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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico)."Sabato ho partecipato alla manifestazione “Bologna Accoglie”. Ero insieme ai miei bambini e abbiamo percorso il corteo insieme a Giorgi...

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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

"Sabato ho partecipato alla manifestazione “Bologna Accoglie”. 
Ero insieme ai miei bambini e abbiamo percorso il corteo insieme a Giorgia, una giovane studentessa 18enne che chiede l'approvazione della legge sulla cittadinanza italiana, bloccata in parlamento da troppo tempo per gli egoismi e la miopia della politica. La sua storia è uno dei tanti esempi della vite lasciate nel limbo: serve una legge sulla cittadinanza perché chi nasce in Italia, chi studia insieme ai nostri figli, chi si impegna per il bene di tutti è italiano.
Voleva essere una festa, ed una festa è stata la marcia antirazzista di Bologna per dire no a muri e divisioni e sì all'integrazione, hanno partecipato circa quattromila persone: centri sociali, sindacati e associazioni come Arci, Piazza Grande, Emergency, Libera, Arcigay, Anpi, Amnesty, parrocchie e mondo del volontariato. E tutto si è svolto senza incidenti o quasi: solo una contestazione al Pd e alla vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini. Sui temi dell'immigrazione, siamo contestati da destra a sinistra perché non semplifichiamo per cercare un facile consenso ma cerchiamo di affrontare i problemi per ricercare soluzioni possibili.
Una marcia per una Bologna accogliente e solidale, contro i muri ed il razzismo, poteva e doveva evitare da parte di alcuni slogan e attacchi personali. 
Il tema dell'immigrazione riguarderà le nostre vite per i prossimi decenni e credo sia importante costruire ponti non muri, anche con le parole. Credo importante far prevalere quello che unisce più di quello che ci allontana, promuovere il confronto e la più ampia condivisione possibile, realtà sociali e culturali insieme alle istituzioni.
Bologna è una città che accoglie, grazie al lavoro di tante realtà formali e informali ma anche delle istituzioni: Regione e Comune.
A Bologna stiamo provando a costruire un progetto di accoglienza diverso, che garantisce diritti e umanità a chi ha bisogno di protezione. Un esempio per tutta Italia: il nuovo bando Sprar della Città metropolitana di Bologna coinvolgerà tutto il territorio metropolitano e può aiutare a superare l'emergenza, ma serve la collaborazione di tutti: bisogna affrontare il fenomeno migratorio tutti insieme.
Il Centro di via Mattei, primo hub regionale in Italia, garantisce una prima accoglienza fornendo cure e controlli sanitari, beni di prima necessità e informazioni di base rispetto alla protezione internazionale. Gli ospiti sono in breve tempo accompagnati in strutture di seconda accoglienza presenti su tutto il territorio regionale. A Bologna e in Emilia-Romagna abbiamo costruito anche il primo hub regionale per i minori stranieri non accompagnati e c'è la volontà di realizzare un nuovo hub per accogliere le donne migranti e le madri con i loro figli per offrire accoglienza, riparo e sostegno. 
La Regione ha anche promosso, insieme alle parti sociali, un progetto per permettere a richiedenti asilo e rifugiati di svolgere attività di volontariato (anche questa, prima esperienza in Italia). Credo che questa strada debba essere sostenuta da tutta la città.
A Bologna, possiamo costruire un progetto di prima accoglienza e percorsi di integrazione sociale e lavorativa, ma serve la collaborazione di tutti per provare a garantire diritti per chi arriva e diritti per chi è qui da più tempo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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