Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano
"Proprio in questo periodo in cui le nuove generazioni vivono una grande instabilità economica e un mercato del lavoro mai così povero di o...
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord).
"Proprio in questo periodo in cui le nuove generazioni vivono una grande instabilità economica e un mercato del lavoro mai così povero di opportunità, gli aiuti che le Istituzioni mettono in campo dovrebbero essere ben indirizzati e monitorati, rivolti in prevalenza alle persone non solo bisognose ma anche e soprattutto meritevoli di aiuto, desiderose di imparare anche gratuitamente figuriamoci poi se retribuite.
Premesso ciò, lo sdegno e il danno che riscontriamo in seguito alla eventuale concessione di tirocini farlocchi gridano vendetta ed esigono una ricostruzione dei fatti con nomi e cognomi dei responsabili.
Non si tratta solo di buon senso ma anche di rispetto della legalità'.
La legge regionale n.7 del 16 luglio 2013 " Disposizioni in materia di tirocini" e la successiva n. 14 del 30 luglio 2015 "Disciplina a sostegno dell'insermento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari" dispongono quali siano i soggetti, i requisiti, gli obblighi, i controlli da effettuare e le eventuali sanzioni.
Peccato che quanto riportato dalle normative non sempre sia stato rispettato evidenziando l'inadempienza degli Enti che promuovono i tirocini in questione.
Tra le tipologie dei tirocini ci sono anche quelli verso i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, e così scopriamo attoniti che un giovane gambiano pluripregiudicato e condannato era titolare di un tirocinio retribuito da tutti noi con il nostro placet.
Come è stato possibile non accorgersi di tale assegnazione? Chi la le colpe nella gestione scellerate dei tirocini? Due Enti: Comune e Regione.
Il Comune che non segnala e la Regione che non controlla.
Le cooperative che gestiscono la gestione dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale tramite i servizi sociali del Comune di Bologna chiedono formazione e tirocini.
E poi cosa succede?
Chi decide in base a quali criteri assegnare i tirocini?
In base a quali parametri vengono stanziati fondi per alcune categorie di tirocinanti piuttosto che per altre?
Ho presentato una interrogazione in Comune per sapere in modo dettagliato i tirocini che come Ente richiediamo alla Regione e in parallelo i nostri consiglieri regionali Marchetti e Pettazzoni chiederanno un prospetto su quanti fondi sono stati investiti per i tirocini, come e verso chi.
Anche perchè occorre capire come i servizi sociali del Comune di Bologna comunicano con le altre Istituzioni. E la reale motivazione che parrebbe recriminare ai servizi sociali l'aver taciuto la reale situazione del ragazzo gambiano pluripregiudicato e condannato alla Regione.
Ci sarebbero tanti giovani italiani, che hanno perso le speranze per cercare e trovare lavoro, che sarebbero ben disponibili di intraprendere qualche tirocinio per accedere al mondo del lavoro e per imparare qualche mansione.
E non provate neanche minimamente a venirmi a dire che conoscevate la situazione di pluripregiudicato e volevate utilizzare il tirocinio per reinserirlo nella società.
Anche fosse uno soltanto il fatto è gravissimo e va fatta chiarezza in merito.
In ragione di tutte queste considerazioni presento un ordine del giorno per invitare Sindaco e Giunta a vigilare sulla corretta erogazione di tali tirocini in cui e' interpellato il Comune tramite servizi sociali; a concentrarsi verso giovani non solo bisognosi ma anche meritevoli, a pretendere dalla Regione Emilia Romagna il rispetto dei requisiti di accesso dei tirocinanti cosi' come previsto all'articolo 26 quinquies, comma 1, legge n.7 e a chiedere sempre alla Regione di farsi promotrice della richiesta di rimborso della somma spesa non dovuta mancando i requisiti di accesso previsti dalla normativa vigente".