XXXVII Anniversario della Strage di Ustica, l'intervento del Sindaco di Bologna Virginio Merola
In occasione del XXXVII anniversario della strage di Ustica, questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Palazzo d'Accursio, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha incontrato i familiari dell'associazione dei parenti delle vittime della str...
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In occasione del XXXVII anniversario della strage di Ustica, questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Palazzo d'Accursio, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha incontrato i familiari dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica. Di seguito il suo intervento.
"Cari familiari delle vittime, cara presidente Daria Bonfietti, dopo 37 siamo qui, ancora e con tenacia, a ricordare quello che è accaduto nel cielo del mar Tirreno quella sera del 27 giugno 1980. E noi proviamo, ancora una volta, a trasmettervi il conforto e la vicinanza delle istituzioni. Un compito non semplice perché il tempo che passa accresce la sofferenza invece di diminuirla e alla verità su quello che è accaduto, una verità illuminata da diverse sentenze della magistratura, manca ancora, come sappiamo, il tassello fondamentale. Capire “chi ha sparato” come avete detto pochi giorni fa. Qual era la nazionalità dell'aereo che ha compiuto quell'atto di guerra in tempo di pace che ha spezzato 81 vite e cambiato irreversibilmente il vostro destino.
In questi anni avete avuto pezzi dello Stato non al vostro fianco ma che, con il loro comportamento, hanno ostacolato una compiuta ricerca della verità. Avete invece avuto altri pezzi dello Stato, come ad esempio il giudice Rosario Priore per fare un nome, non l'unico, che hanno camminato con voi e tuttavia, anche negli ultimi anni, quella speranza che avevate riposto nella procedura di desecretazione degli atti è andata delusa. Le dichiarazioni di Daria Bonfietti che ho letto anche ieri su un quotidiano hanno per tutti noi un sapore amaro, quasi un sapore di beffa. Come si fa a non essere delusi e sentirsi presi in giro quando tra i documenti dei servizi segreti si trovano gli elenchi dei giornalisti che hanno scritto su Ustica? In queste carte sono pochissimi i documenti depositati dal Ministero dei Trasporti, nulla dell'aviazione civile, né dello Stato Maggiore della Marina, in generale la documentazione presente è di nessuna utilità.
Insomma: uno scenario che non fa onore a quella volontà di trasparenza che la direttiva Renzi portava con sé, che ci intristisce ma che non ci deve lasciare in silenzio. Dobbiamo pretendere, dobbiamo esigere, per voi e per l'onore del nostro Paese, come ci ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica, perché la ricerca della verità non ha scadenza.
Così è anche per la speranza che altri Paesi, e sottolineo Paesi amici nell'ambito della Nato, collaborino con la magistratura. Il tema è quindi sempre quello che voi, insieme alla vostra presidente Daria Bonfietti avete posto con particolare forza in questi ultimi anni. È necessario che il Governo del nostro Paese insista: alle rogatorie dei magistrati romani che stanno ancora indagando deve essere data una risposta o, in alcuni casi, è necessario che venga data la risposta più esaustiva possibile.
Colgo questa occasione per ricordare che quest'anno cade il decennale dell'apertura del Museo di Ustica, la splendida installazione ideata da Christian Boltanski. Il relitto del DC9 dell'Itavia che riposa nelle sale del parco della Zucca continuerà ad accogliere visitatori e scolaresche. Aumenteremo il nostro sforzo perché le classi di alunni possano non solo visitare il museo ma realizzare attività laboratoriali attraverso ulteriori spazi che si trovano nella vicinissima sede del quartiere Navile e che devono essere messi a disposizione. Mi fa particolarmente piacere annunciarlo qui, in questa occasione pubblica, come mi fa piacere pensare che tra poco, quando vi recherete come ogni anno al museo ci sarà anche un omaggio all'architetto Mazzuccato che con sapienza e capacità ristrutturò gli ex magazzini dell'Atc, come allora si chiamava l'azienda del trasporto pubblico.
Voglio infine ricordarvi che domenica abbiamo inaugurato il progetto culturale speciale dedicato proprio a Christian Bolstanski. Una mostra nel nostro Mambo e altre testimonianze nei quartieri della città fino a quegli occhi che ci guardano con intensità dai grandi cartelli sulle nostre strade. È significativo che il Comune abbia promosso questo percorso culturale a dieci anni di distanza da quell'emozionante viaggio con cui i relitti del DC9 risalirono l'Italia per arrivare a Bologna. L'arte di Boltanski non si estranea dalla vita, dai luoghi e dalla storia e ci emoziona. Credo che questo sia il merito più grande di un artista che la nostra città ringrazia con affetto, che ha un profondo legame con la città, grazie anche alla vostra associazione. Io credo, come ho detto, che ci sono pezzi dello Stato che devono fare la loro parte. Sono molto contento, e lo saluto a nome vostro, che ci sia il presidente della Regione Bonaccini, perché' questo ci ricorda, e lo ricorderemo anche insieme al presidente del Consiglio Gentiloni, che la nostra Costituzione non parla di Stato e basta, parla della Repubblica che è formata da regioni, comuni e Stato e quindi è bene che le istituzioni che sono a voi più vicine aiutino le istituzioni nazionali a recuperare quella fiducia e quella credibilità che è necessaria. Consentitemi infine di darvi ancora una volta l'abbraccio mio, di tutto il consiglio comunale e di tutta la comunità bolognese e di questo, so che ne siete certi, che sarà sempre al vostro fianco".
