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Question Time, chiarimenti sulla Fiera

L'assessore alle Partecipazioni societarie, Davide Conte, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'ipotesi di scorporo societario della Fiera.Domanda d'attualità del consigliere M...

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L'assessore alle Partecipazioni societarie, Davide Conte, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'ipotesi di scorporo societario della Fiera.

Domanda d'attualità del consigliere Martelloni
"Viste le notizie relative al progetto dei spin off immobiliare al vaglio della Fiera di Bologna e visto il relativo incontro del 14 giugno presso la Città Metropolitana con le rappresentanze dei lavoratrici e dei lavoratori dell'ente fieristico; chiede al Sindaco e alla Giunta: quale sia la valutazione in merito a questa operazione e all'alleanza con la Fiera di Milano, con specifico riferimento alla permanenza, presso la Fiera di Bologna, di importanti eventi fieristici tra cui EIMA e COSMOPROF; se abbiano notizie in merito ad eventuale modifica del piano industriale alla luce di questi cambiamenti; come valutino il potenziale impatto di tali trasformazioni sull'economia della città nonché sui lavoratori e le lavoratrici della Fiera di Bologna e dell'indotto per quanto attiene alla continuità occupazionale e alle condizioni di lavoro".

Risposta dell'assessore Conte
"Cercherò di essere sintetico nella risposta perché le tematiche toccate sono molteplici e comunque sono programmati una serie di incontri e ragionamenti anche con i sindacati. La Sua domanda arriva nel momento opportuno perché ieri è stato fatto il primo incontro, richiesto dai sindacati e dal Consiglio dei delegati di azienda la settimana scorsa, e avevamo anticipato che sarebbe stato il 14 giugno e così è stato grazie al coordinamento delle agende di tutti i soci pubblici che per l'appunto erano presenti ieri in formazione completa. Quello che era importante evidenziare dalle Sue riflessioni, e mi fa piacere restituire al Consiglio il dibattito che si è sviluppato ieri con i sindacati e con gli altri soci pubblici, e con il management e il presidente di Fiera. Intanto un elemento positivo è che ieri è stato il primo incontro del nuovo presidente con i sindacati, un elemento positivo per riprendere un momento di dialogo. Poi come ricorda Lei tutti gli anni in estate arriviamo a fare una discussione su Fiera: è che tutti gli anni a maggio arriva il bilancio di un'azienda e quindi, come dire, è il 'capodanno' di ogni azienda. Nel bilancio troviamo come sono stati spesi i soldi ma anche le anticipazioni su alcune riflessioni che si stanno sviluppando. Nello specifico, agli uffici preposti del Comune non è ancora arrivato, come richiede Lei, il nuovo piano industriale. Ma nella bozza di bilancio, che è in corso di discussione (e appena sarà possibile sarà oggetto di discussione anche tra di noi) viene esplicitato che il piano si è modificato, è un piano aggiornato in relazione a come sta cambiando anche il mercato delle fiere e come stanno cambiando anche le esigenze degli espositori. Questo appunto, davanti a un luogo fieristico che in un qualche modo rappresenta la punta dell'iceberg di un modello economico occidentale, perché è il momento nel quale avviene l'incontro tra offerta e domanda, effettivamente data la velocità con cui il mercato si muove, anche il mercato fieristico deve essere in grado di adeguarsi, adattarsi e modificarsi in relazione all'esigenza di essere molto bravi nel trovare in anticipo il punto giusto che permette l'incrocio tra la domanda e l'offerta. Non è un lavoro semplice, non è facilitato anche dalla norma perché ovviamente tutto ciò che è successo con la legge Madia ci ha obbligato a fare dei ragionamenti di tipo istituzionale molto importanti. Il nuovo governo ci obbligherà eventualmente anche a fare degli aggiornamenti e delle riflessioni ulteriori. Quello che però è importante, ed è stato condiviso anche in sede di commissione su richiesta appunto della prima commissione, è stata l'esigenza di fare un approfondimento anche su quelli