazie all'attività nostra. Nei pochi confronti che riusciamo a fare con soggetti fuori dal contesto metropolitano, emerge in fatti che il nostro prezzo è il più basso.
Mi spiace che ancora trattiamo questo argomento, molto sensibile per le famiglie. Ho ritenuto opportuno dare risposta in aula e non scritta perché la risposta era in parte ripetitiva rispetto a quella della settimana scorsa, perché forse il tassello che mancava nella discussione è la qualità del lavoro che la nostra società ha portato avanti: in questo momento di crisi dei privati la nostra società sta portando avanti il servizio per i cittadini, oltre a garantire la qualità della Certosa e delle sue infrastrutture. Questo, mi piace evidenziarlo, per dimostrare come le nostre società che spesso sono oggetto di monitoraggio, controllo e richiesta di udienze di approfondimento da parte vostra, fanno investimenti e crescono. L'udienza conoscitiva prevista per febbraio potrebbe essere utile farla in Certosa, per vedere il patrimonio, chi ci lavora e il buon lavoro svolto in questi anni".