"Cari familiari delle vittime, cara presidente Daria Bonfietti, dopo 37 siamo qui, ancora e con tenacia, a ricordare quello che è accaduto nel cielo del mar Tirreno quella sera del 27 giugno 1980. E noi proviamo, ancora una volta, a trasmettervi il conforto e la vicinanza delle istituzioni. Un compito non semplice perché il tempo che passa accresce la sofferenza invece di diminuirla e alla verità su quello che è accaduto, una verità illuminata da diverse sentenze della magistratura, manca ancora, come sappiamo, il tassello fondamentale. Capire “chi ha sparato” come avete detto pochi giorni fa. Qual era la nazionalità dell'aereo che ha compiuto quell'atto di guerra in tempo di pace che ha spezzato 81 vite e cambiato irreversibilmente il vostro destino.
In questi anni avete avuto pezzi dello Stato non al vostro fianco ma che, con il loro comportamento, hanno ostacolato una compiuta ricerca della verità. Avete invece avuto altri pezzi dello Stato, come ad esempio il giudice Rosario Priore per fare un nome, non l'unico, che hanno camminato con voi e tuttavia, anche negli ultimi anni, quella speranza che avevate riposto nella procedura di desecretazione degli atti è andata delusa. Le dichiarazioni di Daria Bonfietti che ho letto anche ieri su un quotidiano hanno per tutti noi un sapore amaro, quasi un sapore di beffa. Come si fa a non essere delusi e sentirsi presi in giro quando tra i documenti dei servizi segreti si trovano gli elenchi dei giornalisti che hanno scritto su Ustica? In queste carte sono pochissimi i documenti depositati dal Ministero dei Trasporti, nulla dell'aviazione civile, né dello Stato Maggiore della Marina, in generale la documentazione presente è di nessuna utilità.
Insomma: uno scenario che non fa onore a quella volontà di trasparenza che la direttiva Renzi portava con sé, che ci intristisce ma che non ci deve lasciare in silenzio. Dobbiamo pretendere, dobbiamo esigere, per voi e per l'onore del nostro Paese, come ci ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica, perché la ricerca della verità non ha scadenza.
Così è anche per la speranza che altri Paesi, e sottolineo Paesi amici nell'ambito della Nato, collaborino con la magistratura. Il tema è quindi sempre quello che voi, insieme alla vostra presidente Daria Bonfietti avete posto con particolare forza in questi ultimi anni. È necessario che il Governo del nostro Paese insista: alle rogatorie dei magistrati romani che stanno ancora indagando deve essere data una risposta o, in alcuni casi, è necessario che venga data la risposta più esaustiva possibile.
Colgo questa occasione per ricordare che quest'anno cade il decennale dell'apertura del Museo di Ustica, la splendida installazione ideata da Christian Boltanski. Il relitto del DC9 dell'Itavia che riposa nelle sale del parco della Zucca continuerà ad accogliere visitatori e scolaresche. Aumenteremo il nostro sforzo perché le classi di alunni possano non solo visitare il museo ma realizzare attività laboratoriali attraverso ulteriori spazi che si trovano nella vicinissima sede del quartiere Navile e che devono essere messi a disposizione. Mi fa particolarmente piacere annunciarlo qui, in questa occasione pubblica, come mi fa piacere pensare che tra poco, quando vi recherete come ogni anno al museo ci sarà anche un omaggio all'architetto Mazzuccato che con sapienza e capacità ristrutturò gli ex magazzini dell'Atc, come allora si chiamava l'azienda del trasporto pubblico.
Voglio infine ricordarvi che domenica abbiamo inaugurato il progetto culturale speciale dedicato proprio a Christian Bolstanski. Una mostra nel nostro Mambo e altre testimonianze nei quartieri della città fino a quegli occhi che ci guardano con intensità dai grandi cartelli sulle nostre strade. È significativo che il Comune abbia promosso questo percorso culturale a dieci anni di distanza da quell'emozionante viaggio con cui i relitti del DC9 risalirono l'Italia per arrivare a Bologna. L'arte di Boltanski non si estranea dalla vita, dai luoghi e dalla storia e ci emoziona. Credo che questo sia il merito più grande di un artista che la nostra città ringrazia con affetto, che ha un profondo legame con la città, grazie anche alla vostra associazione. Io credo, come ho detto, che ci sono pezzi dello Stato che devono fare la loro parte. Sono molto contento, e lo saluto a nome vostro, che ci sia il presidente della Regione Bonaccini, perché' questo ci ricorda, e lo ricorderemo anche insieme al presidente del Consiglio Gentiloni, che la nostra Costituzione non parla di Stato e basta, parla della Repubblica che è formata da regioni, comuni e Stato e quindi è bene che le istituzioni che sono a voi più vicine aiutino le istituzioni nazionali a recuperare quella fiducia e quella credibilità che è necessaria. Consentitemi infine di darvi ancora una volta l'abbraccio mio, di tutto il consiglio comunale e di tutta la comunità bolognese e di questo, so che ne siete certi, che sarà sempre al vostro fianco".