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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Il 'mercato' delle parrucche per malati di cancro: donazione o business?Esiste un progetto ideato da alcuni studenti di Unibo chiamato Intrecciali, in cui si ra...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

"Il 'mercato' delle parrucche per malati di cancro: donazione o business?
Esiste un progetto ideato da alcuni studenti di Unibo chiamato Intrecciali, in cui si raccomanda di donare le ciocche di capelli veri ad una associazione denominata Banca dei Capelli, per ottenere in cambio parrucche organiche/inorganiche destinate a persone sottoposte a chemioterapia.
Come si evince dall'articolo del Corriere, il progetto di alcuni studenti dell’Alma Mater ha un fine nobilissimo, peccato che essi siano solo gli intermediari di una Associazione, chiamata Banca dei Capelli che fino a non molto tempo fa spediva capelli veri alla Calviclinica srl ,con sede ad Acquaviva delle Fonti (Ba), la quale spediva una parrucca artificiale in cambio di capelli veri. Non solo, l’associazione Banca dei capelli donava le ciocche alla Calviclinica srl, ma pagava anche 100 euro per ogni parrucca artificiale.
In breve, si è creato un vero e proprio business incentrato sulla vendita di capelli veri e parrucche artificiali, come si evince anche dal sito web: http://www.bancadeicapelli.it
Dopo la denuncia di Business Insider Italia, del 14 gennaio 2017, che ha parlato di meccanismo perverso fra scambio di capelli veri e parrucche sintetiche, sempre più donatori si domandano che fine facciano i loro capelli, visto che ai malati di cancro invece di una pregiata chioma di capelli veri, veniva donata una parrucca sintetica. Considerato il fatto non secondario, che una parrucca sintetica costa dai 100 ai 300 euro, mentre una naturale può costare fino a 2000 euro!
L’amministratore delegato della Calviclinica srl ha affermato che i capelli veri ricevuti dai donatori erano utilizzati per incrementare l’attività commerciale legata alla vendita di parrucchini ai clienti privati, come si evince da una intervista rilasciata a Business insider del 14/01/2017.
Non solo, con 800 gr di capelli si ricavano da 3 a 6 parrucche naturali del valore di 1.000-1.500 euro per un potenziale giro d’affari che deriva dalla suddetta solidarietà di 160.000-300.000 euro annui.
In una intervista ad Adn kronos del 14/01/2017, Valentina de Marino dell’associazione Un angelo per capello ribadisce che la vendita di toupet naturali ha creato numerose contestazioni fra i donatori.
Anche la signora Galantucci, Presidente della onlus Una stanza per il sorriso che raggruppa numerosi pazienti oncologici, ha espresso il suo disappunto sulla questione inerente la donazione di capelli naturali ed ha affermato: 'La mia impressione è che ci sia un mercato attorno ai capelli e sto cercando qualcuno che mi aiuti a capire dove vanno a finire i capelli veri'.
Questo business non solo ha sconcertato i donatori che hanno protestato vivamente, ma lo stesso dottor Schittulli, dal 2000 Presidente nazionale della Lega Italiana per la lotta ai tumori e noto chirurgo- oncologo, ha definito una anomalia questo business legato ai capelli.
Il dottor Schittulli ha ribadito che non concorda con questi atti di pseudo solidarietà che si traducono in veri e propri atti di affari e si chiede perché non si crei una vera associazione no-profit per aiutare i pazienti oncologici.
Quindi, prima di donare capelli naturali a fronte di probabili parrucche sintetiche è bene fare chiarezza sull’argomento onde evitare ogni sorta di speculazione o business sulla pelle dei malati oncologici e auspicherei che la Magistratura facesse piena luce sul fenomeno".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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