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Question Time, chiarimenti sul protocollo per l'apertura di luoghi di culto

L'assessora ai Diritti dei nuovi cittadini, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sul protocollo per l'apertura di luoghi di culto.Domanda d'attualità del consigliere Bosco"Alla...

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L'assessora ai Diritti dei nuovi cittadini, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sul protocollo per l'apertura di luoghi di culto.

Domanda d'attualità del consigliere Bosco
"Alla luce degli articoli di stampa in allegato, si chiede il parere della Giunta.
In particolare si chiede si sapere se l'Amministrazione comunale intenda promuovere, in qualsiasi forma, l'edificazione di luoghi di culto per quelle confessioni religiose prive di un'intesa con lo Stato italiano anche mediante varianti urbanistiche e cambi di destinazione d'uso".

Risposta dell'assessora Zaccaria
"Tengo a chiarire, come primo punto, che in realtà non c'è nessunissima novità, spiego quindi il contesto in cui sono state fatte le dichiarazioni ma davvero non c'è nessuna innovazione, nessuna nnovità. Gli articoli di stampa oggetto della domanda di attualità sono stati pubblicati in seguito all'evento di presentazione che abbiamo fatto al Centro Zonarelli per presentare i risultati di una ricerca sui bisogni delle comunità religiose nel Comune di Bologna e nella città metropolitana. E' una ricerca che è stata promossa nell'ambito del progetto Amitiè Code che è un progetto europeo di cui il Comune di Bologna è stato capofila e che si è è chiuso il 22 gennaio. Effettivamente, tra i risultati, il ricercatore ha spiegato che all'interno delle comunità ci sarebbe questa esigenza, ma non è anche questo niente di nuovo, di luoghi di preghiera da edificare. Il titolo del giornale che diceva "Il Comune apre..."è un'interpretazione perché le mie dichiarazioni sono quelle che erano già state fatte, che, ripreciso perché così rimaniamo in un ambito condiviso, come avevo già annunciato più volte, noi stiamo lavorando su un protocollo per l'apertura di sale di preghiera. Cosa vuol dire questo? Abbiamo avuto sul territorio diverse situazioni che hanno causato problemi con l'apertura di sale di preghiera perché le comunità si attivavano da sole e si rivolgevano all'amministrazione comunale solo dopo aver acquistato un luogo e quindi il problema emergeva se c'erano problemi di autorizzazioni o perché il luogo non veniva presentato correttamente nel contesto, quindi non stiamo minimamente parlando di edificazione, come avevo già dichiarato invece è necessario un protocollo per la regolarizzazione - perché le regole devono essere su questo sono d'accordo - e avevamo bisogno di mettere in fila l'apertura di queste sale per evitare che emergessero così, improvvisamente, o che si presentassero a noi solo nel momento del problema, questo è quello che avevo detto e su questo rimango.
Di nuovo c'è che abbiamo inserito questa azione in un piano di azione locale "per un'azione amministrativa non discriminatoria nei confronti dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine con un approccio basato sui diritti umani", ho letto esattamente il titolo del piano d'azione perché questo sì che stiamo per approvarlo, è un piano di azione che ha un'efficacia 2018-2021 nell'ambito del quale sono stati individuati tre ambiti di azione: benessere, diritto alla non discriminazione, partecipazione, per una visione strategica del coinvolgimento dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine in questi tre ambiti che vanno dalla partecipazione intesa in senso ampio, un coinvolgimento ampio nella vita della città, azioni anti-discriminazione, tra cui appunto la regolarizzazione di queste sale per dare a tutti luoghi dignitosi dove esercitare un diritto sancito dalla Costituzione, e allora forse la vera novità è l'inserimento di questa azione in questo piano più ampio che stiamo per approvare ed attuare. Anch'io quando ho letto quel titolo non ho capito cosa avevo detto, che potesse aver spostato i piani ma in realtà sia l'intenzione di fare un protocollo, sia il fatto che dovessimo un po' strutturare la parte di delega relativa ai diritti dei nuovi cittadini erano state ampiamente annunciate e io alle precedenti dichiarazioni mi riporto".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:40
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