Question Time, chiarimenti sul circolo Arci Guernelli
L'assessora alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emili Clancy (Coalizione civica) sul circolo Arci Guernelli.La domanda della consig...
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L'assessora alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emili Clancy (Coalizione civica) sul circolo Arci Guernelli.
La domanda della consigliera Clancy:
"Viste le notizie relative alla vicenda che ha coinvolto il Circolo Arci Guernelli, con la chiusura dei locali del Circolo nel corso dello sgombero degli edifici di via Gandusio 6-8-10-12; vista l'ordinanza sindacale di sgombero degli edifici di via Gandusio 6-8-10-12; viste le notizie discordanti circa i tempi, le modalità e il luogo di riapertura del Circolo; chiedo al Sindaco e alla Giunta se possano specificare a quali spazi non residenziali a qualsiasi titolo detenuti facesse riferimento l'ordinanza sindacale che così ordina "ai detentori assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, agli occupanti privi di regolare titolo, ai detentori a qualsiasi titolo degli spazi non residenziali, il rilascio immediato degli immobili siti in Bologna, via Gandusio numeri civici 6 - 8 - 10 - 12, per i motivi di tutela dell'incolumità e salute pubblica descritti nelle premesse" e se tra questi spazi fossero inclusi o meno i locali assegnati al Circolo Arci Guernelli; quali soluzioni si stiano approntando per la prosecuzione delle attività del Circolo e con quale tempistica".
Risposta dell'assessora Gieri:
"Gli edifici ai civici 6,8,10, 12 di via Gandusio, ospitano - oltre agli alloggi - anche spazi a destinazione non residenziale, affidati tramite convenzione a diverse associazioni, come da elenco sotto riportato, che leggo subito Associazione Centro Studi di Servizi Sociali, Alma Mater Studiorum in gestione a L'Altra Babele, Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Associazione Retinite Pigmentosa, Associazione Biodivercity, Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna, Centro Interculturale Zonarelli, e Associazione Culturale SHAPE, per una superficie complessiva di circa 2.000 metri quadrati, esclusa la palestra sita al piano interrato, oltre a cantine e garage.
Gli spazi associativi, concentrati principalmente al piano primo, sono fisicamente contigui e strutturalmente collegati tra loro, a partire dai 4 vani scale, uno per ogni civico. Il progetto architettonico infatti vede l'intero primo piano quale piattaforma di collegamento tra i quattro civici e i quattro vani scale, senza soluzione di continuità, tramite appunto spazi di servizio, il cui accesso è permesso tramite porte posizionate nei singoli vani scale, e in molti casi anche da porte di collegamento interne, che uniscono uno spazio all'altro, in modo sequenziale. Parimenti, anche gli impianti tecnologici -acqua, riscaldamento, elettricità - sono organizzati senza soluzione di continuità.
Questa unitarietà strutturale e funzionale comporta che sia tecnicamente impossibile intervenire con opere di riqualificazione edilizia parziali, o segmentate per singolo spazio. Si è dunque proceduto alla liberazione dell'intero immobile, proponendo, in collaborazione col Quartiere San Donato - San Vitale, spazi alternativi a diverse realtà associative presenti in via Gandusio. Questi spazi sono stati proposti nei mesi in cui abbiamo preparato l'intervento di Gandusio a tutte quelle realtà che abbiamo deciso di collocare definitivamente in un altro spazio, perché abbiamo scelto di ricavare dalle attuale sedi di associazioni, nuovi appartamenti, per ampliare la nostra offerta di edilizia pubblica. Metà dei locali saranno ripristinati a uso residenziale, quindi quelle associazioni oggi sono già in altre sedi, mentre i locali attualmente utilizzati - per il 90% dall'Arci Guernelli - non vengono ristrutturati in appartamenti, ma nuovamente adibiti a sede associativa.
Com'è noto, il permanere di persone e famiglie abusivamente occupanti alcuni alloggi e alcuni spazi non residenziali distribuiti nei diversi civici, in presenza di condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, ha comportato la necessità di operare con urgenza lo sgombero complessivo dell'edificio, tramite appunto un'ordinanza sindacale che viene citata e con l'ausilio delle Forze di polizia.
Della consistenza e della diffusione, anche negli spazi non residenziali, di occupazioni abusive, non vi era peraltro piena contezza, anche per questo si è reso necessario estendere l'ordinanza a qualsiasi spazio, anche non residenziale, interno agli edifici. Durante l'operazione di liberazione, tale estensione ha poi trovato riscontro: sono infatti stati identificati soggetti che occupavano abusivamente, a scopo di dimora, cantine e garage. Al termine dell'azione di liberazione degli immobili, nei giorni immediatamente successivi, si sono tenuti gli incontri tecnici, ce ne sono stati due, a cui ha partecipato il Comune di Bologna con il settore Patrimonio, il Quartiere San Donato - San Vitale, Acer e Arci, per definire, compatibilmente con le operazioni di cantiere, modalità e tempi di ripresa delle attività del Circolo Arci Guernelli, come si può desumere dai verbali che sono stati messi a vostra disposizione.
