Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla nuova carta d'identità elettronica

L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) e della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulla nuova carta d'identit&agr...

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L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) e della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulla nuova carta d'identità elettronica.

Domanda del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che i tempi necessari per il rilascio di una nuova carta d'identità sono molto lunghi (si superano spesso i 30 giorni di attesa) creando disagio ai cittadini. Considerato che spesso non tutti i cittadini sono a conoscenza delle tempistiche per il rilascio della nuova carta d' identità, si chiede al Sindaco e alla Giunta se e cosa intende fare per ridurre le tempistiche per il rilascio della carta d'identità e se e cosa intende fare per informare la cittadinanza dei lunghi tempi richiesti per il rilascio della carta d'identità".

Domanda della consigliera Cocconcelli
"Fino a 30 giorni per avere un appuntamento, obbligatorio, per il rinnovo della Carta d'Identità Elettronica, a costi maggiori (22 euro) rispetto alla Carta d'Identità cartacea (5 euro) che è "andata in soffitta". Alla faccia della digitalizzazione che agevola la vita dei cittadini. Al Quartiere Savena il primo appuntamento utile è a metà febbraio ed anche lo sportello URP di  Palazzo d'Accursio non brilla per velocità, come riportato dal quotidiano locale.
Chiedo al Signor Sindaco ed alla Giunta quali politiche pongano in essere per agevolare la vita dei cittadini nella richiesta di documenti anagrafici e per velocizzare procedure standardizzate e non particolarmente complesse come il rinnovo di un documento d'identità".

