Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla ristrutturazione e riorganizzazione di alcuni spazi di Palazzo d'Accursio

L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto - Nessuno Resti Indietro) su alcuni spazi di Palazzo d'Accursio dati in concessione alla ...

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L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto - Nessuno Resti Indietro) su alcuni spazi di Palazzo d'Accursio dati in concessione alla Fondazione per l'Innovazione Urbana.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visto il comunicato stampa pubblicato in merito al fatto che, a seguito dell’approvazione di una delibera di Giunta di pochi giorni fa, verranno dati in concessione alla Fondazione Urban Center grandi spazi da destinare al “Laboratorio Aperto”. Premesso che alla fondazione Urban Center, per le attività laboratoriali, verrà data in concessione parte del piano terra di Palazzo d’Accursio, lo spazio aperto del Cortile Guido Fanti, parte della sala Borsa che comprende il piano terra, piano interrato e secondo piano. In sala Borsa si perderanno, con questa operazione, il Corridoio del Bramante, dove c’erano postazioni cablate che fornivano il servizio di navigazione e stampa da Internet agli utenti della biblioteca e dove venivano fatti anche corsi di alfabetizzazione informatica. Si perderà l’auditorum Enzo Biagi, uno spazio a disposizione della città dove c’erano presentazioni di libri, convegni, conferenze e anche eventi musicali.
Si dice poi che il Progetto laboratorio aperto dovrà formare anche i giovani senza tener conto che esiste già Informagiovani, un servizio del Comune di Bologna all’avanguardia, lodato dalla Regione Emilia-Romagna, preso come modello da altri Comuni e riconosciuto anche all’estero.
Si pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione quali siano gli obiettivi ed i risultati che intende ottenere con questa operazione alla luce del fatto che, i cittadini perdono spazi utili della Biblioteca Sala Borsa e il servizio Informagiovani del Comune, un'eccellenza sul territorio, non ha avuto ancora una degna sistemazione per poter portare avanti le numerose attività che svolge coinvolgendo i giovani".

Risposta dell'assessore Lepore
"Gentile consigliera,
la ringrazio per la domanda in quanto mi permette di illustrare in maniera più compiuta, anche in Consiglio, il percorso del Laboratorio aperto. L'Amministrazione comunale ha avanzato una proposta ad un bando della Regione Emilia-Romagna finanziato con fondi europei (FESR) per l'apertura di un Laboratorio aperto sull'innovazione tecnologica e la partecipazione dei cittadini. Misura che la Regione Emilia-Romagna aveva introdotto nella propria programmazione rivolta a tutte le città capoluogo. Abbiamo perciò usufruito di questo finanziamento pari a 3 milioni di euro, metà era destinato alla ristrutturazione di un bene culturale o di un immobile storico della nostra città e metà del budget che abbiamo presentato è destinato alla gestione del Laboratorio. Si tratta di un luogo nel quale grazie a tecnologie il più possibile innovative, sviluppate da centri di ricerca universitari o da imprese del territorio e non, si possono raggiungere degli obiettivi assieme alla popolazione della città. In particolare abbiamo scelto di valorizzare i beni culturali attraverso l'applicazione di soluzioni innovative, tecnologie e la partecipazione della cittadinanza. Il Laboratorio aperto si situa nel cuore di uno dei distretti culturali più importanti da questo punto di vista, perché non fa parte di questo Laboratorio soltanto la Fondazione Innovazione Urbana che avrà sede all'interno di parte di questi spazi, ma ne fa parte anche la Fondazione Cineteca con il percorso del sottopasso di via Rizzoli e in nuovo cinema Modernissimo, in fase di realizzazione. Gran parte di questo budget infatti verrà utilizzato per la ristrutturazione del sottopasso di via Rizzoli chiuso pochi mesi fa dopo la mostra su Bologna Fotografata, spazio che sarà riaperto con un allestimento dedicato alla fotografia e alla storia della città. Del Laboratorio fa parte anche l'Istituzione Biblioteche con Salaborsa, quindi non direi che gli utenti perdono spazi e servizi, anzi, attraverso questo investimento Salaborsa amplierà i propri spazi e i propri servizi. Grazie a questo investimento Salaborsa avrà due nuovi ingressi - uno da via Ugo Bassi e uno dal Cortile del Pozzo di Palazzo d'Accursio - i cittadini potranno così entrare da Piazza Nettuno e da questi altri due ingressi, con tutta una serie di miglioramenti nella gestione e nella fruizione. Il cortile diventerà anche il cortile della Salaborsa, gli utenti della Salaborsa potranno svolgere attività dentro e fuori, ovviamente il tutto sarà monitorato e coordinato dalle nostre Istituzioni culturali e dalla Fondazione. Inoltre queste risorse ci permettono di spostare l'Urban Center dall'ultimo ballatoio al piano terra, cosa che da tempo la stessa Istituzione Biblioteche richiedeva per allargare spazi e funzioni di Salaborsa all'ultimo piano. Grazie a queste risorse andremo in parte a dotare Salaborsa di tecnologie utili a svolgere le proprie attività, in parte a riorganizzare la mostra dell'Urban Center che oggi sta dentro la Fondazione Innovazione Urbana che sarà collocata in Aula Biagi, che a sua volta continuerà a essere una sala aperta al pubblico per convegni e incontri. Prima era gestita dall'Istituzione Biblioteche, oggi invece dalla Fondazione Innovazione Urbana con le medesime modalità di accesso. Ci saranno dei risparmi soprattutto per le realtà che andranno in Aula Biagi a fare iniziative, perché grazie a questo progetto del Laboratorio aperto possiamo svolgere una serie di funzioni che prima appaltavamo all'esterno, penso ai costi di pulizia, guardiania, ci sarà un evidente risparmio di corsi per soggetti terzi. Cambierà la dotazione tecnologica della sala e sarà allestita all'interno la mostra sulle trasformazioni della città, la coreograifa di quella sala sarà dedicata a illustrare i progetti della città e i progetti legati alla partecipazione dei cittadini nei quartieri. Il Corridoio del Bramante sarà l'accesso alla Salaborsa e all'Aula Biagi. Le postazioni non si perderanno, verranno semplicemente collocate in un'altra sala dove si svolgeranno le attività, il corridoio sarà in parte allestito per la mostra e in parte accesso proprio per chi studia e frequenta la Salaborsa e vorrà prendersi una pausa per andare nel cortile di Palazzo d'Auccursio. Il corpo centrale di Palazzo d'Accursio, dove era collocato l'ufficio giovani e il Piano Strategico, più Sala Tassinari, verranno coinvolte dal Laboratorio aperto. Queste sale saranno dotate di tecnologie che attualmente non hanno, rimarranno tutte le funzioni che conosciamo della Sala Tassinari, potrà essere accessibile e prenotabile sia per fare conferenze stampa, le presentazioni e faremo le cerimonie come avete visto in questi anni. Oggi Sala Tassinari ha problemi come l'illuminazione, i collegamenti alla rete e occorrono tutta una serie di supporti che mancano. Grazie alle tecnologie che metteremo, potremo finalmente usare per iniziative, incontri e laboratori con i cittadini non solo Sala Tassinari, ma anche quella adiacente oggi usata per i buffet. Lo spazio giovani continua a essere presente a Palazzo d’Accursio ed è in luoghi adeguati. Abbiamo dunque lavorato nell’ottica dell’integrazione delle attività e non della separazione".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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