Question Time, chiarimenti sulle cariche di polizia in via Orfeo
Domanda ...
L'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Emily Clancy (Coalizione civica) e Francesco Errani (PD) sulle cariche di polizia in via Orfeo di mercoledì 28 giugno.
Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Alla luce delle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti le cariche della polizia in via Orfeo attorno alle ore 18 del giorno 28 giugno ed alla successiva iniziativa serale ospitata nei locali del Baraccano dalle 21 in poi, chiede al Sindaco e alla Giunta quali siano le informazioni in possesso dell'amministrazione, in relazione alla gestione dell'ordine pubblico nel pomeriggio ed all'autorizzazione dell'iniziativa serale;
quali siano le considerazioni dell'amministrazione in merito a detta gestione;
cosa intenda fare l'amministrazione per evitare che si ripetano situazioni similari".
Domanda d'attualità del consigliere Errani
"Letti gli articoli di stampa sull'evento di presentazione di un libro su Sergio Ramelli presso la Sala Baraccano del Quartiere Santo Stefano
domando al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sull'imponente presenza di misure di sicurezza che ha riguardato anche la zona di via Orfeo, sede del centro sociale LàBàs, e sul rischio di una iniziativa di propaganda neofascista".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentili Consiglieri,
rispetto a quanto avvenuto l'altro ieri in via Orfeo, questa Amministrazione, deplorando ogni tipo di violenza e ribadendo i propri valori fondanti di democrazia e antifascismo, ricorda che già nei giorni scorsi, attraverso le istituzioni di Quartiere, aveva posto pubblicamente una serie di dubbi sull'opportunità di far svolgere nel contesto del Baraccano la presentazione del libro su Sergio Ramelli, al fine di evitare prevedibili tensioni. Come sapete l'iniziativa si è tenuta all'interno del centro sociale Baraccano, con cui il Quartiere ha una convenzione quadro in linea con gli altri centri sociali. Il centro è gestito da un Comitato di gestione che esprime un Presidente e gode di autonomia gestionale, per capirci meglio non concorda con il Quartiere le iniziative e il Quartiere non le autorizza di volta in volta ma è solo informato della programmazione.
Il Comune e il Quartiere, appurato di non avere il potere per vietare l’iniziativa, si sono quindi affidati alle istituzioni dedicate alla gestione della sicurezza e alle Forze dell'ordine.
Riteniamo che quanto avvenuto ieri possa essere da base per il futuro, con l'obiettivo di non contrapporre mai le esigenze della democrazia con la sicurezza delle persone. E qui mi vorrei spiegare meglio. Quando dico esigenze della democrazia intendo proprio che la democrazia è esigente perché dà la possibilità a tutti di esprimersi, all'interno però del dettato costituzionale. Ma del dettato costituzionale non fanno parte le mani tese e i saluti fascisti che si sono visti alla fine di via Santo Stefano, quando un gruppetto di partecipanti usciti dall'iniziativa e scortati dalla Polizia si sono esibiti con queste modalità. Un fatto che deploriamo e che ci fa dubitare che la volontà dell'iniziativa fosse quella della semplice presentazione di un fumetto. Bologna, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, non merita tutto questo”.