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Question Time, chiarimenti sul riutilizzo da parte di Hera della plastica proveniente dalla raccolta differenzaita per la produzione di tubature di polietilene

L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo Misto) sulla sperimentazione per le tubature Hera di polietilene.Domanda della consigliera Pal...

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L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo Misto) sulla sperimentazione per le tubature Hera di polietilene.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla sperimentazione, portata avanti dal Gruppo Hera in alcuni comuni dell'Emilia Romagna, in base alla quale vengono realizzate tubazioni al 70% con plastica riciclata con provenienza tracciata. Premesso che questa nuova modalità operativa nella realizzazione delle tubature per servizi a rete, che prevede l’utilizzo del polietilene, potrebbe raggiungere importanti livelli di sostenibilità ed essere esteso anche alle reti di servizio di pubblica illuminazione.
Si pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; Per sapere se l’Amministrazione sia a conoscenza di queste nuove modalità operative portate avanti dal Gruppo Hera, per sapere se l’Amministrazione abbia intenzione di aprire un dibattito con Hera affinché anche il Comune di Bologna venga inserito in tempi brevi in questa sperimentazione".

Risposta dell'assessore Conte
"Grazie presidente, grazie consigliere, il tema è di grandissima attualità e la ringrazio di porre all'attenzione del dibattito consigliare su questo sviluppo ulteriore di Hera e sviluppo ulteriore per la nostra comunità, per il nostro territorio. Due anni fa è stata acquisita dal gruppo Hera questa società, Aliplast e l'innovazione di questa scelta industriale sta proprio nel fatto che, dopo avere sviluppato e, negli anni, implementato, il processo di raccolta differenziata, è stato valutato come elemento strategico, di grandissima opportunità per l'azienda e per i territori; ed è stato proprio quello di dire "bene, se noi diventiamo sempre più bravi a produrre la raccolta differenziata, perché non cerchiamo di utilizzare il prodotto della differenziata e, nello specifico della sua domanda il tema della plastica, in maniera proficua?" Utilizziamo quindi la plastica come input per implementare un ciclo industriale nuovo e innovativo, attento all'ambiente perché recupera prodotti che altrimenti avrebbero destini complessi e impattanti sull'ambiente, recuperiamo quindi questi prodotti implementando uno sviluppo industriale che vede come materia prima la plastica da riciclare per vari usi. E questo era molto interessante perché evidenziava una possibilità di implementazione del ciclo della raccolta differenziata attraverso uno sviluppo industriale di grandissima importanza, con un'azienda solida, di origine veneta ma che opera sul territorio nazionale. Cosa è stato sviluppato però? Ed è questo che lei osserva in modo dettagliato, e se vogliamo rappresenta proprio un'evoluzione straordinaria delle scelte strategiche del gruppo Hera che abbiamo visto negli ultimi mesi, questo è un argomento di grande attualità: come si sviluppa la raccolta differenziata, ad esempio anche quella sugli abiti usati etc, è veramente interessante, ed è questa la novità che lei ha trovato sui giornali. Implementare la raccolta differenziata attraverso Aliplast, e quindi lo sviluppo di un nuovo pacchetto industriale, è molto importante, ma ancora più originale è il fatto che lo stesso prodotto dell'azienda Aliplast diventa poi elemento costitutivo delle scelte infrastrutturali che porta avanti Hera. E questo è straordinario perché rappresenta proprio un esempio concreto, fisico di come l'economia circolare a Bologna non sia soltanto uno slogan ma sia una scelta industriale solida. Vuol dire che noi il prodotto della raccolta differenziata, di plastica non solo, lo affidiamo alla nostra società Aliplast, per lo sviluppo della sua industria, ma lo reimpieghiamo per lo sviluppo di condutture nuove e adeguate. Quello che noi stiamo sperimentando è l'utilizzo di questo nuovo prodotto, cioé di questi tubi fatti con questo nuovo materiale che è il polietilene; è stata avviata a questo proposito una sperimentazione a Modena, sulla rete elettrica e sulla fognatura, per testare il comportamento in campo.
A Bologna intendiamo procedere ugualmente sulla sperimentazione all'interno del campo di azione di Hera, che non è l'elettrico ma è quello delle fognature. Quindi procederemo a un'ulteriore sperimentazione e implementazione di questo prodotto, per quanto riguarda il cantiere sperimentale, sarà quello di Bellaria, entro l'anno, e poi Malalbergo di sicuro entro il primo semestre del 2019, poi arriverà anche a Bologna, per questo per noi è un elemento molto importante, perché vuol dire passare da una sperimentazione operativa, concreta, che permetta di vedere la tenuta di questo nuovo prodotto, alla possibilità di implementare questa nuova linea industriale che rappresenta un'opportunità significativa e conferma che la scelta dell'economia circolare che era stata fatta alcuni anni fa, che non riguarda solo Aliplast ma che tocca tutta la sua attività industriale e di servizi, rappresenta una scelta importante e innovativa nel contesto nazionale. Questa è ovviamente una delle primissime sinergie operative, come ho detto in premessa, tra Hera e Aliplast, e quindi rappresenta il primo tassello, concreto e operativo, di questa scelta di acquisizione fatta alcuni anni fa e che ora diventa operativa all'interno dell'attività industriale del gruppo Hera. Ovviamente non è che possiamo immaginare che per tutte le tubature verrà usato questo materiale, però rappresenta un nuovo inizio che progressivamente, perché ovviamente non abbiamo così tanta plastica da essere sufficiente a sostituire tutti i tubi, ma rappresenta un nuovo inizio, un nuovo modo di ragionare, per questo non è semplicemente importante raccogliere la plastica per differenziare ed evitare che vada in circolo e inquini, ma è interessante vederla proprio come un input straordinario di sviluppo industriale della nostra azienda. A livello internazionale è una novità parte una bella sperimentazione, vediamo come andranno questi primi cantieri e terremo aggiornato il consiglio su questa attività".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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