L'Amministrazione comunale non aveva nessuna intenzione di recedere la convenzione con il Quartiere per il circolo Arci Guernelli. L'Arci Guernelli si trovava in un luogo particolarmente degradato, interessato da una ordinanza sindacale per motivi gravi e proprio per la conformità dell'edificio era necessario fare una valutazione rispetto allo stato degli immobili di via Gandusio. Non a caso in una stanza che era in uso dell'Arci sono stati anche trovati materiali pericolosi. Questo per dire che la situazione doveva assolutamente essere messa in sicurezza, il tutto tenendo conto appunto che luce, gas e acqua sono centralizzati. Per cui non c'era nessuna volontà per il seguito, ma la volontà di mettere in sicurezza la struttura proprio per la eccezionalità della criticità in atto. Proprio per questo sia prima dell'intervento che dopo l'Amministrazione si è immediatamente messa in contatto con Arci per ragionare sulla tempistica della riapertura dopo avere fatto tutti gli accertamenti del caso, anche in merito proprio alla sicurezza dell'impiantistica. Chi ha visto il video del presidente Acer ha visto che ci sono molti allacci abusivi negli appartamenti occupati, per cui era proprio a rischio visto che la centrale è centralizzata. Sulla tempistica della riapertura, c'è questo tavolo che analizza temi che non hanno nulla a che fare con i problemi tecnici, ma temi più legati alla convenzione e ai rapporti economici sia con Acer che con il Comune di Bologna, posso dare una notizia, proprio per dire che non c'era nessuna volontà di interrompere una relazione, a fronte di approfondimenti tecnici c'è la possibilità di aprire a metà settembre la palestra, con una apertura ad hoc dalla strada che consente di potere accedere solo alla palestra mettendo in sicurezza tutti gli altri accessi. Già dai primi mesi del 2018, analogamente ai primi ingressi delle famiglie, anche il bar sarà attivo. Tutto questo previo una ristrutturazione dei locali e una messa in sicurezza del tutto e la chiusura della trattativa in corso per il proseguimento della convenzione con Arci".
La domanda della consigliera Clancy:
"Viste le notizie relative alla vicenda che ha coinvolto il Circolo Arci Guernelli, con la chiusura dei locali del Circolo nel corso dello sgombero degli edifici di via Gandusio 6-8-10-12; vista l'ordinanza sindacale di sgombero degli edifici di via Gandusio 6-8-10-12; viste le notizie discordanti circa i tempi, le modalità e il luogo di riapertura del Circolo; chiedo al Sindaco e alla Giunta se possano specificare a quali spazi non residenziali a qualsiasi titolo detenuti facesse riferimento l'ordinanza sindacale che così ordina "ai detentori assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, agli occupanti privi di regolare titolo, ai detentori a qualsiasi titolo degli spazi non residenziali, il rilascio immediato degli immobili siti in Bologna, via Gandusio numeri civici 6 - 8 - 10 - 12, per i motivi di tutela dell'incolumità e salute pubblica descritti nelle premesse" e se tra questi spazi fossero inclusi o meno i locali assegnati al Circolo Arci Guernelli; quali soluzioni si stiano approntando per la prosecuzione delle attività del Circolo e con quale tempistica".
Risposta dell'assessora Gieri:
"Gli edifici ai civici 6,8,10, 12 di via Gandusio, ospitano - oltre agli alloggi - anche spazi a destinazione non residenziale, affidati tramite convenzione a diverse associazioni, come da elenco sotto riportato, che leggo subito Associazione Centro Studi di Servizi Sociali, Alma Mater Studiorum in gestione a L'Altra Babele, Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Associazione Retinite Pigmentosa, Associazione Biodivercity, Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna, Centro Interculturale Zonarelli, e Associazione Culturale SHAPE, per una superficie complessiva di circa 2.000 metri quadrati, esclusa la palestra sita al piano interrato, oltre a cantine e garage.
Gli spazi associativi, concentrati principalmente al piano primo, sono fisicamente contigui e strutturalmente collegati tra loro, a partire dai 4 vani scale, uno per ogni civico. Il progetto architettonico infatti vede l'intero primo piano quale piattaforma di collegamento tra i quattro civici e i quattro vani scale, senza soluzione di continuità, tramite appunto spazi di servizio, il cui accesso è permesso tramite porte posizionate nei singoli vani scale, e in molti casi anche da porte di collegamento interne, che uniscono uno spazio all'altro, in modo sequenziale. Parimenti, anche gli impianti tecnologici -acqua, riscaldamento, elettricità - sono organizzati senza soluzione di continuità.
