L'assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) sullo scorporo societario della Fiera.

Domanda del consigliere Bugani
"Visti gli articoli di stampa in merito all’approfondimento da parte di Fiera sull’ipotesi di scorporo societario con la creazione di due realtà gemelle. Poiché il Sindaco Merola afferma che il Presidente Calzolari “Fa ciò che è stato chiesto” si pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’argomento e gli indirizzi dati dal Comune. Si chiede inoltre se vi è l’intenzione di coinvolgere i sindacati nel lavoro istruttorio".

Risposta dell'assessore Conte
"Grazie consigliere, avremo l'opportunità di prossime udienze conoscitiv eper chiarire molti aspetti, intanto rispondo ai tre temi che lei pone: un primo tema è la questione del lavoro e dei lavoratori; il secondo, la strategia complessiva dell'azienda; il terzo la dichiarazione specifica del Sindaco su cui è posta la sua domanda e concentrerò la risposta.
L'aspetto del lavoro e dei lavoratori lo pongo al primo punto, perché è priorità nostra, in questi due anni di amministrazione abbiamo affrontato spesso il tema dei lavoratori in Fiera, in fasi molto complesse e trovando delle soluzioni e voglio sottolineare che su richiesta è già stata individuata la data per l'incontro con le organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda il tema più strategico, della creazione di due distinte società, lasciando un attimo da parte il suo excursus sulle varie scelte degli ultimi anni da parte di Fiera per quanto riguarda l'acquisto, lo sviluppo, restyling, rilancio, promozione commerciale e sviluppo di nuove attività nel mondo, da ultimo in questi giorni la Fiera del libro per ragazzi a New York, si inserisce in questo quadro strategico ampio anche la scelta di creare due società, una per la gestione dei marchi e del quartiere fieristico, l'altra a cui conferire la proprietà degli immobili, è stata una scelta strategica che l'azienda porta avanti all'intenro della propria autonomia. Una scelta su cui saranno aperti dei ragionamenti e se sarà necessari dagli atti o dalle necessità il passaggio in Consiglio comunale, in quella sede avremo ulteriori momenti di confronto.
Andando invece al tema che lei poneva, dell'affermazione del Sindaco, fermo restando il quadro complessivo di cui abbiamo discusso in queste settimane che è quello dell'autonomia dell'azienda e quindi dell'assenza di un patto e dell'assenza di un controllo pubblico come succede in altre Fiere della regione, quello che posso affermare sulla dichiarazione apparsa in questi giorni sui giornali riguardo ai programmi discussi nel Consiglio di amministrazione della Fiera cioè: "Fa ciò che è stato chiesto", significa semplicemente che il gruppo dirigente di BolognaFiere sta facendo, come richiesto dai soci pubblici tra cui il Comune, ciò che è necessario per continuare l'importante operazione di rilancio avviata in particolare in questo ultimo anno e testimoniata, del resto, anche dai brillanti risultati di bilancio. Una scelta strategica dei soci presenti all'interno della compagine di Fiera, il cui oggetto è lo sviluppo dell'azienda. Si tratta di un ulteriore tassello di un ragionamento più complesso, di sicuro l'occasione dell'udienza conoscitiva da lei anticipata, sarà il momento in cui entrare nello specifico.
Spero di aver spiegato il perché della battuta del Sindaco. Si inserisce in questo quadro anche l'ipotesi di creare due distinte società, una per la gestione dei marchi e del quartiere fieristico, l'altra a cui conferire la proprietà degli immobili ed è stata già individuata la data per l'incontro con le organizzazioni sindacali per fare chiarezza".