Comunicati stampa

Comunicati stampa

Question time, chiarimenti in merito al calendario scolastico e ai nuovi orari di lavoro del personale

La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto oggi in sede di Question time alla domanda della consigliera comunale Elena Forseti (Movimento 5 stelle) in merito al calendario scolastico e ai nuovi orari di lavoro del personale. La domanda della consigl...

Data:

:

La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto oggi in sede di Question time alla domanda della consigliera comunale Elena Forseti (Movimento 5 stelle) in merito al calendario scolastico e ai nuovi orari di lavoro del personale.

La domanda della consigliera comunale Elena Foresti:

Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al fatto che quest’anno non ci saranno centri estivi tre-sei anni gestiti direttamente dall’Istituzione Educazione Scuola, ovvero la chiusura delle scuole materne a luglio; Poichè la Vice Sindaco Pillati afferma che c’è “la volontà di aprire un ragionamento più ampio sul tema del calendario scolastico e sulla possibilità di sperimentare nuovi orari”
Pone la seguente domanda di attualità
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica amministrativa sull’argomento,
per conoscere quale sia l'organizzazione che verrà seguita per la realizzazione di questa “sperimentazione” sui nuovi orari e sul calendario scolastico, nonché ammettere che la sperimentazione dell’apertura delle scuole materne nel mese di luglio sia stata fallimentare.

La risposta della vicesindaco Marilena Pillati:

"Gentile consigliera, desidero in premessa chiarire che “la volontà di aprire un ragionamento più ampio sul tema del calendario scolastico e sulla possibilità di sperimentare nuovi orari” - che io stessa ho dichiarato - si inserisce in un ragionamento più complessivo e articolato che, anche a partire dai suggerimenti emersi nell'ambito di un percorso tecnico avviato negli ultimi mesi tra Amministrazione e RSU, è stato portato al tavolo sindacale e che in tale sede sarà oggetto di confronto per arrivare poi a una elaborazione definitiva.
Ovviamente quando dico “sperimentare nuovi orari” non faccio riferimento agli orari dei servizi, ma all'organizzazione oraria del lavoro, che tante volte e da più parti sindacali si è chiesto di rivedere. Questa premessa è necessaria per sottolineare come, per una questione di correttezza non solo formale, ma anche sostanziale nei confronti delle rappresentanze sindacali, non esiste ancora un documento organizzativo vero e proprio, ma appunto solo l'indice di una proposta che rappresenta il punto di partenza di un lavoro da condividere. Vorrei anche ribadire che tale proposta è stata elaborata a seguito di un percorso avviato tra Amministrazione e RSU nei mesi scorsi e che ha visto come ho già detto rispondendo al consigliere Martelloni l'attivazione di un tavolo tecnico congiunto al quale hanno partecipato lavoratori delle scuole dell'infanzia individuati dalle diverse sigle delle RSU assieme alla direzione e a funzionari dell’Istituzione e dell'Area Personale e Organizzazione. Al termine degli incontri, l'Amministrazione ha individuato alcuni temi come particolarmente problematici, ha raccolto diverse delle proposte emerse nel tavolo e ne ha elaborato di nuove. La criticità di fondo è data, come ho già detto, dalla compresenza di due diversi contratti di lavoro per il personale insegnante, il contratto scuola e quello del comparto delle Autonomie Locali. Questa complessa situazione - che non dimentichiamo però che è l'esito della volontà dell'Amministrazione di assumere insegnanti di scuola d'infanzia e andare così al superamento del precariato, ci impone certamente di trovare soluzioni equilibrate e sostenibili in concreto. Voglio dare alcuni dati. Abbiamo assunto dal 2014 al 2017 496 persone nei nidi e nelle scuole d'infanzia comunali e a settembre prossimo ne assumeremo altre 120. A questo proposito voglio anche aggiungere a chi in questi giorni sulla stampa parla di privatizzazioni, ma anche a chi ritiene scontate le assunzioni nei servizi, che non è così, che assumere è la conseguenza di una chiara scelta politica che ha compiuto questa Amministrazione, quella di mantenere la gestione diretta in un momento in cui sarebbe stato facile fare scelte diverse, quelle che hanno fatto altri, a causa del blocco delle assunzioni. Non lo abbiamo fatto, anzi abbiamo rilanciato il sistema dei servizi educativi e scolastici dando vita all'Istituzione che ha, non ce lo dimentichiamo, consentito di ampliare i margini assunzionali.
Ritornando alla proposta dell'Amministrazione di lunedì scorso, voglio anche sottolineare che nei suoi principi di fondo parte dal presupposto che si possa e si debba sempre più investire nella professionalità del personale delle scuole, insegnanti ma anche collaboratori, e che di conseguenza si possano e si debbano mettere in campo sperimentazioni che consentano di testare nuove articolazioni dell'orario settimanale, aumentando le attuali opzioni possibili, che garantiscano comunque l'efficacia e la qualità dell'attività educativa. Contestualmente andrà necessariamente trattato anche il tema del calendario scolastico.
Per quanto riguarda l'apertura delle scuole nel mese di luglio, l'esperienza è stata tutt'altro che fallimentare, come peraltro evidenziato dalle indagini sul grado di soddisfazione degli utenti che ci pare rappresenti, per tali servizi, il più ragionevole indicatore. Altrettanto innegabile è il fatto, però, che la gestione di tale opportunità ha evidenziato aspetti problematici ed è anche per questo che, nel contesto attuale di confronto che ho descritto, abbiamo valutato la necessità di una pausa per individuare insieme le modalità per migliorare la qualità del servizio. Difficile, però, capire che oggi una decisione che accoglie le valutazioni dei sindacati, che ricordo non hanno mai accettato di firmare accordi sull'estensione dell'attività frontale nel mese di luglio, venga quasi a rappresentare per alcuni una decisione unilaterale. Trovo davvero bizzarro leggere questa mattina quanto scrive la Cisl Funzione Pubblica, l'organizzazione sindacale che ha più duramente attaccato il progetto due anni fa e che ha ritirato la firma su un accordo già siglato. Bizzarro e incomprensibile l'attacco da parte di un'organizzazione che chiedeva che le insegnanti potessero fare formazione nella pausa estiva e non attività con i bambini, un'organizzazione che nei mesi scorsi ha condiviso di attivare i tavoli tecnici per individuare dal confronto nuove soluzioni, un'organizzazione che lunedì scorso al tavolo non si è certamente schierata contro, come non ha fatto nel comunicato diramato congiuntamente a Cgil e Uil subito dopo l'incontro, nel quale si sottolinea come i punti su cui far convergere la discussione siano il risultato della discussione nei tavoli tecnici. Che dire? Che si è sviluppata in queste ore una contrarietà a prescindere nei confronti di qualunque proposta dell'Amministrazione, anche quando è l'esito di un lavoro di dialogo e ascolto con le stesse organizzazioni sindacali?".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
Back to top