L'assessore al Patrimonio, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla destinazione di alcuni immobili confiscati alla criminalità, come Villa Celestina, dei quali il Comune ha chiesto l'acquisizione.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano:

"In base agli articoli di stampa, chiedo al Signor Sindaco e alla Giunta:
un proprio pensiero nel merito;
se sia abbia già una reale intenzione di tali scopi sociali ( emergenza abitativa, accoglienza profughi);
quante strutture indicativamente, oltre a Villa Celestina, sono state individuate per tali scopi".

Risposta dell'assessore Lepore:

"Gentile consigliera le confermo che la giunta ha avanzato una serie di richieste, in particolare facendo seguito a quello che prevede il decreto legislativo 159 del 2011, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, e a quanto l'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati mette a disposizione. Abbiamo svolto una conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato sia il sindaco che la mia collega Virginia Gieri e una sere di funzionari dell'Amministrazione. In questa conferenza dei servizi abbiamo rappresentato le richieste che l'Amministrazione vuole portare avanti e abbiamo anche approvato una delibera nella scorsa giunta all'interno della quale abbiamo elencato gli indirizzi e gli immobili che riguardano questo provvedimento, in particolare via Matteotti 39, un appartamento con cantina, via E. A. Poe 7 un appartamento e un garage, e il compendio di Villa Celestina in viale Aldini 82. Nello stesso tempo abbiamo anche detto che presenteremo al Ministero delle Infrastrutture una richiesta per quanto riguarda le risorse necessarie alla riqualificazione di Villa Celestina, si stima che il costo d'intervento si di circa 2 milioni di euro, tenendo conto ovviamente di tutti i vincoli che questo immobile ha sia dal punto di vista urbanistico che normativo. Per quanto riguarda gli appartamenti di via Matteotti e E. A. Poe saranno acquisiti alla proprietà comunale e destinati all'Area benessere di comunità che valuterà quali lavori di manutenzione saranno necessari.
Si tratta di un progetto molto importante che il sindaco ha voluto portare avanti, all'interno di un dialogo con il mondo dell'antimafia e l'impegno di diverse parti dell'Amministrazione, in particolare la consigliera Di Girolamo. Sono stati coinvolti l'assessore Conte, l'assessore Gieri, e altri colleghi, l'assessore Malagoli in alcuni passaggi, hanno partecipato alla conferenza dei servizi. Un progetto molto condiviso, collegiale, e molto importante perché riuscire nella nostra città a mettere a disposizione per usi sociali di grande rilievo dei beni confiscati è sempre stato un nostro obiettivo da diversi mandati. Purtroppo ci sono dei beni confiscati nel nostro Paese per i quali si hanno delle difficoltà nel riuscire effettivamente a sbloccare le disponibilità. Si sono visti progetti molto interessanti in tutto il nostro Paese, a Bologna mancava un progetto forte che potesse in qualche modo significare, anche dal punto di vista fisico, l'impegno antimafia di questa città che all'interno anche di molti processi sta vedendo persone coinvolte, citazioni e altro. Quindi per noi è molto importante portare avanti l'ottenimento di questi beni e allo stesso tempo l'ottenimento delle risorse per la loro riqualificazione. Ovviamente tutti noi, ognuno per la propria parte, manterremo informato il Consiglio quando ci saranno ulteriori passi avanti dell'ottenimento dei risultati necessari, sia per il passaggio degli immobili sia per le risorse interessate".