Question Time, chiarimenti sui defibrillatori
L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui defibrillatoriLa domanda della consigliera Borgonzoni"Visto l'articolo di stampa rel...
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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui defibrillatori
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo al salvataggio di un anziano in strada colpito da infarto sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale ed in particolare vorrei che la Giunta si esprimesse in merito a questo importante strumento che è il defibrillatore e per conoscere anche le eventuali azioni che l'amministrazione mette in campo sulla città".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"La vicenda che ha visto un nuovo caso di arresto cardiaco defibrillato da un tassista COTABO, intervenuto insieme ad un commerciante, conferma la lungimiranza dell’investimento ormai ultradecennale in formazione di laici a supporto delle attività di soccorso in emergenza. Si tratta, e lo sottolineo con particolare soddisfazione, del quinto caso in poco più di un mese nel quale personale non sanitario presente sul luogo dell’evento e addestrato all’utilizzo del defibrillatore ha potuto prestare soccorso anticipando così l’arrivo del 118 ed incidendo sensibilmente sull’esito della vicenda che, come è noto, si giova molto della tempestività dell’intervento. In questo caso il soccorso ha avuto come protagonisti un commerciante ed un tassista, entrambi dotati di defibrillatore e addestrati alle manovre di rianimazione.
La partnership che Comune di Bologna e 118 Bologna Soccorso hanno avviato con COTABO un paio di anni fa, mostra, dunque, i suoi frutti. Il progetto prevede oltre all’addestramento dei tassisti alle manovre rianimatorie con defibrillatore, anche la possibilità per la Centrale COTABO di vedere sui propri terminali gli interventi del 118 per arresto cardiaco e la loro localizzazione. Ciò consente di verificare la disponibilità nelle vicinanze di un taxi con defibrillatore, che può intervenire sul luogo anticipando eventualmente le prime manovre rianimatorie in attesa dell’arrivo dei mezzi del 118. A tutt’oggi sono 20 i taxi dotati di defibrillatore a bordo impegnati a Bologna. E tutto ciò, oltre a salvare vite umane, mostra anche una comunità che si preoccupa, e si occupa concretamente di farsi carico, accanto agli addetti ai lavori, di una funzione così rilevante e decisiva come il soccorso in emergenza. Un fiore all’occhiello per la nostra città.
Questo accordo fatto con COTABO è all'interno di una strategia più complessiva su Bologna cardioprotetta che ha visto, in questi anni, la dotazione - anche attraverso un accordo con il Bologna Calcio - di 20 defibrillatori nei 20 impianti sportivi del Comune di Bologna, ha visto la messa a disposizione di un defibrillatore presso al Torre degli Asinelli che era un'esigenza rilevata in varie occasioni e, accanto a questo come ho detto, c'è una partnership con CRI per la formazione del personale laico.
Proprio nei giorni scorsi abbiamo annunciato e nei prossimi giorni lo presenteremo nei dettagli, un'intenzione, assieme all'assessore allo Sport Matteo Lepore e alla vicesindaco con delega alla Scuola di ospitare insieme un progetto sulla dotazione delle palestre scolastiche all'interno degli istituti scolastici della nostra città.
Ci tengo a ricordare in questa occasione che non vi è un obbligo di presenza di defibrillatore nelle strutture delle palestre scolastiche, vi è invece un obbligo - di recente divenuto effettivo - per le società sportive di dotarsi ognuna di defibrillatori e di personale formato all'uso.
L'ideale sarebbe che ogni impianto e non ogni società sportiva si dotasse di defibrillatore poiché per mille ragioni, non solo perché una società sportiva opera spesso in più impianti, questa sarebbe la cosa migliore: dotare da un lato gli impianti e dall'altro le palestre scolastiche di un defibrillatore perché poi possa essere usato.
L'obiettivo è già cosa concreta nei 20 impianti sportivi che dicevo e che questi defibrillatori siano in posizione ovviamente comoda e a disposizione degli utilizzatori (anche delle palestre quando ci saranno).
