Comunicati stampa

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Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto). "Ora di religioni a scuola.Nella scuola primaria dell’Istituto comprensivo 11 in San Donato (Don Minzoni), con l’inizio dell’anno scolastico...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto).

"Ora di religioni a scuola.
Nella scuola primaria dell’Istituto comprensivo 11 in San Donato (Don Minzoni), con l’inizio dell’anno scolastico è stato ripresentato, ai genitori di una bambina che oggi frequenta la quarta elementare,
il modulo per aderire ad una proposta di progetto in cui sono coinvolti sia l’insegnante di religione cattolica che quello dell’attività alternativa.
Già l’anno scorso la famiglia decise di non aderire al progetto sperimentale, ma non le venne garantito quanto le spettava di diritto, perché la bambina, durante l’ora di religione, veniva spostata in altre classi dove erano in corso le lezioni di altre materie tipo matematica o italiano.
Era intervenuto anche il comitato Scuola e Costituzione con un accesso agli atti per avere conoscenza dei contenuti e l’iter formale del progetto che coinvolgeva sia gli alunni che seguivano l’insegnamento della religione cattolica sia quelli che si astenevano da tale insegnamento
Quest’anno, dai racconti della mamma della bambina, si apprende che le viene riproposto il modulo per aderire allo stesso progetto dell’anno scorso.
La signora si è dovuta affidare ad un legale per vedere riconosciuti i propri diritti: avere un insegnante dedicato agli alunni che non seguono l’ora di religione cattolica
e conoscere il programma che l’insegnante dell’ora alternativa svolgerà durante l’anno.
Purtroppo in molte scuole italiane la “materia alternativa” non viene offerta discriminando chi non vuole avere un’educazione religiosa.
Alcuni bambino sono smistati in altre classi come il caso di Bologna, ma ci sono anche casi di bambini parcheggiati nei corridoi: i bambini si sentono discriminati e i genitori spesso vengono bollati come egoisti.
Anche alle superiori il problema è delicato, in alcuni casi la frequenza all’insegnamento della religione cattolica può determinare un punteggio più alto del credito scolastico, discriminando così chi non lo segue e non gli è stata concessa un’alternativa
Presento un Ordine del giorno con il quale si invita il Comune a prendere posizione affinché le scuole assicurino a genitori e ragazzi la possibilità di esercitare un loro diritto nel poter avere a disposizione l’insegnamento alternativo, perché la scuola è laica e non deve essere condizionata da nessun credo confessionale, ma preparare i ragazzi ad essere razionali e critici".

"Prati di Caprara: l'abbraccio per il bosco di 4 mila mani.
Una giornata di sole è emersa dalle nebbie di una settimana e ha riempito di ottimismo e di allegria il grande abbraccio che ha avvolto il Bosco urbano dei prati di Caprara
Un grande abbraccio che si è trasformato in un grande girotondo per dimostrare all’amministrazione che sui Prati di Caprara c’è tanta attenzione e che non si accetterà nessuna mediazione.
I cittadini vogliono il bosco!
Sembra scongiurato il pericolo di trovarci una zona intasata da nuove auto in seguito all’apertura della cittadella della moda, ma si parla ancora di nuove costruzioni, nonostante l’uscita del rapporto di Nomisma che elenca gli edifici incompiuti e vuoti.
Sulla stampa di ieri si legge di colossi alti fino a nove piani con centinaia di uffici sparsi per la città e nessuno sa che farsene:
via Stalingrado, ex officine Casalta c’è lo scheletro della struttura, i lavori sono iniziati nel 2013, sarebbero dovuti durare tre anni ma sono fermi;
via Maserati, 19 immobili che si è iniziato a costruire nel 2008 e poi il cantiere si è arenato;
via Marco Polo lavori iniziati nel 2007 per la costruzione di 27 mila metri quadri e anche in quest'area c’è un cantiere in disarmo;
via Alfieri Maserati si rinviene un palazzo di 6 piani in totale abbandono che si sta progressivamente deteriorando;
via Enrico Mattei edificio con una superficie di oltre 9 mila metri quadri occupato solo per il 20%.
Questi sono solo alcuni degli immobili incompiuti o vuoti segnalati da Nomisma.
Spero che l'amministrazione ne tenga conto per ragionare sul futuro dei Prati di Caprara.
Non si può continuare a costruire e a consumare suolo di fronte ai tanti edifici incompiuti la cui costruzione è cominciata anche 10 anni fa o di fronte a edifici semivuoti."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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