Question Time, chiarimenti su contrasto alla povertà abitativa e Housing First
L'assessore alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) su contrasto alla povertà abitativa e Housin...
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L'assessore alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) su contrasto alla povertà abitativa e Housing First.
La domanda del consigliere Piazza:
"Visto l'articolo apparso sulla stampa relativo all'incontro “Dal Pon Metro risorse per l'Housing First" per approfondire e condividere alcuni aspetti delle politiche integrate di contrasto alla povertà abitativa, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta se dando seguito all'approccio Housing First l'Amministrazione intenda garantire un tetto a tutte le famiglie che a breve saranno sgomberate da via Gandusio".
La risposta dell'assessore Virginia Gieri:
"L'housing first è un progetto per le persone molto fragili seguito da Area Benessere di comunità. Il progetto si rivolge ad adulti soli, spesso senza fissa dimora, persone inserite in strutture di accoglienza, in carico a servizi territoriali o specialistici, con piccole fonti di reddito o senza nessuna fonte di reddito, persone da lungo tempo in strada con problematiche molteplici e complesse che non accettano l'ingresso in strutture di accoglienza, cioè che vengono accolte poi non accettano più di entrare in dormitori o soluzioni di questo tipo. La segnalazione per accedere al progetto housing first può essere fatta dai Servizi Sociali Territoriali, dal Servizio Sociale a Bassa Soglia, dai Centri di Salute Mentale, dai SerT, dal Servizio Mobile di Sostegno e dall'Unità di Strada. Questo per dire che è un progetto molto bello e interessante, figlio di una progettualità del nord Europa, ma che ha appunto questa specificità.
Su Gandusio la situazione è molto diversa. Gli immobili di via Gandusio 6-8-10-12 di proprietà del Comune di Bologna sono stati proposti per il finanziamento della Legge 80 del 2014 nell'ambito del “Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1.405 del 5 settembre gli immobili sono stati dunque inseriti nel programma di finanziamento, per un ammontare complessivo di 5.885.818 euro, di cui già trasferiti dalla Regione Emilia-Romagna al Comune oltre 3,5 milioni, risorse da destinare sia ad interventi di tipo strutturale-impiantistico e di efficentamento energetico. Serve anche per rinnovare gli assegnatari tramite un diverso mix sociale.
A seguito dell'ottenimento del finanziamento regionale, è stato coinvolto da subito ACER che gestisce gli immobili oggetto dell'intervento per conto dell'Amministrazione comunale. All'inizio del nuovo mandato amministrativo sono state convocate riunioni con i vertici di ACER - in quanto gestore degli immobili e protagonista dei trasferimenti - e le varie articolazioni dell'Amministrazione comunale che sono coinvolte, che vanno dalla Polizia Municipale, al Quartiere San Donato-San Vitale, all'Area Benessere di comunità, e anche il Settore Edilizia e patrimonio perché ci sono anche delle associazioni che hanno una locazione all'interno della struttura.
Nelle diverse sedute sono state affrontate e discusse varie tematiche tra cui la modalità per la gestione complessiva dell'intervento, perché è un intervento importante, come potete immaginare, la pianificazione delle attività e del cantiere, la comunicazione e la mappatura delle criticità e delle esigenze prioritarie.
Negli immobili oggetto di intervento sono presenti complessivamente 160 alloggi, tra questi ce ne sono 28 sfitti e 114 abitati da nuclei con posizioni regolari, cioè assegnatari Erp, nuclei in emergenza abitativa, nuclei madri-bambini gestiti da Asp, quindi in situazioni di particolare criticità. I restanti nuclei che sono in queste abitazioni sono in situazioni variamente irregolari, che vi dà il senso delle differenti modalità di contratti e altro. In questi edifici sono anche presenti parecchie sedi di associazioni. I nuclei regolari sono già in gran parte stati trasferiti, quindi i 114 di cui parlavamo prima, in alloggi temporanei. ACER si mette in contatto con il nucleo, fa presente una o due opzioni, sente le valutazioni, le richieste e altro. Molti nuclei hanno anche richiesto che i nuovi alloggi siano definitivi, il nostro mix sociale futuro sarà definito con facilità perché la situazione in quel contesto era particolarmente degradata per certi versi e quasi il 70% dei nuclei ha deciso di non ritornare più in via Gandusio, quindi di accettare il trasferimento come definitivo. Per le associazioni invece sono state reperite sedi alternative e altre sedi si stanno cercando. In queste settimane si completeranno el procedure di rilascio alloggi e si procederà per quanto riguarda gli alloggi occupati a ottenerne il rilascio.
Ci tengo a dire che noi dobbiamo intervenire nel cantiere preso, perché correremmo il rischio di perdere il finanziamento e ovviamente non lo vogliamo perdere, perché abbiamo necessità di ristrutturare pesantemente quegli immobili per settembre; quindi entro questi gironi dobbiamo definire, prima dell'estate avanzala, la situazione.
