Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul mercato degli affitti in città

L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Emily Clancy (Coalizione civica) e Addolorata Palumbo (Gruppo misto), sul mercato degli affitti in città.Domanda...

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L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Emily Clancy (Coalizione civica) e Addolorata Palumbo (Gruppo misto), sul mercato degli affitti in città.

Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie che riportano le difficoltà da parte di studenti, famiglie e lavoratori a reperire alloggi, stanze e posti letto a prezzi sostenibili; visti i numeri crescenti degli alloggi messi a disposizione per affitti turistici o di breve durata; si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione complessiva in merito alla questione casa in città.
Quali strategie intendano mettere in campo per riequilibrare il mercato dell'affitto in città, anche favorendo e garantendo l'incontro tra domanda e offerta, per contrastare i fenomeni di discriminazione, per monitorare e contenere il fenomeno degli affitti turistici e di breve durata, per contrastare le locazioni irregolari e "in nero" sia di lunga che di breve durata".

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’ annoso problema che si presenta ogni anno e che vede gli studenti universitari alle prese con la ricerca di un appartamento in affitto per poter studiare in città. Visto che risulta sempre più difficile anche per gli studenti Erasmus trovare appartamenti in modo regolare in città a causa della diminuzione del numero degli alloggi a disposizione. Visto che circa 3-4.000 alloggi sarebbero stati tolti dal mercato per convertirli in Airbnb (una forma di economia collaborativa, in cui si affittano vani della propria casa per periodi limitati ma che sta spopolando i centri storici di molte città italiane e capitali straniere). Visto che molte città europee e non, per disincentivare la speculazione sui affitti ed il prolificare di piatteforme quali Airbnb , stanno adottando restrizioni in merito quali ad esempio vietare i fitti di meno di un mese se i proprietari non vivono stabilmente dentro l’appartamento (come succede a New York) o come vietare ai proprietari di immobili di affittare per più di 120 all’anno la casa in cui sono residenti e nel caso di seconde case prevedere l’obbligatorio di entrare nel registro delle imprese (come accade a Parigi).
Si pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere se l’Amministrazione sia intenzionata a mettere in atto misure restrittive per disincentivare la speculazione sugli affitti nella nostra città e lo spopolamento del centro storico così come stanno cercando di fare i sindaci di molte città europee e città internazionali".

