Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla disponibilità di alloggi popolari

L'assessora alla Casa, Virginia Gieri ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla disponibilità di alloggi popolari rispetto alla domanda.Domanda d'attual...

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L'assessora alla Casa, Virginia Gieri ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla disponibilità di alloggi popolari rispetto alla domanda.

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Premesso che, da una indagine avviata dall'Istituto De Gasperi sull'emergenza abitativa emerge che a Bologna sono almeno 4.100 i nuclei regolarmente iscritti in graduatorie Erp senza speranza di ricevere un alloggio;
in questo documento vengono date indicazioni per la ricostruzione di un adeguato patrimonio di edilizia pubblica ed un uso più efficiente del patrimonio Erp esistente dando la possibilità dell'autorecupero degli alloggi carenti di manutenzione da parte degli assegnatari;
viene auspicato anche una condivisione di intenti con l'autorità ecclesiastica presente sul territorio bolognese che gode di un importante patrimonio immobiliare;
visti gli articoli di stampa relativi al tema della povertà e della casa.
Pone la seguente domanda di attualità:
per avere una valutazione politica- amministrativa sulla problematica evidenziata;
per sapere se l'Amministrazione concorda con quanto dichiarato in questa indagine e se ritiene utile perseguire alcuni suggerimenti dati come l'autorecupero degli alloggi Erp da parte degli assegnatari ed intensificare la collaborazione con l'Arcidiocesi di Bologna per trovare soluzioni a questa piaga sociale".

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Emergenza casa, usare immobili della chiesa. E' in sintesi la conclusione della ricerca condotta dall'Istituto de Gasperi, Università di Bologna e Nomisma.
Sono a chiedere al Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo sulla ricerca in senso generale ed in particolare vorrei sapere se, il protocollo di emergenza abitativa sottoscritto nel 2014/2015 definito dall'allora Assessore Frascaroli 'uno strumento sperimentale, straordinario e con criteri innovativi', è da considerarsi superato.
Visto che di emergenza abitativa ne ha parlato l'amministrazione ma anche la Curia sono a chiedere se sono intercorsi dei rapporti per trovare un accordo".

Risposta dell'assessora Gieri
"Io ho letto con attenzione l'analisi preparata dall'Istituto De Gasperi che conosco molto bene e so che molti del comitato scientifico sono davvero attenti analisti della realtà bolognese e non solo. Poi, come al solito, la stampa riporta solo alcuni cenni ma in realtà la ricerca è interessante (come anche altre che sono state fatte).
Il titolo di questa ricerca è 'La questione abitativa in Italia e a Bologna', quindi il tema dell'emergenza e il tema dei beni della Chiesa di Bologna è una riga di tutto il report, ma sappiamo bene come funziona ed è giusto che, su alcune questioni, ci sia una particolare attenzione dei media. La mia valutazione è assolutamente positiva rispetto al fatto che va benissimo che ci siano dei tecnici che analizzano i dati e le situazioni perché poi i dati parlano e le situazioni a volte vengono analizzate.
La situazione abitativa davvero cambia ogni tre o quattro anni, il settore delle politiche abitative, la richiesta di case e quindi anche l'emergenza della perdita della casa è veramente piena di dati che cambiano tutti gli anni. Per esempio quest'anno noi abbiamo una tendenza al ribasso rispetto agli sfratti, non solo alle esecuzioni degli sfratti ma anche proprio, in Tribunale, delle richieste di persone che richiedono il fondo per la morosità incolpevole ad esempio. Quindi abbiamo una leggera flessione, ma questo non vuol dire altro, non vuole dire che fra tre anni abbiamo necessità di nuovo perché proprio veramente, l'andamento è sinusoidale, però, per riassumere, la ricerca del De Gasperi pone tre temi che in quest'aula abbiamo discusso già varie volte: la prima è l'efficientamento del patrimonio pubblico, cioè individua le strade dopo l'analisi, il secondo è l'efficientamento del patrimonio di Erp e la necessità di avere finanziamenti per ristrutturare il patrimonio pubblico in tutta Italia. Ricordo che l'ultimo finanziamento dopo molti anni è del 2014 - quello che ci sta poi consentendo di ristrutturare l'immobile di via Gandusio - dopo molti anni che non venivano finanziati interventi sull'edilizia pubblica e tra le varie opzioni (ma lo abbiamo discusso anche qui) c'è anche il prototcollo firmato nel 2014 da questa amministrazione, come lei stessa consigliera Borgonzoni ha richiamato. Il terzo e ultimo tema affrontato nel report è quello del riuso di immobili pubblici o privati scarsamente utilizzati.