Questa unitarietà strutturale e funzionale comporta che sia tecnicamente impossibile intervenire con opere di riqualificazione edilizia parziali, o segmentate per singolo spazio. Si è dunque proceduto alla liberazione dell'intero immobile, proponendo, in collaborazione col Quartiere San Donato - San Vitale, spazi alternativi a diverse realtà associative presenti in via Gandusio. Questi spazi sono stati proposti nei mesi in cui abbiamo preparato l'intervento di Gandusio a tutte quelle realtà che abbiamo deciso di collocare definitivamente in un altro spazio, perché abbiamo scelto di ricavare dalle attuale sedi di associazioni, nuovi appartamenti, per ampliare la nostra offerta di edilizia pubblica. Metà dei locali saranno ripristinati a uso residenziale, quindi quelle associazioni oggi sono già in altre sedi, mentre i locali attualmente utilizzati - per il 90% dall'Arci Guernelli - non vengono ristrutturati in appartamenti, ma nuovamente adibiti a sede associativa.
Com'è noto, il permanere di persone e famiglie abusivamente occupanti alcuni alloggi e alcuni spazi non residenziali distribuiti nei diversi civici, in presenza di condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, ha comportato la necessità di operare con urgenza lo sgombero complessivo dell'edificio, tramite appunto un'ordinanza sindacale che viene citata e con l'ausilio delle Forze di polizia.
Della consistenza e della diffusione, anche negli spazi non residenziali, di occupazioni abusive, non vi era peraltro piena contezza, anche per questo si è reso necessario estendere l'ordinanza a qualsiasi spazio, anche non residenziale, interno agli edifici. Durante l'operazione di liberazione, tale estensione ha poi trovato riscontro: sono infatti stati identificati soggetti che occupavano abusivamente, a scopo di dimora, cantine e garage. Al termine dell'azione di liberazione degli immobili, nei giorni immediatamente successivi, si sono tenuti gli incontri tecnici, ce ne sono stati due, a cui ha partecipato il Comune di Bologna con il settore Patrimonio, il Quartiere San Donato - San Vitale, Acer e Arci, per definire, compatibilmente con le operazioni di cantiere, modalità e tempi di ripresa delle attività del Circolo Arci Guernelli, come si può desumere dai verbali che sono stati messi a vostra disposizione.
L'Amministrazione comunale non aveva nessuna intenzione di recedere la convenzione con il Quartiere per il circolo Arci Guernelli. L'Arci Guernelli si trovava in un luogo particolarmente degradato, interessato da una ordinanza sindacale per motivi gravi e proprio per la conformità dell'edificio era necessario fare una valutazione rispetto allo stato degli immobili di via Gandusio. Non a caso in una stanza che era in uso dell'Arci sono stati anche trovati materiali pericolosi. Questo per dire che la situazione doveva assolutamente essere messa in sicurezza, il tutto tenendo conto appunto che luce, gas e acqua sono centralizzati. Per cui non c'era nessuna volontà per il seguito, ma la volontà di mettere in sicurezza la struttura proprio per la eccezionalità della criticità in atto. Proprio per questo sia prima dell'intervento che dopo l'Amministrazione si è immediatamente messa in contatto con Arci per ragionare sulla tempistica della riapertura dopo avere fatto tutti gli accertamenti del caso, anche in merito proprio alla sicurezza dell'impiantistica. Chi ha visto il video del presidente Acer ha visto che ci sono molti allacci abusivi negli appartamenti occupati, per cui era proprio a rischio visto che la centrale è centralizzata. Sulla tempistica della riapertura, c'è questo tavolo che analizza temi che non hanno nulla a che fare con i problemi tecnici, ma temi più legati alla convenzione e ai rapporti economici sia con Acer che con il Comune di Bologna, posso dare una notizia, proprio per dire che non c'era nessuna volontà di interrompere una relazione, a fronte di approfondimenti tecnici c'è la possibilità di aprire a metà settembre la palestra, con una apertura ad hoc dalla strada che consente di potere accedere solo alla palestra mettendo in sicurezza tutti gli altri accessi. Già dai primi mesi del 2018, analogamente ai primi ingressi delle famiglie, anche il bar sarà attivo. Tutto questo previo una ristrutturazione dei locali e una messa in sicurezza del tutto e la chiusura della trattativa in corso per il proseguimento della convenzione con Arci".