Question Time, chiarimenti sulle azioni di contrasto alla West Nile
L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulle azioni di contrasto alla diffusione della West Nile.Domanda della consigliera C...
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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulle azioni di contrasto alla diffusione della West Nile.
Domanda della consigliera Cocconcelli
"In base agli articoli di stampa e alla luce dei recenti decessi in Emilia Romagna inerenti la patologia della febbre del Nilo Occidentale. Chiedo al Signor Sindaco quali politiche sanitarie si pongano in essere per prevenire e contrastare la diffusione della malattia nel contesto della città metropolitana, considerato che la letalità della malattia, nelle forme di tipo meningo-encefalitico, può variare tra il 3% ed il 15% (Fonte: Centers for Diseases Control and Prevention – CDC, U.S.A)".
Risposta dell'assessore Barigazzi
"Riprenderò alcune cose che lei ha detto su cui sono d'accordo. Proverei a dire in maniera organica cosa abbiamo fatto noi, cosa ha fatto l'Asl, perché sono le cose da fare anche nel 2019, ma potenziate ancora di più e con la consapevolezza di quello che è successo quest'anno. Direi che le strategie sono tre: due attengono all'Asl; una è il monitoraggio della circolazione del virus che è stato fatto dalla Asl in maniera molto puntuale quest'anno; la terza è il controllo dei donatori di sangue o di organi, molto importante ovviamente, anche questo è stato fatto in maniera molto diffusa dall'Asl su tutti questi donatori, come test alla ricerca del virus; il secondo, quello più importante è la prevenzione sul settore, sulla zanzara perché questo è il vero punto di caduta. Lei ha già detto le forme di prevenzione sono quelle attraverso i larvicidi, anche perché difendono l'ambiente, tanto è vero che nei 2.500 bidoni collocati nelle aree sportive del Comune di Bologna abbiamo fatto un intervento con i crostacei che mangiano le larve delle zanzare. A tutti gli interventi che abbiamo fatto abbiamo aggiunto uno specifico prodotto biologico che è il Bacillus thuringiensis che affianca i prodotti tradizionali e permette di non diffondere nell'ambiente di sostanze che potenzialmente sono nocive per la salute e comunque sono delle sostanze chimiche in circolo per l'aria. Abbiamo cominciato ad aprile questa prevenzione, la protraiamo fino a settembre, abbiamo fatto interventi su 90 mila tombini del territorio comunale, in aree stradali, aree verdi, nelle aree di edifici di gestione pubblica diretta; abbiamo aumentato i cicli larvicidi, perché c'è uno standard che la regione chiede a tutti e che noi abbiamo aumentato: la regione consiglia cinque cicli e noi ne abbiamo fatti sei dappertutto e sette cicli presso i plessi scolastici. Abbiamo voluto aumentare la quantità della disinfestazione e la prevenzione; abbiamo fatto interventi anche nelle aree ortive, dove sono presenti questi 2.500 bidoni di raccolta delle acque meteoriche e poi abbiamo fatto uno sforzo straordinario durante quest'estate, da quando il virus è stato avvistato nella pianura ovest a giugno, oltre agli interventi che la regione prescriveva nelle aree dove c'erano più di 200 persone e dove si svolgevano la sera delle manifestazioni, noi abbiamo fatto quelli adulticidi, che sono straordinari, ma da non ripetersi spesso, perché quelli più efficaci sono quelli larvicidi. Questa consapevolezza deve diventare un potenziamento della prevenzione fin da aprile, cosa che metteremo nel bilancio 2019, ci sono circa 160 mila euro a bilancio nel 2018, che sono aumentati rispetto al 2017, io proporrò di aumentarli nel 2019, ci sono tra l'altro delle rimanenze che potremo utilizzare e quindi potremo avere un deciso aumento della possibilità di fare dei cicli larvicidi. Abbiamo fatto sistematicamente e fin da luglio, grazie ad un'ordinanza e accanto a questi interventi adulticidi con prodotti tradizionali, abbiamo continuato quelli larvicidi. L'abbiamo fatto in tutte le aree estive dove c'erano degli spettacoli, non ci siano fermati lì perché l'abbiamo fatto anche in 35 parchi pubblici e giardini e continueremo fino a settembre, abbiamo chiesto a tutte le strutture socio-assistenziali di farlo, e di fare almeno due cicli e, anche qui, l'abbiamo fatto potenziando i cicli di trattamento, erano sei quelli previsti, noi siamo arrivati fino a dieci. Quindi ho voluto dirlo anche attraverso i media, perché abbiamo fatto uno sforzo anche molto grande, l'abbiamo fatto per tempo, però ha ragione lei, bisogna farlo dal primo minuto, quindi da aprile come avevamo fatto. L'ultima cosa che lascio, perché sono completamente d'accordo con lei è il tema dell'ingaggio dei privati, dei cittadini, bisogna fare di più: è difficile portare a consapevolezza di questa malattia, sono stati fatti incontri pubblici soprattutto in pianure, dall'Asl, abbiamo provato a farlo con i centri anziani. Forse il prossimo anno mi piacerebbe impegnare il Comune di Bologna su una campagna informativa mirata, che focalizza diversi target, in maniera particolare la popolazione anziana che è la più esposta, perché non si muore direttamente del virus, ma purtroppo su patologie già croniche peggiora fortemente le condizioni della persona. Quindi, sono d'accordo, bisognerà accanto al potenziamento dei trattamenti larvicidi, fare una campagna informativa più mirata, quest'anno noi avevamo distribuito 40 mila volantini presso gli Urp, ma diciamo che è un po' generalista questo punto di vista, anche se era già uno sforzo. In questo senso ho già chiesto all'Asl di farla assieme, sia perché così le risorse le possiamo spendere assieme ed evitiamo di fare le cose due volte, sia perché attraverso i medici di medicina generale, i centri anziani, le strutture accreditate socio-assistenziali che abbiamo nella nostra provincia e in città, quello che potrà fare il comune anche in termini di assemblee pubbliche attraverso i quartieri e di lavoro capillare attraverso le case della salute, penso che potrebbe essere un deciso passo in avanti nel cercare di capire come fare meglio. Da ultimo, stiamo ingaggiando anche con patti di collaborazione attraverso gli amministratori di condominio anche tutte le aree private, perché il punto vero è lì, noi facciamo un grande sforzo pubblico, ma se uno poi non fa nella sua area privata, che magari è adiacente, è un piccolo giardino attaccato a quello pubblico, e non fa la disinfestazione, si vanifica il tutto.
Ci vorrà, quindi, anche un appello al senso civico di tutta la comunità, sono veramente molto bassi i costi per fare un trattamento anche privato, noi abbiamo dato, vi ricordo, da aprile, addirittura come promozione, i primi due kit gratis a chi vuole fare dei patti di collaborazione con noi mettendosi assieme, basta mettersi assieme in quattro se si ha un giardino, per abbattere i costi, gli amministratori di condominio su questo ci possono dare una grande mano, il 2019 potrebbe vedere su questo proprio un piccolo esperimento di promozione della salute pubblica, coinvolgendo tutta la comunità, con riferimento naturalmente all'azione del pubblico, ma coinvolgendo tutti i settori cittadini e le forze organizzate, per prevenire questo che è stato oggettivamente quest'anno un problema molto serio".