Question Time, chiarimenti sulla costruzione di una barriera a protezione dei palazzi di via Gandusio in ristrutturazione
L'assessora alla Casa e ai Lavori pubblici, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Francesco Errani, Roberta Li Calzi (Partito Democratico) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla costruzione di una barriera a protez...
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L'assessora alla Casa e ai Lavori pubblici, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Francesco Errani, Roberta Li Calzi (Partito Democratico) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla costruzione di una barriera a protezione dei palazzi di via Gandusio in ristrutturazione.
Domanda d'attualità del consigliere Errani:
"Letti gli articoli di stampa relativi alla recente costruzione di una barriera nell'area delle case popolari di via Gandusio, domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sulla barriera edificata lungo il perimetro di quattro palazzi popolari in via di ristrutturazione e sulla destinazione di quella specifica area del quartiere San Vitale-San Donato in fase di riqualificazione".
Domanda d'attualità della consigliera Li Calzi:
"Visti gli articoli di stampa, invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa in merito al muro costruito lungo il perimetro degli immobili Acer di via Gandusio, in via di ristrutturazione".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"Alla luce degli articoli di stampa di seguito allegati, riguardanti la palizzata eretta attorno alle case popolari di via Gandusio per delimitare il cantiere finalizzato alla ristrutturazione di alcuni immobili Acer sgomberati di recente chiedo al Sindaco ed alla Giunta il proprio parere politico amministrativo. Se si ritiene che oltre dotare gli appartamenti di porte blindate, ci siano altri strumenti da mettere in campo per evitare tensioni nei comparti di edilizia popolare non solo per quanto riguarda le occupazioni ma più in generale sulla convivenza all'interno degli stessi e se su questo aspetto ci si è confrontati con Alberani e con i residenti".
Risposta dell'assessora Gieri:
"Ringrazio i consiglieri Errani, Li Calzi e Borgonzoni che mi consentono con poche parole di chiudere questa questione che ha interessato molto la stampa cittadina. E' stato detto già da alcuni di voi, il cantiere di via Gandusio ha come tutti i cantieri così importanti nella città una delimitazione. Nello specifico abbiamo pensato per via Gandusio sia per la storia che ci ha portato alla ristrutturazione, sia per la consistenza degli alloggi coinvolti, di lavorare su una recinzione che fosse molto sicura per gli operatori che devono lavorare all'interno, ma anche per non consentire l'intrusione di persone non autorizzate, succede in altri cantieri, in via Beroaldo ad esempio, dico l'ultimo cantiere più interessato da questioni di questo genere. La recinzione serve per fare i lavori in sicurezza, farli bene e presto, perché il nostro primo obiettivo è quello di potere il prima possibile riassegnare quegli alloggi a tutte le famiglie che ne hanno bisogno e titolo tramite la nostra lista degli alloggi pubblici.
Questione chiusa perché se è una recinzione di cantiere, come è stato deciso che appunto preservasse il cantiere, quando il cantiere non ci sarà più la recinzione non ci sarà più,.perché non è u muro, ma una recinzione appunto. Ci tengo poi a dire che in realtà noi abbiamo la necessità - e devo dire a questo punto anche il gusto - di fare una progettazione diversa su Gandusio. Dico il gusto perché vogliamo davvero approfittare di avere una possibilità di alloggi così numerosi, tutti in una volta da potere assegnare, e vogliamo prenderci tutto il gusto di fare quell'operazione che in questa sede abbiamo spesso discusso, posta da diversi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, che è quella famosa operazione coesione sociale da costruire ex novo in queste condizioni. Abbiamo 168 o 169 appartamenti nuovi, al netto di una ventina di ex assegnatari che hanno chiesto di ritornare, quindi ne avranno diritto; abbiamo davvero da ricostruire li un tessuto nuovo e vogliamo lavorarci con molta attenzione. Come? Utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, la nostra graduatoria, facendo quel famoso mix sociale di cui tanto si parla, quindi mettere insieme, etnie diverse, composizioni famigliari diverse, unipersonali e famiglie numerose, anche redditi diversi, perché nelle liste per accedere agli alloggi pubblici ci sono redditi molto diversi, da zero a 24.000 euro. Anche questo è importante per avere diverse situazioni sociali. Perché facciamo questo? Siamo molto convinti che non abbiamo bisogno del muro, ma esattamente del contrario, fare in modo che quegli alloggi pubblici siano assolutamente inseriti in quel tessuto. Per questo stiamo ragionando, abbiamo fatto il primo incontro già ieri, insieme al Quartiere, per ragionare anche sull'esterno. Ci interessa molto, quindi ripristineremo il giardino, gli orti sui tetti, ribadiremo l'interesse dell'Amministrazione a fare progettazione di questo genere, ragioneremo anche sull'esterno, aiuole, piccolo campetto a utenza libera, vogliamo che l'intervento di Gandusio, così faticoso e difficoltoso, sia anche un intervento di ricucitura territoriale e sociale importante. Ci stiamo lavorando da ieri e saremo nelle condizioni già dalle prime assegnazioni di delineare un profilo diverso per la nuova Gandusio, che non sarà solo più bella e sicura da punto di vista energetico, ma sarà anche forse meglio abitata e inserita nel tessuto che la circonda".
