Comunicati stampa

Comunicati stampa

Question Time, chiarimenti sulla qualità dell'aria

L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità dei consiglieri Luisa Guidone e Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla qualità dell'aria. Domanda della consigliera Guidone"...

Data:

:


L'assessore Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità dei consiglieri Luisa Guidone e Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla qualità dell'aria.

Domanda della consigliera Guidone
"Visti gli articoli di stampa sulla qualità dell’aria che si respira a Bologna, chiedo una valutazione politico amministrativa alla Giunta per avere una valutazione sulla diffusione della cultura ambientalista e sulla risposta di verde urbano e di progettazione ad ampio raggio relativa alla pluralità delle materie amministrative che emerge dal sondaggio".

Domanda del consigliere Colombo
"Viste le notizie di stampa, in merito ai risultati del questionario sulla qualità dell'aria promosso da Fondazione Innovazione Urbana e Comune nell'ambito del Laboratorio Aria; si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa generale in merito alle principali percezioni e indicazioni di priorità dei cittadini bolognesi emerse dal questionario in questione, e a come l'amministrazione comunale intenda agire in coerenza nelle scelte amministrative su ambiente, urbanistica e mobilità sostenibile, nonché proseguire l'attività del laboratorio citato".

Risposta dell'assessore Orioli
"Io vi ringrazio molto per queste domande che anticipano peraltro una commissione che mi pare siamo riusciti finalmente a convocare e nella quale avremo senz'altro più tempo per approfondire gli aspetti di questo tema importantissimo.
A premessa della risposta mi sembra utile darvi alcune informazioni relative al Laboratorio Aria che è il contesto in cui si è sviluppato il lavoro di preparazione del questionario ma anche l'elaborazione dei dati che sono stati ricevuti.
Il Laboratorio Aria è stato promosso dal mio assessorato insieme a FIU ed è nato per diffondere consapevolezza sul tema dell’inquinamento e coinvolgere attivamente quante più persone possibili. Il lavoro del laboratorio è partito da questi presupposti:
il primo è che il Comune ha il dovere di informare efficacemente i cittadini sullo stato della qualità dell’aria e naturalmente sulle misure emergenziali da attuare; il secondo è che l’informazione sulla qualità dell’aria oggi si concentra soprattutto sull’attuazione del PAIR e sulle misure di limitazione alla circolazione, oltre ai provvedimenti durante le emergenze, ma ci sembra che non crei un coinvolgimento e una sensibilizzazione costante su questo fenomeno che invece è rilevantissimo. Il terzo aspetto è che nel PAIR regionale e nelle campagne informative realizzate finora, poche informazioni sono fornite sui comportamenti individuali da attuare per ridurre i rischi di esposizione, in particolare durante i periodi di qualità peggiore; la quarta considerazione è che nel frattempo sono nate diverse iniziative dal basso come, Aria Pesa, ma anche progetti istituzionali, come il progetto Horizon Iscape, coordinato dall'Università di Bologna, che prevedono il coinvolgimento attivo dei cittadini nella misurazione della qualità dell’aria.
Il laboratorio è attivo da maggio 2018, ha già effettuato 10 incontri durante i quali sono stati individuati e progettati in modo partecipato strumenti e contenuti per rafforzare una comunicazione efficace sui comportamenti individuali che hanno un impatto positivo sulla qualità dell’aria.
Fra questi progetti il questionario, che era stato pensato per capire meglio il livello di consapevolezza e la sensibilità delle persone sul tema dell’inquinamento anche, ma non solo, al fine di progettare le azioni di comunicazione del Laboratorio Aria in modo utile ed efficace. Immaginavamo che al questionario avrebbero risposto in maggioranza persone già sensibili ai temi ambientali. Ci ha impresso positivamente l’elevato numero delle risposte ricevute, quasi 2000, considerato che il questionario richiedeva più di 10 minuti per la compilazione.
L'indagine è stata condotta tramite la piattaforma informatica SurveyMonkey dall’11 giugno al 13 luglio ed aveva lo scopo di rilevare la percezione della qualità dell'aria non solo da parte dei cittadini bolognesi ma anche di coloro che frequentano la città per lavoro o il tempo libero. Dicevo che abbiamo ricevuto quasi 2000 risposte, 1989 questionari completi per la precisione, da parte di persone molto eterogenee per età, in prevalenza donne (54,9%) e in larga maggioranza lavoratori (circa l’80%) con un livello di istruzione più elevato rispetto alla media della popolazione di riferimento, perché per l'80% si tratta di laureati. Siamo consapevoli di non aver raggiunto tutti i cittadini ma queste quasi 2000 risposte ci sembrano un dato significativo.
