Question Time, chiarimenti in merito al Poc e agli impianti di distribuzione di carburanti
L'assessora all'Ambiente Valentina Orioli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Emily Clancy (Coalizione Civica) in merito al Poc e agli impianti di distribuzione di carburanti.La domanda della consigliera ...
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L'assessora all'Ambiente Valentina Orioli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Emily Clancy (Coalizione Civica) in merito al Poc e agli impianti di distribuzione di carburanti.
La domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie circa il Piano Operativo Comunale e le dichiarazioni relative ad una sua ridefinizione;
visti i pareri fortemente critici dei Quartieri interessati e del settore Ambiente;
viste le proteste di gruppi di cittadini le cui aree di residenza confinano con alcune delle localizzazioni previste dal POC;
visto il ritiro della delibera di adozione del POC come attualmente predisposto;
vista la consistenza degli impianti già esistenti sul territorio cittadino e i numerosi studi sull'inefficienza della rete distributiva anche in considerazione del eccessivo numero degli impianti presenti;
chiede al Sindaco e alla Giunta:
se stiano valutando la possibilità di ritiro dell'intero provvedimento;
se ritengano necessario e utile l'insediamento in città di nuovi impianti di distribuzione di carburanti ovvero se ritengano insufficienti gli impianti ad oggi attivi e in base a quali calcoli e considerazioni;
se l'obiettivo di ammodernamento e efficientamento degli impianti debba necessariamente, a parere dell'amministrazione, prevedere l'insediamento di impianti ex novo;
se l'amministrazione, nella ridefinizione del POC, intenda tenere conto dei pareri espressi dai quartieri interessati e dal settore ambiente".
La risposta dell'assessora Orioli
"L’amministrazione intende proseguire con il piano relativo alla localizzazione degli impianti di distribuzione carburante. A seguito della restituzione dell’atto deliberativo al Settore Piani e progetti urbanistici nel dicembre 2017, verrà ripresentata una delibera - integrata tenendo conto dei pareri dei Quartieri e dell’entrata in vigore della nuova Legge Regionale n. 24/2017 - per l’adozione del Poc per la localizzazione degli impianti di distribuzione carburante.
Fermo restando che l’Amministrazione non può intervenire a disciplinare la numerosità e quindi sull'utilità di attività imprenditoriali o commerciali private, per le note normative in materia di libera concorrenza, le rispondo citando i numeri riportati nella Relazione: 'Gli impianti di distribuzione dei carburanti sull'intero territorio comunale risultano ad oggi 104, compresi quelli oggetto di sospensione ed un impianto per cui non è stata ancora comunicata la fine lavori. Nell'ultimo ventennio è pervenuta la comunicazione di cessata attività di una quarantina di impianti mentre sono stati realizzati una decina di nuovi distributori'.
La Regione Emilia-Romagna ha rilevato la necessità di promuovere il miglioramento della rete distributiva dei carburanti e di imprimere un significativo e ulteriore impulso alla diffusione dei carburanti eco-compatibili. La delibera regionale n. 208/2009 che oggi disciplina la rete distributiva dei carburanti, ha modificato profondamente i contenuti della delibera precedente.
I Criteri comunali nell’anno 2012 hanno recepito quanto stabilito dalla delibera regionale del 2009, in particolare eliminando la previsione delle distanze minime tra gli impianti, liberalizzando le attività integrative e determinando gli indici urbanistico-edilizi per la realizzazione di nuovi impianti o per la modifica di quelli esistenti. Con riferimento all’obiettivo dell’ammodernamento degli impianti, ritengo che le ipotesi alternative alla nuova costruzione, che garantisce livelli di sicurezza e di compatibilità ambientale molto più elevati, siano difficilmente praticabili. Ammodernare gli impianti esistenti, allo stato attuale, può significare due cose: continuare a farli funzionare, magari cambiando bandiera o aggiungendo attività, ma senza procedere all'effettiva bonifica del sottosuolo e mi sembra un'opzione non auspicabile, oppure chiudere questi impianti, bonificarli e riaprirli, e anche questa mi sembra difficilmente praticabile come soluzione dati i tempi molto lunghi di bonifica.
Quindi mi sembra abbastanza sensato che l'ammodernamento degli impianti possa passare per la costruzione di nuovi impianti che offrono molte più garanzie di compatibilità ambientale.
Lo strumento urbanistico terrà certamente conto dei contenuti trattati nei pareri dei Quartieri, non considerandoli come contributi di carattere tecnico, ruolo che non spetta ai Quartieri, quanto istanze di carattere politico.
Quanto all'ipotesi che esista un parere del Settore Ambiente ed Energia cui fa riferimento nella sua domanda, le ricordo che il Settore stesso ha contribuito sostanzialmente a questo Poc, fornendo la Valsat, che è molto più di un parere, si tratta infatti di un contributo sostanziale al Poc. Mi limito a ricordare che la Valsat è strutturalmente parte del Poc ed è il parere del settore ambiente".