Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul Passante di Bologna e il verde pubblico

L'assessore all'Urbanistica e all'Ambiente Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sul Passante di Bologna e il verde pubblico.La...

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L'assessore all'Urbanistica e all'Ambiente Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sul Passante di Bologna e il verde pubblico.

La domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Premesso che a settembre 2016 il Gruppo Consiliare M5S ha inoltrato al Settore Ambiente una richiesta per utilizzare uno spazio per piantare alberi con i cittadini celebrando così la Giornata Nazionale degli alberi, che il direttore Diolaiti in risposta a quanto sopra, ha dichiarato l'impossibilità di accogliere la richiesta per la mancanza di spazi adeguati e per la già ricca dotazione arborea pubblica esistente e che proprio per questo ci si trova in una condizione di quasi inapplicabilità di quanto previsto dalla legge 113 del 29 gennaio 1992 (legge Rutelli) relativamente alla messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato. Visto la lettera pubblica sulla stampa relativa al progetto del Passate di mezzo dove viene sottolineato che per mitigare l'impatto ambientale dell'opera il progetto prevede 130 ettari di verde attorno alla tangenziale, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica-amministrativa sull'argomento, per sapere dall'Amministrazione una opinione circa l'ampliamento del verde pubblico alla luce dell'esiguità degli spazi disponibili sul territorio cittadino.

La risposta dell'assessore Orioli
"La domanda posta dalla consigliera Palumbo riguarda due questioni diverse: da una parte, lo spazio e la possibilità di piantare alberi, tra l'altro qualche tempo fa avevamo discusso in un'altra sua domanda della possibilità di piantare un albero per ogni bambino che nasce a Bologna; dall'altra, gli interventi di mitigazione e compensazione al progetto di potenziamento del sistema tangenziale, che sono a carico di Autostrade per l'Italia.
Per quanto riguarda la prima questione, abbiamo ricordato che il numero di bambini che nascono nel territorio comunale supera le 3.000 unità/anno. Individuare lo spazio necessario per poter mettere a dimora in modo corretto un numero così consistente di esemplari arborei all'interno di aree di proprietà comunale è di fatto impossibile, se si pensa che ogni albero ha necessità, per poter crescere adeguatamente, di almeno 50 mq di superficie utile. Occorrerebbero ogni anno 15 nuovi ettari di terreno pubblico, permeabile e sgombro da alberature, da destinare alla piantumazione dei nuovi alberi.
Questo lo ricordo semplicemente perché ci fa capire quanto sia in effetti complesso questo tema sopratutto rispetto al fatto che bisogna reperire terreno pubblico e già sgombero da alberature, non è che possiamo infittire le piantumazioni oltre certi limiti.
A differenza invece di questo gli interventi che saranno eseguiti da Autostrade per l'Italia come mitigazioni e compensazioni per l'opera del passante e sono circa 130 ettari citati anche nella lettera pubblicata in questi giorni e a cui lei faceva riferimento, sono di varie tipologie e insistono non tutti su terreni comunali ma che sono già in proprietà di autostrade, su terreni privati e che saranno oggetto di esproprio e in parte anche su aree pubbliche.
Buona parte degli interventi previsti saranno costituiti da messa a dimora di alberi e arbusti in fasce prospicienti al nastro autostradale (in aree di proprietà di Autostrade) come anche all'interno degli svincoli e delle aree destinate alla viabilità.
Gli interventi riguardano però anche nuovi parchi (l'ampliamento del parco San Donnino, il parco sulla Galleria fonica, il nuovo parco pubblico di Croce Coperta) e queste sono nuove estensioni di verde pubblico e altri riguardano la riqualificazione di parchi esistenti (il parco Nord, il parco Città campagna di via Larga e il parco Tanara).
Gli interventi di forestazione all'interno dei parchi pubblici esistenti sono limitati al fatto che con l'ampliamento della strada si rende necessario potenziare o ricostituire una fascia arborea di mitigazione verso l'infrastruttura e sono comunque interventi progettati in modo da non stravolgere lo schema progettuale del parco, che deve comunque garantire spazi aperti per la fruizione.
Con l'acquisizione di nuove aree, soprattutto a Croce Coperta, si potrebbero comunque rendere disponibili nuovi spazi per mettere a dimora ulteriori essenze arboree, cogliendo lo spirito del tutto condivisibile dell'osservazione della consigliera Palumbo, che mi sembra essere quello di aumentare la biomassa, e la qualità e quantità di verde pubblico in città.
Queste nuove piantumazioni saranno possibili anche grazie ad altre progettualità che il Comune di Bologna ha già avviato, quali il progetto Gaia o il progetto Radici; si tratta, in questi ultimi casi, di messe a dimora preventivamente pianificate e affidate a ditte specializzate del settore che si dovranno prendere cura dei nuovi impianti anche negli anni successivi alla piantagione, al fine di garantire l'attecchimento delle piante".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:39
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