La nostra preoccupazione è che i cittadini capiscano che le misure del PAIR che limitano la circolazione degli autoveicoli, o nei periodi di peggiore qualità dell'aria, la temperatura dei riscaldamenti degli esercizi e l’uso delle biomasse, hanno uno scopo principale, che prevale su tutti gli altri, che è la tutela della nostra salute. Da questo punto di vista la nostra valutazione, a valle dell'analisi dei risultati del questionario, è che c’è una fetta numerosa di cittadini interessati e preoccupati che condividono le politiche del PAIR.
Dai dati emerge una preoccupazione diffusa per la qualità dell’aria e la percezione che questa abbia conseguenze negative sulla salute. A fronte di ciò, però, solo una minoranza dei rispondenti adotta effettivamente misure per proteggersi dall’inquinamento. Sono quindi d'accordo con la consigliera Guidone quando dice che siamo di fronte a un paradosso, però è anche vero che c’è una larga fascia di persone che sono disposte a cambiare le proprie abitudini a fronte di incentivi o anche semplicemente se fossero sicuri dell’utilità di questi comportamenti.
Emerge quindi una richiesta di informazione semplificata ma anche sistematica sullo stato della qualità dell’aria, un'informazione principalmente attraverso strumenti semplici, web o "soluzioni pop" per citare sempre la consigliera Guidone. IO penso che in questa informazione sia molto importante iniziare a parlare di salute, non solo di ambiente, e sia importante far passare sempre di più la consapevolezza che il cambiamento degli stili di vita non è solo un problema economico, ci sono cose che tutti possono fare, non contala capacità economica delle persone, tutti possiamo andare a piedi, anzi, direi che siamo straordinariamente uguali quando siamo a piedi, in particolare in questa anlisi dei dati che abbiamo svolta ci risulta che i giovani sono meno informati e interessati mentre le donne hanno una valutazione peggiore della qualità dell’aria, ne percepiscono maggiormente gli effetti sulla salute, presentano maggiore propensione a cambiare comportamenti nei giorni di aria più inquinata e, in generale, adottano comportamenti più ecologici. In generale, chi più è informato più è disponibile a cambiare i propri comportamenti. Questo dato rafforza l’importanza di attivare strumenti e percorsi di informazione e sensibilizzazione sulla qualità dell’aria, questo è importantissimo.
Quindi come intendiamo agire?
Il lavoro faticoso di mediazione compiuto negli ultimi giorni in sede regionale ha avuto il merito di far convergere tutti gli amministratori locali su azioni comuni. Abbiamo sempre creduto che lavorare assieme sia il percorso migliore per affrontare seriamente un problema che è anche di scala sovraregionale, non solo regioanle. L’amministrazione quindi continuerà ad agire avendo come riferimento gli indirizzi e le norme del PAIR, della Regione Emilia Romagna e i contenuti dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano sottoscritto nel giugno 2017.
Al PAIR e a questo accordo si conformano le limitazioni al traffico che stiamo applicando, nel breve, ma sopratutto si conformano gli obiettivi del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che il Comune di Bologna e la Città Metropolitana adotteranno con significative previsioni sul trasporto pubblico locale che a me sembrano determinanti, decisive in questa lotta per migliorare la qualità dell'aria, mi riferisco al tram ma anche a tutto il lavoro sul sistema SFM che sono l'ossatura infrastrutturale del PUMS .
Per quanto riguarda il laboratorio aria abbiamo definito un piano di attività che arriva fino a maggio 2019 che prevede la realizzazione di strumenti di comunicazione e di attività di coinvolgimento e di approfondimento. Nelle prossime settimane, oltre ad ultimare l'analisi e l'elaborazione dei risultati del questionario, sarà ultimata la realizzazione di una web app, che in effetti era uno degli strumenti richiesti dalle persone che hanno interagito con noi e che ci hanno risposto, che comunicherà quotidianamente informazioni sulla qualità dell’aria, diciamo con uno stile diverso da quella che è la comunicazione istituzionale più tecnica, ad esempio di Arpae, e darà indicazioni sui comportamenti da tenere con un linguaggio semplice e che anche un po' sdrammatizza una situazione in realtà piuttosto seria, di cui tutti dobbiamo tenere conto. Noi speriamo davvero di riuscire a diffondere capillarmente questa app, che possa diventare un riferimento per i cittadini di Bologna.
A partire dal mese di novembre nell’ambito del laboratorio saranno organizzati anche una serie di approfondimenti tematici accompagnati da ulteriori attività di comunicazione e di sensibilizzazione sui comportamenti individuali. Gli approfondimenti previsti riguardano il rapporto tra qualità dell’aria e salute, lo sport, il data sharing dei monitoraggi dell’aria e le misure pubbliche per la qualità dell’aria".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
Back to top