Risposta dell'assessore Gieri

"Le domande delle consigliere si riferiscono a dati di varie città italiane ed estere. Su Bologna vorrei dire due cose. La prima è che rispetto ad altre città Bologna non sta perdendo abitanti, lo dico perché i dati statistici ce lo confermano, anzi, siamo in leggerissima crescita. Secondo dato la nostra Università non sta perdendo studenti fuorisede, anche qui abbiamo un trend di crescita positivo di cui siamo molto contenti. Lo dico non perché non ci siano problemi determinati dai fenomeni che hanno ricordato le consigliere, ma perché è giusto partire da dei dati precisi. Questi sono due dati che vogliamo assolutamente che nel tempo si mantengano. Noi non vogliamo perdere i nostri studenti e non vogliamo perdere le famiglie bolognesi e non, che vivono nella nostra città.
Come dissi a luglio Bologna è particolare, è ancora estremamente attrattiva e per noi un grandissimo piacere che Bologna nel giro di pochissimi anni sia diventata una tappa necessaria in quasi tutti i tour del nord Italia e su questo non possiamo non riconoscere un impegno dell'Amministrazione in questi ultimi anni, ma anche del sistema recettivo della nostra città. Abbiamo fatto una ricerca con il Cattaneo che ci conferma i dati che avete detto, nel senso che, la nostra città sta vivendo una primavera turistica che sta determinando un cambiamento, questo è indubbio; sta determinando un cambiamento e infatti oggi il sistema della locazione in città sta vivendo un momento di crisi, nel senso che le case in affitto cominciano a essere davvero poche e non solo per il boom turistico e non solo in centro storico, perché i nostri turisti davvero vanno anche ad abitare per qualche settimana nelle zone periferiche della nostra città. Quindi non è solo un tema di centro storico, ma come dicevo, non diminuendo gli abitanti e non diminuendo gli studenti universitari e avendo un boom turistico è del tutto evidente che il sistema stia incrinandosi, le abitazioni non sono sufficienti e questo è un dato di fatto.
Vi dico come stiamo lavorando perché è giusto che al di la dell'elencazione dei problemi che si può fare e l'approfondimento con i ricercatori che ci danno dei dati, il mio impegno è quello di trovare delle soluzioni il più possibile immediate. Per prima cosa penso che l'Amministrazione comunale debba fare il buon proprietario pubblico. Bologna ha un consistente numero di alloggi pubblici, dobbiamo utilizzarli tutti perché in questo modo riusciamo anche a togliere dal mercato le famiglie che hanno più difficoltà e liberare in questo modo alloggi per studenti e per la ricerca turistica, cosa che io non voglio assolutamente comprimere. Fare il buon proprietario pubblico vuole dire andare a raschiare il fondo del barile di tutto il nostro patrimonio non affittato e parliamo di qualche centinaia di appartamenti; per fare questo ci vuole un impegno economico forte, qualche milione di euro, e molto anche lavoro di uffici sia per l'assegnazione sia per l'elaborazione delle graduatorie.
L'ho messo come primo puto della nostra operazione perché credo che sia davvero il modo più serio per affrontare il tema come Amministrazione. Il mercato della locazione è un mercato che al di la di alcuni incentivi e disincentivi che partono dai contratti a canone concordato oppure premialità rispetto a varie fiscalità sulla prima casa e altro, è un sistema di libero mercato, quindi andare a incidere direttamente è più difficile.
Seconda cosa da fare, recuperare gli alloggi delle rigenerazioni, il modello Baretta, ne abbiamo già parlato, è un modello che vogliamo perseguire anche per altri edifici di questo tipo. E poi proviamo anche a mettere mano agli studentati insieme all'Università, affiancandola dal punto di vista urbanistico, che siano privati e soprattutto che siano dell'università, voi sapete c'è una programmazione dell'Università anche consistenti rispetto agli studentati.
Dopo di che c'è l tema turistico. Non penso ci sia uno straordinario allarme, vi ho dato i dati di partenza, ma certamente una buona Amministrazione deve prevenire, anche ragionando su com'è la nostra città rispetto a Napoli o Firenze, ad esempio, la nostra città non vede ancora la presenza di grossi investitori che acquistano a pacchetto intere vie o interi spazi. Quindi chi affitta in strutture ricettive extralberghiere sono nella stragrande maggioranza piccoli proprietari. Intanto abbiamo questa situazione e vorremmo mantenerla. Quindi io sono già in accordo con i miei colleghi Lepore e Conte, perché capite è necessario mettersi insieme, per fare un tavolo proprio per affrontare il tema e capire meglio la realtà bolognese e capire come possiamo muoverci insieme.
Ci tengo però a dire anche due altre cose. Siccome soprattutto la consigliera Clancy si riferiva agli affitti in nero e anche sui giornali è stato riportato qualche caso di discriminazione, voglio essere assolutamente chiara, sapete che su altri argomenti ho sempre detto che il rispetto della legge è un principio su cui l'Amministrazione non può transigere, questo vale anche e soprattutto per chi cerca casa in città; la normativa oggi come oggi è assolutamente premiante per chi fa le cose in regola, perché i canoni concordati ormai davvero concedono, anche per l'affitto temporaneo per studenti con contratti di 6 mesi, la possibilità di accedere alle scontistiche, e oggi come oggi i piccoli proprietari mi dicono con molta chiarezza non è conveniente neanche per loro affittare in modalità non trasparente, ma siccome sappiamo che accade, invito davvero tutti coloro che si trovano in questa situazione a fare riferimento all'Amministrazione o a rivolgersi agli organismi di Polizia per estirpare anche l'eventuale residuo di affitto in nero, perché questo assolutamente non dobbiamo permetterlo. Analogamente esistono leggi dello stato che impediscono ogni genere di discriminazione, fatto salvo il diritto del locatario di affittare secondo il proprio gradimento per ragioni di vario tipo: non possiamo assistere inermi perché la legge lo vieta a cartelli che discriminano. Questo lo dico agli studenti alle famiglie che cercano casa in città, noi su questo siamo estremamente vigili, ovviamente il rispetto delle regole vale anche per coloro che affittano in strutture ricettive extralberghiere. Sapete che la legge di riferimento è del 2004, la legge regionale, è ovviamente ormai datata; il turismo nella nostra regione e a Bologna è cambiato molto quindi io sono certa che il prossimo governo regionale fra le altre cose dovrà rivedere anche questa legge.
Riassumendo non c'è una emergenza, vi racconto questo piccolo aneddoto. Ero a un dibattito sul tema emergenza universitari, si è alzato un signore e ha detto "io sono un sociologo nell'82 mi sono laureato, la mia tesi parlava di emergenza affitti universitari a Bologna". Questo per dirvi che il problema c'è sempre stato, soprattutto in questo periodo caldo, la nostra università è attrattiva, non abbiamo emergenza, ma dobbiamo assolutamente prevenire, guardare in faccia alla realtà che è mutata e trovare quelli strumenti per, fatto salvo i diritti della proprietà, consentire anche che la nostra città rimanga attrattiva, anche se cara, in cui possono trovare un affitto famiglie e lavoratori che arrivano dal sud e stanno da noi per qualche anno, studenti, che possano anche vivere nell'area metropolitana. Il ragionamento complessivo lo si deve fare bene, ci lavoriamo, facciamo partire il tavolo per prevenire, abbiamo abbastanza contezza dei dati e quindi il fenomeno lo conosciamo, proviamo a trovare gli antidoti per evitare che la questione vada fuori controllo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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