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Question Time, chiarimenti sul progetto di volontariato che coinvolge richiedenti asilo

L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sul progetto di volontariato che coinvolge alcuni richiedenti...

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L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sul progetto di volontariato che coinvolge alcuni richiedenti asilo.

Domanda del consigliere Bosco
"Alla luce dell'articolo sul lavoro "volontario" dei richiedenti asilo, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede come si esprima nel merito del disappunto manifestato per l'iniziativa di impiegare i richiedenti asilo nella pulizia di Piazza Verdi".

Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie Presidente, grazie Consigliere Bosco per darmi l'opportunità di approfondire un tema che ha provocato un dibattito interessante e che devo dire mi ha lasciato un po' sorpreso, da parte di alcuni grandi pensatori che hanno provato a strumentalizzare a fini politici una bella iniziativa che si fa in tanti Comuni, a partire dalla provincia di Bologna, e che deve servire a fare in modo di integrare ragazze e ragazzi che hanno alle spalle storie devastanti, che arrivano da migliaia di chilometri di distanza. Ho avuto modo di parlare con alcuni di loro ed è impossibile rimanere insensibili di fronte a storie di ragazzi scappati dai loro Paesi piccolissimi, a poco più di dieci anni, abbandonando la famiglia, gli amici. Non so se vi ricordate quando avevate 10-12 anni, si era davvero bambini, e pensare di lasciare tutto e andarsene in viaggi dove non si sa se si arriva vivi è difficile per chi li fa, è difficile per le famiglie che li lasciano partire. Allora ho pensato che questo progetto che ha coinvolto in questo primo momento questi trenta ragazzi, 27 ragazzi e 3 ragazze, che stanno tutte in strutture Sprar tranne uno che si trova in via Mattei, fosse e sia il modo migliore per coinvolgerli, farli sentire più accettati, farli lavorare in progetti di volontariato. Alcuni mi hanno accusato perché la parola lavoro e la parola volontariato non possono stare insieme, se è fuorviante non usiamo la parola lavoro, ma capiamoci. Il progetto è proprio questo: ricordo che chi sta nelle strutture Sprar, finanziate dal Ministero dell'Interno, fa tante attività nell'arco della propria giornata. Prima di tutto va a scuola, fa attività di socializzazione, lavora su varie attività che le strutture creano, fa formazione per entrare nel mercato del lavoro, fa progetti di integrazione tra i quali quello più importante di imparare la lingua del Paese che li accoglie, fondamentale per provare a vivere meglio in un Paese dove non si conosce nulla. Il nostro progetto è questo: il coinvolgimento di questi ragazzi che sono adesso una trentina e speriamo di arrivare dopo l'estate a 150 attraverso un ampliamento attraverso il progetto Fami, sempre finanziato dal Ministero, e abbiamo proposto a loro, che hanno accettato in modo del tutto volontario, di fare iniziative di volontariato, poche ore alla settimana, sono 30 ragazzi divisi su 6 giorni, dal lunedì al sabato, in una fascia oraria che va dal tardo pomeriggio a metà della serata, tra le 18 e le 22, e fanno attività. Dopo una breve formazione fanno i volontari per dare una mano nella pulizia della città e con i volontari che entreranno a settembre, dopo anche con loro una breve formazione, inseriremo il progetto della pulizia dei muri. Nulla vieta che questi siano i primi progetti in cui li coinvolgiamo, sono assolutamente aperto e disponibile a ulteriori proposte, alcune ci stanno già arrivando da alcune associazioni e sono ben lieto di approfondirle con loro. Per esempio un progetto per fare volontariato in una polisportiva, è una cosa che mi interessa molto e credo sia una cosa che possiamo loro proporre. La cosa che ci tengo a dire è che fanno i volontari, come tanti ragazzi italiani, nati in Italia e residenti a Bologna, che nelle ore libere della propria giornata fanno questo tipo di attività. Quanti di noi sono andati a pulire i muri ogni tanto. Io l'ho fatto tante volte nel tempo libero, anche lei consigliere Bosco se non ho letto male fa attività di volontariato al canile municipale, sono attività di volontariato positivissime che ognuno di noi nel suo tempo libero può fare. Non vorrei che qualcuno avesse dimenticato il concetto del fare il volontario in una logica di servizio alla comunità, e non vorrei che questo provocasse una sorta di razzismo al contrario dove chi fa il volontario italiano va bene, chi fa il volontario straniero non va bene, e chiaramente non mi sto riferendo a Lei, consigliere. Io penso che l'integrazione debba basarsi su iniziative concrete. Scelgo di tenermi lontano dai teorici dell'integrazione, quelli che ne parlano ma che poi non fanno nulla perché questo avvenga. Io sono convinto che l'integrazione passi da iniziative concrete di coinvolgimento. Qualche fenomeno della teoria dell'integrazione mi ha accusato addirittura di schiavismo. Non pensavo che nella mia vita qualcuno mi potesse accusare di tanto, ma non si sa mai. Ritengo che schiavismo non possa essere chiedere a dei ragazzi che si sono proposti loro, di loro spontanea volontà, per fare qualche ora alla settimana nel tempo libero per dare una mano alla città che li ha accolti, alla città che sta dando loro una mano dopo quello che hanno passato. Penso che sia un progetto bello e positivo e in questi primi giorni ci sono tanti cittadini che mi stanno scrivendo e vogliono partecipare insieme a questi ragazzi a queste attività. E già dalla prossima settimana tanti cittadini daranno una mano ai ragazzi volontari richiedenti asilo per collaborare e insieme a loro sostenere questo tipo di attività. Penso che sia davvero una cosa bella che, ripeto, loro sono i primi a essere contenti di fare, e me l'hanno detto personalmente quando li ho incontrati perché è sempre meglio non avere filtri in queste occasioni ma parlare direttamente con le persone. Credo insomma, che sia un'iniziativa molto positiva che continueremo a fare a settembre dopo l'estate e che spero non abbia una fine ma che sia l'inizio di un percorso".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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