Sono circa 800 i defibrillatori presenti nella nostra città e davvero credo che in questi ultimi anni si sia potenziata fortemente questa rete e si siano fatti dei passi avanti lungo questa strategia per avere una Bologna cardioprotetta. Questo non toglie che il nostro impegno prosegue nell'incrementazione della dotazione di strumenti per la defibrillazione che di formate formate a utilizzare questi strumenti”.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo al salvataggio di un anziano in strada colpito da infarto sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale ed in particolare vorrei che la Giunta si esprimesse in merito a questo importante strumento che è il defibrillatore e per conoscere anche le eventuali azioni che l'amministrazione mette in campo sulla città".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"La vicenda che ha visto un nuovo caso di arresto cardiaco defibrillato da un tassista COTABO, intervenuto insieme ad un commerciante, conferma la lungimiranza dell’investimento ormai ultradecennale in formazione di laici a supporto delle attività di soccorso in emergenza. Si tratta, e lo sottolineo con particolare soddisfazione, del quinto caso in poco più di un mese nel quale personale non sanitario presente sul luogo dell’evento e addestrato all’utilizzo del defibrillatore ha potuto prestare soccorso anticipando così l’arrivo del 118 ed incidendo sensibilmente sull’esito della vicenda che, come è noto, si giova molto della tempestività dell’intervento. In questo caso il soccorso ha avuto come protagonisti un commerciante ed un tassista, entrambi dotati di defibrillatore e addestrati alle manovre di rianimazione.
La partnership che Comune di Bologna e 118 Bologna Soccorso hanno avviato con COTABO un paio di anni fa, mostra, dunque, i suoi frutti. Il progetto prevede oltre all’addestramento dei tassisti alle manovre rianimatorie con defibrillatore, anche la possibilità per la Centrale COTABO di vedere sui propri terminali gli interventi del 118 per arresto cardiaco e la loro localizzazione. Ciò consente di verificare la disponibilità nelle vicinanze di un taxi con defibrillatore, che può intervenire sul luogo anticipando eventualmente le prime manovre rianimatorie in attesa dell’arrivo dei mezzi del 118. A tutt’oggi sono 20 i taxi dotati di defibrillatore a bordo impegnati a Bologna. E tutto ciò, oltre a salvare vite umane, mostra anche una comunità che si preoccupa, e si occupa concretamente di farsi carico, accanto agli addetti ai lavori, di una funzione così rilevante e decisiva come il soccorso in emergenza. Un fiore all’occhiello per la nostra città.
Questo accordo fatto con COTABO è all'interno di una strategia più complessiva su Bologna cardioprotetta che ha visto, in questi anni, la dotazione - anche attraverso un accordo con il Bologna Calcio - di 20 defibrillatori nei 20 impianti sportivi del Comune di Bologna, ha visto la messa a disposizione di un defibrillatore presso al Torre degli Asinelli che era un'esigenza rilevata in varie occasioni e, accanto a questo come ho detto, c'è una partnership con CRI per la formazione del personale laico.
Proprio nei giorni scorsi abbiamo annunciato e nei prossimi giorni lo presenteremo nei dettagli, un'intenzione, assieme all'assessore allo Sport Matteo Lepore e alla vicesindaco con delega alla Scuola di ospitare insieme un progetto sulla dotazione delle palestre scolastiche all'interno degli istituti scolastici della nostra città.
Ci tengo a ricordare in questa occasione che non vi è un obbligo di presenza di defibrillatore nelle strutture delle palestre scolastiche, vi è invece un obbligo - di recente divenuto effettivo - per le società sportive di dotarsi ognuna di defibrillatori e di personale formato all'uso.
L'ideale sarebbe che ogni impianto e non ogni società sportiva si dotasse di defibrillatore poiché per mille ragioni, non solo perché una società sportiva opera spesso in più impianti, questa sarebbe la cosa migliore: dotare da un lato gli impianti e dall'altro le palestre scolastiche di un defibrillatore perché poi possa essere usato.
L'obiettivo è già cosa concreta nei 20 impianti sportivi che dicevo e che questi defibrillatori siano in posizione ovviamente comoda e a disposizione degli utilizzatori (anche delle palestre quando ci saranno).
Sono circa 800 i defibrillatori presenti nella nostra città e davvero credo che in questi ultimi anni si sia potenziata fortemente questa rete e si siano fatti dei passi avanti lungo questa strategia per avere una Bologna cardioprotetta. Questo non toglie che il nostro impegno prosegue nell'incrementazione della dotazione di strumenti per la defibrillazione che di formate formate a utilizzare questi strumenti”.