Su tutti questi tre filoni siamo assolutamente in sintonia con l'analisi del De Gasperi, stiamo lavorando da tempo, e visto che mi viene richiesto a che punto siamo con il protocollo d'intesa, ricordo che il protocollo è del 2014, è stato firmato in Prefettura, la scadenza prevista era per il 2015 e poteva essere prorogato per il 2016 e questo protocollo in realtà ha consentito l'operazione Galaxy, per intenderci, ma non ci sono state altre offerte in tal senso. Quindi, diciamo che il protocollo è rimasto lì. Ci tengo però a dire, e la consigliera lo ha citato, lo dissi anche in quest'aula, che io ritengo il protocollo uno strumento utile, uno strumento che, qualora ce ne fossero le necessità, può essere assolutamente utilizzato, ma noi ci stiamo muovendo e lo abbiamo fatto insieme ad Acer, con vari tentativi di richieste a vari enti, fra cui la curia bolognese, abbiamo fatto vari incontri, per reperire alloggi da mettere a disposizione direttamente ai nuclei familiari, è questa la differenza: il protocollo, che è un filone che non abbiamo assolutamente abbandonato, il protocollo dice che in presenza di strutture non utilizzate, per l'emergenza abitativa possono essere utilizzati questi contenitori in cui Comune prende, affitta, sul modello Galaxy e poi, in via emergenziale assegna ai ai nuclei in difficoltà; noi stiamo immaginando, visto che questo protocollo non sta producendo moltissimo, anche se siamo aperti ovviamente ancora ad eventuali offerte, stiamo perseguendo la strada del superamento del Galaxy e ve l'ho rappresentato qui,  e questa considerazione ci ha portato a questa attività, stiamo immaginando anche un percorso in cui stiano i nuclei che escono dalle nostre transizioni abitative, che hanno un minimo di autonomia economica e hanno la possibilità di ritornare nel circuito della locazione, diciamo libera, e pensiamo di poter facilitare l'incontro fra un'offerta di alcuni beni - la curia ne ha e soprattutto le parrocchie più della curia, le parrocchie hanno in provincia alloggi, lasciti e quant'altro, che non sono pienamente utilizzati, ma anche altri enti come l'Inail e l'Asl hanno alloggi e appartamenti che non sono pienamente utilizzati e vengono posti all'asta - degli enti cui abbiamo chiesto di lavorare su questo canale. Perché crediamo che sia, sul piano economico più sostenibile, anche con un sostegno dell'amministrazione, ma sui nuclei, e sia proprio nell'ottica dell'autonomia massima: quindi non luoghi grandi in cui collocare situazioni di emergenza, ma anche dislocare nel territorio le varie necessità. Devo dire che stiamo lavorando, qualche risposta l'abbiamo, già abbiamo vari tavoli aperti, stiamo lavorando anche con le cooperative a proprietà indivisa, insomma c'è un percorso su questo tema. Devo dire che non è semplicissimo, perché ovviamente vige la proprietà privata, vale anche per la Chiesa e per gli altri enti morali che abbiamo, però è un percorso in cui noi crediamo molto e su cui stiamo lavorando.
Voglio ritornare sull'edilizia pubblica. Guardate che anche questo, il pieno utilizzo dei nostri alloggi, guardo la consigliera Scarano che è appassionata del tema, il pieno utilizzo dei nostri alloggi è una grossa risposta. Il dato, la ricerca lo dice, il dato bolognese è assolutamente più alto del dato nazionale, in quanto ad alloggi di locazione pubblica, siamo oltre il 18%, mentre la media nazionale credo sia sotto il 10%.

Quindi abbiamo tanto patrimonio Erp, ne abbiamo da mettere in pieno utilizzo e questa è una risposta grande. Questo dato ve lo confermo, e noi nel 2017 potremo assegnare 565 alloggi, oltre gli alloggi sostitutivi che abbiamo individuato per Gandusio, e lo dico perché, se tenete conto che abbiamo una lista d'attesa di 4000 nuclei, è una risposta significativa. Guardate che è lavoro, lavoro di Acer, ma sono risorse economiche, risorse che questa amministrazione ha dato ad Acer per proseguire e procedere speditamente sul ripristino degli alloggi. E questo ci ha consentito poi di fare operazioni come Gandusio e Galaxy, in cui recuperiamo anche alloggi per la transizione abitativa. Numeri di questo genere ci consentono anche di poter fare operazioni miste di accompagnamento all'uscita, che non toccano la graduatoria, questo deve essere chiaro, perché i percorsi sono diversi. Ho richiamato questo dato, guardatemi chi mi conosce sa che non sono amante della visibilità, ma perché è un dato di cui dobbiamo essere tutti molto orgogliosi perché, lo dico sempre, il patrimonio pubblico, delle nostre case pubbliche sono di tutti bolognesi, quindi tutte le forze politiche che qui siedono hanno costruito questo patrimonio. Quindi, anche se l'assessore politiche abitative non deve occuparsi solo di quello, per carità, questa è la base su cui costruire il resto: costruire un sistema che davvero dà le case popolari a coloro che ne hanno bisogno, tutte quelle che abbiamo a disposizione. Quindi il dato direi che è importante, ci abbiamo lavorato da subito, l'ho detto nel mio programma di mandato: ripristini, assegnazioni veloci, e incremento delle assegnazioni.
Questo è un obiettivo che abbiamo raggiunto, quindi va a rispondere anche ad alcune cose che sono state sollecitate dalla ricerca e poi però non lasciamo inevase altre strade, che sono quelle che dicevo prima, che sono legate all'emergenza, ma non solo. C'è anche una zona grigia che noi dobbiamo affrontare, di persone che fanno fatica a pagare il mutuo, quindi bene tutti i contributi che possiamo, fanno fatica a pagare la locazione, quindi bene finalmente il contributo per l'affitto, in cui noi crediamo molto e anche lì investiamo una nostra quota di quest'anno. Insomma tutto quel sostegno per fare in modo che abbiamo meno emergenza possibile e che il costo dell'abitazione non sia spaventosamente oneroso per la maggioranza dei cittadini bolognesi".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:38
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