La situazione è molto diversa, perché parliamo nel 90% dei casi di nuclei, quindi che non possono essere affrontati con la modalità e la progettualità dell'housing first, che ha quella modalità che vi dicevo prima".
La domanda del consigliere Piazza:
"Visto l'articolo apparso sulla stampa relativo all'incontro “Dal Pon Metro risorse per l'Housing First" per approfondire e condividere alcuni aspetti delle politiche integrate di contrasto alla povertà abitativa, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta se dando seguito all'approccio Housing First l'Amministrazione intenda garantire un tetto a tutte le famiglie che a breve saranno sgomberate da via Gandusio".
La risposta dell'assessore Virginia Gieri:
"L'housing first è un progetto per le persone molto fragili seguito da Area Benessere di comunità. Il progetto si rivolge ad adulti soli, spesso senza fissa dimora, persone inserite in strutture di accoglienza, in carico a servizi territoriali o specialistici, con piccole fonti di reddito o senza nessuna fonte di reddito, persone da lungo tempo in strada con problematiche molteplici e complesse che non accettano l'ingresso in strutture di accoglienza, cioè che vengono accolte poi non accettano più di entrare in dormitori o soluzioni di questo tipo. La segnalazione per accedere al progetto housing first può essere fatta dai Servizi Sociali Territoriali, dal Servizio Sociale a Bassa Soglia, dai Centri di Salute Mentale, dai SerT, dal Servizio Mobile di Sostegno e dall'Unità di Strada. Questo per dire che è un progetto molto bello e interessante, figlio di una progettualità del nord Europa, ma che ha appunto questa specificità.
Su Gandusio la situazione è molto diversa. Gli immobili di via Gandusio 6-8-10-12 di proprietà del Comune di Bologna sono stati proposti per il finanziamento della Legge 80 del 2014 nell'ambito del “Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1.405 del 5 settembre gli immobili sono stati dunque inseriti nel programma di finanziamento, per un ammontare complessivo di 5.885.818 euro, di cui già trasferiti dalla Regione Emilia-Romagna al Comune oltre 3,5 milioni, risorse da destinare sia ad interventi di tipo strutturale-impiantistico e di efficentamento energetico. Serve anche per rinnovare gli assegnatari tramite un diverso mix sociale.
A seguito dell'ottenimento del finanziamento regionale, è stato coinvolto da subito ACER che gestisce gli immobili oggetto dell'intervento per conto dell'Amministrazione comunale. All'inizio del nuovo mandato amministrativo sono state convocate riunioni con i vertici di ACER - in quanto gestore degli immobili e protagonista dei trasferimenti - e le varie articolazioni dell'Amministrazione comunale che sono coinvolte, che vanno dalla Polizia Municipale, al Quartiere San Donato-San Vitale, all'Area Benessere di comunità, e anche il Settore Edilizia e patrimonio perché ci sono anche delle associazioni che hanno una locazione all'interno della struttura.
Nelle diverse sedute sono state affrontate e discusse varie tematiche tra cui la modalità per la gestione complessiva dell'intervento, perché è un intervento importante, come potete immaginare, la pianificazione delle attività e del cantiere, la comunicazione e la mappatura delle criticità e delle esigenze prioritarie.
Negli immobili oggetto di intervento sono presenti complessivamente 160 alloggi, tra questi ce ne sono 28 sfitti e 114 abitati da nuclei con posizioni regolari, cioè assegnatari Erp, nuclei in emergenza abitativa, nuclei madri-bambini gestiti da Asp, quindi in situazioni di particolare criticità. I restanti nuclei che sono in queste abitazioni sono in situazioni variamente irregolari, che vi dà il senso delle differenti modalità di contratti e altro. In questi edifici sono anche presenti parecchie sedi di associazioni. I nuclei regolari sono già in gran parte stati trasferiti, quindi i 114 di cui parlavamo prima, in alloggi temporanei. ACER si mette in contatto con il nucleo, fa presente una o due opzioni, sente le valutazioni, le richieste e altro. Molti nuclei hanno anche richiesto che i nuovi alloggi siano definitivi, il nostro mix sociale futuro sarà definito con facilità perché la situazione in quel contesto era particolarmente degradata per certi versi e quasi il 70% dei nuclei ha deciso di non ritornare più in via Gandusio, quindi di accettare il trasferimento come definitivo. Per le associazioni invece sono state reperite sedi alternative e altre sedi si stanno cercando. In queste settimane si completeranno el procedure di rilascio alloggi e si procederà per quanto riguarda gli alloggi occupati a ottenerne il rilascio.
Ci tengo a dire che noi dobbiamo intervenire nel cantiere preso, perché correremmo il rischio di perdere il finanziamento e ovviamente non lo vogliamo perdere, perché abbiamo necessità di ristrutturare pesantemente quegli immobili per settembre; quindi entro questi gironi dobbiamo definire, prima dell'estate avanzala, la situazione.
La situazione è molto diversa, perché parliamo nel 90% dei casi di nuclei, quindi che non possono essere affrontati con la modalità e la progettualità dell'housing first, che ha quella modalità che vi dicevo prima".