Question Time, chiarimenti sul ricorso anti-autovelox
L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul ricorso ...
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L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul ricorso anti-autovelox.
La domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla rassegna stampa relativi al ricorso anti-autovelox presentato da un importante studio legale bolognese, che si basa sul fatto che viale Panzacchi e via Stalingrado non possano essere considerate strade a scorrimento veloce, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sulla notizia e per sapere se hanno avviato verifiche sull'attendibilità di quanto sostenuto dai legali che hanno presentato il ricorso ed in caso di risposta affermativa che esito hanno dato"
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Viale Panzacchi e via Stalingrado non possono essere considerate strade urbane a scorrimento veloce" e, di conseguenza, non vi si possono installare autovelox fissi. Chiedo al Sindaco ed alla Giunta una immediata valutazione politica amministrativa e chiedo altresì di sapere quale sarà l'atteggiamento dell'amministrazione qualora il giudice deciderà di accogliere il ricorso".
La risposta dell'assessore Priolo
“Gentili Consiglieri,
prima di attivare gli autovelox sono state fatte le idonee verifiche dal punto di vista giuridico da parte dei nostri uffici, fatte alla luce del fatto che è la Prefetture che ha autorizzato le installazione degli autovelox con apposito decreto. Noi facciamo riferimento non a un atto comunale, ma a un atto prefettizio ed è l'atto prefettizio a stabilire che la strada ha le caratteristiche idonee per l'installazione di autovelox. Nell'elenco della Prefettura si indicano tutte le postazioni, non soltanto a Bologna ma anche in tutto l'ambito metropolitano, che hanno le caratteristiche ai senti dell'art. 4 del decreto 121 del 2002, poi modificato con legge 168 del 2002. Ora, da questo punto di vista - per quanto riguarda il Comune di Bologna - nel decreto non soltanto è indicata la strada, ma proprio l'ambito nel quale collocarlo; per quanto riguarda via Stalingrado indica che deve essere collocato in prossimità del civico 86 in ambo le direzione e per quanto riguarda viale Panzacchi in prossimità dell'intersezione con via Savenella. Quindi da questo punto di vista è evidente che l'Amministrazione è stata prudente e non avrebbe assolutamente attivato un autovelox qualora non ce ne fossero state le caratteristiche.
Per quanto riguarda il tema dei 50 km/h, ne abbiamo parlato anche in Commissione, la velocità discende direttamente dal Codice della Strada, non possiamo essere noi, stante il rango urbano della strada, che comunque per le caratteristiche che reca è ritenuta dalla Prefettura stessa di alto scorrimento, a potere cambiare il limite della velocità perché noi non ottempereremmo al rispetto delle regole. E' evidente che mettevamo già in conto una volta attivati gli autovelox che sarebbero arrivati dei ricorsi, da questo punto di vista è quasi sempre scontato, è evidente che noi abbiamo ottemperato alla luce di indicazioni molto precise.
Dopo il periodo di attivazione vorremo vedere gli effetti che questi autovelox devono produrre e per i quali noi li abbiamo installati”.
La domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla rassegna stampa relativi al ricorso anti-autovelox presentato da un importante studio legale bolognese, che si basa sul fatto che viale Panzacchi e via Stalingrado non possano essere considerate strade a scorrimento veloce, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sulla notizia e per sapere se hanno avviato verifiche sull'attendibilità di quanto sostenuto dai legali che hanno presentato il ricorso ed in caso di risposta affermativa che esito hanno dato"
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Viale Panzacchi e via Stalingrado non possono essere considerate strade urbane a scorrimento veloce" e, di conseguenza, non vi si possono installare autovelox fissi. Chiedo al Sindaco ed alla Giunta una immediata valutazione politica amministrativa e chiedo altresì di sapere quale sarà l'atteggiamento dell'amministrazione qualora il giudice deciderà di accogliere il ricorso".
La risposta dell'assessore Priolo
“Gentili Consiglieri,
prima di attivare gli autovelox sono state fatte le idonee verifiche dal punto di vista giuridico da parte dei nostri uffici, fatte alla luce del fatto che è la Prefetture che ha autorizzato le installazione degli autovelox con apposito decreto. Noi facciamo riferimento non a un atto comunale, ma a un atto prefettizio ed è l'atto prefettizio a stabilire che la strada ha le caratteristiche idonee per l'installazione di autovelox. Nell'elenco della Prefettura si indicano tutte le postazioni, non soltanto a Bologna ma anche in tutto l'ambito metropolitano, che hanno le caratteristiche ai senti dell'art. 4 del decreto 121 del 2002, poi modificato con legge 168 del 2002. Ora, da questo punto di vista - per quanto riguarda il Comune di Bologna - nel decreto non soltanto è indicata la strada, ma proprio l'ambito nel quale collocarlo; per quanto riguarda via Stalingrado indica che deve essere collocato in prossimità del civico 86 in ambo le direzione e per quanto riguarda viale Panzacchi in prossimità dell'intersezione con via Savenella. Quindi da questo punto di vista è evidente che l'Amministrazione è stata prudente e non avrebbe assolutamente attivato un autovelox qualora non ce ne fossero state le caratteristiche.
Per quanto riguarda il tema dei 50 km/h, ne abbiamo parlato anche in Commissione, la velocità discende direttamente dal Codice della Strada, non possiamo essere noi, stante il rango urbano della strada, che comunque per le caratteristiche che reca è ritenuta dalla Prefettura stessa di alto scorrimento, a potere cambiare il limite della velocità perché noi non ottempereremmo al rispetto delle regole. E' evidente che mettevamo già in conto una volta attivati gli autovelox che sarebbero arrivati dei ricorsi, da questo punto di vista è quasi sempre scontato, è evidente che noi abbiamo ottemperato alla luce di indicazioni molto precise.
Dopo il periodo di attivazione vorremo vedere gli effetti che questi autovelox devono produrre e per i quali noi li abbiamo installati”.