Domanda d'attualità del consigliere Errani:
"Letti gli articoli di stampa relativi alla recente costruzione di una barriera nell'area delle case popolari di via Gandusio, domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sulla barriera edificata lungo il perimetro di quattro palazzi popolari in via di ristrutturazione e sulla destinazione di quella specifica area del quartiere San Vitale-San Donato in fase di riqualificazione".
Domanda d'attualità della consigliera Li Calzi:
"Visti gli articoli di stampa, invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa in merito al muro costruito lungo il perimetro degli immobili Acer di via Gandusio, in via di ristrutturazione".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"Alla luce degli articoli di stampa di seguito allegati, riguardanti la palizzata eretta attorno alle case popolari di via Gandusio per delimitare il cantiere finalizzato alla ristrutturazione di alcuni immobili Acer sgomberati di recente chiedo al Sindaco ed alla Giunta il proprio parere politico amministrativo. Se si ritiene che oltre dotare gli appartamenti di porte blindate, ci siano altri strumenti da mettere in campo per evitare tensioni nei comparti di edilizia popolare non solo per quanto riguarda le occupazioni ma più in generale sulla convivenza all'interno degli stessi e se su questo aspetto ci si è confrontati con Alberani e con i residenti".
Risposta dell'assessora Gieri:
"Ringrazio i consiglieri Errani, Li Calzi e Borgonzoni che mi consentono con poche parole di chiudere questa questione che ha interessato molto la stampa cittadina. E' stato detto già da alcuni di voi, il cantiere di via Gandusio ha come tutti i cantieri così importanti nella città una delimitazione. Nello specifico abbiamo pensato per via Gandusio sia per la storia che ci ha portato alla ristrutturazione, sia per la consistenza degli alloggi coinvolti, di lavorare su una recinzione che fosse molto sicura per gli operatori che devono lavorare all'interno, ma anche per non consentire l'intrusione di persone non autorizzate, succede in altri cantieri, in via Beroaldo ad esempio, dico l'ultimo cantiere più interessato da questioni di questo genere. La recinzione serve per fare i lavori in sicurezza, farli bene e presto, perché il nostro primo obiettivo è quello di potere il prima possibile riassegnare quegli alloggi a tutte le famiglie che ne hanno bisogno e titolo tramite la nostra lista degli alloggi pubblici.
Questione chiusa perché se è una recinzione di cantiere, come è stato deciso che appunto preservasse il cantiere, quando il cantiere non ci sarà più la recinzione non ci sarà più,.perché non è u muro, ma una recinzione appunto. Ci tengo poi a dire che in realtà noi abbiamo la necessità - e devo dire a questo punto anche il gusto - di fare una progettazione diversa su Gandusio. Dico il gusto perché vogliamo davvero approfittare di avere una possibilità di alloggi così numerosi, tutti in una volta da potere assegnare, e vogliamo prenderci tutto il gusto di fare quell'operazione che in questa sede abbiamo spesso discusso, posta da diversi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, che è quella famosa operazione coesione sociale da costruire ex novo in queste condizioni. Abbiamo 168 o 169 appartamenti nuovi, al netto di una ventina di ex assegnatari che hanno chiesto di ritornare, quindi ne avranno diritto; abbiamo davvero da ricostruire li un tessuto nuovo e vogliamo lavorarci con molta attenzione. Come? Utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, la nostra graduatoria, facendo quel famoso mix sociale di cui tanto si parla, quindi mettere insieme, etnie diverse, composizioni famigliari diverse, unipersonali e famiglie numerose, anche redditi diversi, perché nelle liste per accedere agli alloggi pubblici ci sono redditi molto diversi, da zero a 24.000 euro. Anche questo è importante per avere diverse situazioni sociali. Perché facciamo questo? Siamo molto convinti che non abbiamo bisogno del muro, ma esattamente del contrario, fare in modo che quegli alloggi pubblici siano assolutamente inseriti in quel tessuto. Per questo stiamo ragionando, abbiamo fatto il primo incontro già ieri, insieme al Quartiere, per ragionare anche sull'esterno. Ci interessa molto, quindi ripristineremo il giardino, gli orti sui tetti, ribadiremo l'interesse dell'Amministrazione a fare progettazione di questo genere, ragioneremo anche sull'esterno, aiuole, piccolo campetto a utenza libera, vogliamo che l'intervento di Gandusio, così faticoso e difficoltoso, sia anche un intervento di ricucitura territoriale e sociale importante. Ci stiamo lavorando da ieri e saremo nelle condizioni già dalle prime assegnazioni di delineare un profilo diverso per la nuova Gandusio, che non sarà solo più bella e sicura da punto di vista energetico, ma sarà anche forse meglio abitata e inserita nel tessuto che la circonda".