Rispostra dell'assessora Zaccaria
“Per rispondere in maniera completa alle domande che avete posto devo fare una premessa, perché la carta d’identità elettronica ha lo stesso nome della carta d’identità ma è proprio un altro documento, è un altro tipo di documento. Non si tratta più di un documento il cui rilascio si appoggia sulla banca dati del Comune, ma il rilascio si appoggia sulla banca dati centrale e viene fabbricato materialmente, successivamente spedito, a cura del Poligrafico dello Stato. Questa è già una prima differenza fondamentale nella procedura rispetto a quello che avveniva prima e che avete ben descritto. Quindi sostanzialmente quello che oggi gli uffici comunali fanno, è chiedere, diciamo ordinare, il rilascio di un documento ad un altro ufficio che è nazionale. E’ un documento assimilabile in tutto per tutto, oggi, al passaporto, al permesso di soggiorno e alla patente, quindi è proprio cambiata la tipologia di documento rispetto a quello che succedeva prima e quindi la tempistica di rilascio, cioè i confronti dei tempi di rilascio, vanno fatti con questo tipo di documenti e non con il vecchio documento cartaceo. Rimango solo un secondo sul passaporto che avete citato, la convenienza di farlo non è che tanto i tempi siano più corti, perché ci vuole ancora di più per fare il passaporto, è che chiaramente, se è mio interesse viaggiare e identificarmi, so che quello è un documento che vale in tutto il mondo, mentre la carta no. Questo era il mio ragionamento sulla convenienza di avere il passaporto che invece è accettato in tutti i Paesi. Quindi diciamo che oggi diventa fondamentale, come ho già avuto modo di dire, capire di che documento si tratta, perché altrimenti continuiamo a fare paragoni che oggi non possiamo più fare, non per decisione nostra, ma anche avere un’informazione, darla ai cittadini rispetto alla prospettiva dei benefici attuali e, questa è una mia opinione, soprattutto futuri - oggi non è che vediamo dei gran benefici - perché altrimenti non riusciamo a capire che senso ha l’abbandono di un servizio che era più veloce e più economico. Come documento valido per l’espatrio la carta d’identità è riconosciuta, pienamente accettata in ogni frontiera, al contrario del precedente modello cartaceo, ma soprattutto è un documento di riconoscimento certo con gli standard di sicurezza più elevati in campo europeo, questo per quanto riguarda le falsificazioni. In futuro, con l’integrazione dell’anagrafe comunale, di tutte le anagrafe comunali, nella anagrafe nazionale della popolazione residente, la NPR, speriamo che possa essere oggetto di futuri sviluppi che siano molto più favorevoli al cittadino e al rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione rispetto a quello che possiamo vedere oggi. Voi sapete che la prospettiva è quella di creare un fascicolo digitale per ogni cittadino in cui fare eventualmente anche richieste, quindi avere un tipo diverso di dialogo con l’Amministrazione. Questo primo passaggio di banche dati, ad oggi, probabilmente non ci consente ancora di capire bene quali saranno le prospettive. Ovviamente per quello che riguarda noi, tutte le notizie sulle modalità di rilascio su che tipo di documento è, sono presenti sul sito istituzionale, però ovviamente il nodo che voi avete segnalato, che è quello dei tempi di prenotazione, è quello che interessa di più ad oggi la cittadinanza. Mi permetto di dire che, è vero che sembrano tempi lunghi se li paragoniamo a quelli di prima, al rilascio della vecchia carta d’identità, ma non sono tempi cosi lunghi se vediamo che cosa stanno facendo altre città, perché noi continuiamo ad essere tra i più veloci nel rilascio, quindi questo mi sento di dirlo per non dire sempre le cose negative. Tra l’altro l’attività che viene svolta allo sportello, è molto più complessa, quindi il numero di appuntamenti che si possono prendere è più limitato, perché adesso allo sportello ci sono alcuni processi, che sono le impronte digitali, la scansione della foto, la compilazione della volontà per la donazione degli organi, che prolungano il tempo permanenza del cittadino allo sportello. Adesso siamo attorno a 25-30 minuti, sempre che ci sia la giusta connessione con il server nazionale che è quello che avevo sottolineato io e su questo proprio noi, come dire, non possiamo fare diversamente. Anche tutti questi adempimenti che vengono svolti, certamente riducono la possibilità sul numero di appuntamenti complessivi della giornata. Se io so che devo fissare un appuntamento almeno ogni 30 minuti, prima ce ne volevano dieci, chiaro che do un servizio inferiore nei numeri e nella risposta. Ad oggi, dopo un incremento richiesto al ministero, abbiamo 30 postazioni complessive che non sono poco, sono proporzionate rispetto alla richiesta che abbiamo, quindi tenete anche presente che c’è stato un passaggio non piccolo anche di formazione del personale. Ragionate sempre anche, che parliamo degli URP di quartiere, di luoghi dove sappiamo che c’è carenza di personale, lo sappiamo benissimo, quindi ragionate anche sempre nell’ambito in cui abbiamo agito. Io quello che so per certo è che tutto quello che è possibile fare per andare incontro al cittadino, viene fatto. Vi faccio degli esempi: ci sono casi di accoglienza immediata anche senza appuntamento ai cittadini che hanno tempi incompatibili, che possono dimostrare di avere un’impossibilità di differire e sono stati comunque rilasciati i documenti. Viene fatta assistenza ai cittadini che magari non hanno dimestichezza, non sanno compilare da soli il modulo on line per la prenotazione. Gli URP si stanno dando veramente molto da fare, credo che abbiamo chiesto molto agli uffici, ma stanno rispondendo come poi sempre fanno. Ovviamente l’impegno da parte di tutti è quello di riuscire ad abbattere in futuro questi tempi: sappiamo perfettamente che è una necessità, con tutte le considerazioni che ho fatto sugli ambiti in cui possiamo agire e su quelli in cui non possiamo agire, quelli che proprio dipendono dalla struttura del nuovo documento. Quindi io quello che credo che noi possiamo fare, è ragionare un po' su un’informazione che sia su che tipo di documento è, perché si può benissimo non saperlo, perché la chiamo carta d’identità e se penso che è elettronica, anch’io sarei propensa se non sapessi che cos’è, a pensare che faccio prima e non che ci metto di più. Quindi da parte nostra ragionare su delle attività d’informazione ulteriore rispetto al fatto che, chiaramente, tutto è disponibile sul sito, ma senza dare per scontato che il cittadino vada sul sito. Poi è chiaro che dobbiamo un po' vedere passo dopo passo in futuro, nell’attuazione della normativa della NPR, questo dialogo tra cittadino e pubblica amministrazione di cui vi parlavo prima, che sarebbe nei nostri migliori auspici agevolato. Si potrebbe anche pensare, questo però è tutto da valutare, di riproporre l’avviso della scadenza. Se voi ricordate, veniva fatto, non si è fatto più per questioni di costi molto elevati, però in questo momento di transito da una normativa all’altra, dobbiamo pensare come risvegliare l’attenzione precisa dei cittadini sulla scadenza, perché purtroppo, per i motivi che vi dicevo, più di tanto, sull’operatività, noi non riusciamo ad intervenire".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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