che sono stati i rilievi della Corte dei Conti in merito al nostro piano, proprio per evidenziare che la discussione non nasce oggi alla luce della richiesta dei sindacati di un incontro, ma è da alcuni mesi che stiamo ragionando sull'argomento cercando di essere molto attenti, data la specificità e l'importanza dell'argomento stesso. Quindi il piano industriale sì, è oggetto di modifiche, non è ancora arrivato agli uffici preposti del Comune. Nel bilancio si accenna e si anticipano alcune novità, novità esplicitate anche ieri nel corso dell'incontro sindacale, quindi un incontro pubblico, ed evidenzio alcuni elementi fondamentali che nel dibattito consiliare occorre tenere presenti. Il primo, come ci ricordano anche i rilievi della Corte dei Conti, è che l'azienda Fiera è un'azienda privata in tutto e per tutto, lo Statuto è costruito su una società privata con maggioranza pubblica e questo non è in contrapposizione ovviamente però con gli sforzi di trasparenza che rimangono, come dichiarato da me e dal presidente di Fiera ieri, fondamentali e costitutivi appunto proprio per garantire uno sviluppo della società. L'altro elemento da evidenziare sempre, cerco di andare a comporre dei pezzi consigliere Martelloni per poi prepararci a una discussione vera in futuro, quando sarà disponibile, sul piano industriale, è il fatto che la missione di Bologna Fiere non va soltanto nella direzione di risultati economici, per quanto positivi, di cui siamo tutti molto contenti, ma la missione vera di una società di quel tipo è ovviamente, in termini di valore, l'indotto non quantificabile con i documenti contabili ma quantificabile se andiamo ad analizzare le ricadute sul territorio, che sono fondamentali e in un qualche modo ci confermano che la strada che stiamo perseguendo è la strada giusta. Ricordo appunto l'elemento comunque importante: le cifre che Lei ricordava con i risultati positivi, con un utile di nove milioni. Il raffronto non va fatto poi col 2015 data la negatività di quell'anno. E ricordiamo anche che a differenza delle altre fiere italiane, la nostra Fiera è l'unica a essere così attiva sul mercato estero. Questo è un elemento importante da tenere presente proprio anche nel ragionamento che faremo con più dettaglio sul piano industriale, ed effettivamente conferma l'esistenza di competenze ed evidenzia anche una specificità delle nostre industrie e quindi anche in qualche modo della fiera, di essere molto interessate e di aver guardato con anticipo con la capacità di intercettare prima l'incrocio tra offerta e domande anche sui mercati esteri. Per quanto riguarda l'azienda non è prevista nessuna terapia d'urto, nessuna scelta sul lavoro e sull'indotto; ci sono potenziali di crescita, come diceva anche Lei, abbiamo fatto bene a fare alcune scelte che hanno permesso di conservare appunto l'occupazione attuale, e a consolidare le relazioni industriali, come confermato anche nell'incontro di ieri che non si è chiuso, perché sono state previsti e programmati una serie di approfondimenti tra cui uno appunto sulle osservazioni della Corte dei Conti e sulla governance in generale delle partecipate pubbliche. E' un ragionamento che non ha soltanto il focus su fiera ma in generale su come si sta muovendo la sinergia tra le partecipate pubbliche dell'amministrazione comunale. Si conferma appunto che l'attuale assetto è importante dal punto di vista delle scelte fatte sul personale. Sul tema poi specifico del piano industriale, si prevede una rivisitazione che permette effettivamente di far crescere il fatturato, come da Lei auspicato, e sostituire appunto una strategia che era soltanto basata sulla creazione di nuovi fabbricati superando i vecchi, incrociando questa anche con alcune scelte societarie e di sviluppo. Questo perché effettivamente la sostituzione di fabbricati datati con fabbricati nuovi non è di per sé un'operazione in grado di garantire il successo di un'impresa. Occorre accompagnare questo con alleanze, accordi e progetti di sviluppo di impresa".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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