Commemorazione nel trigesimo della scomparsa di Giorgio Guazzaloca, l'intervento della presidente del Consiglio comunale Luisa Guidone
Il Consiglio comunale di Bologna ha ricordato oggi Giorgio Guazzaloca, sindaco di Bologna dal 1999 al 2004, nel trigesimo della scomparsa. Di seguito l'intervento della presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, che ha aperto la seduta.Signor ...
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Il Consiglio comunale di Bologna ha ricordato oggi Giorgio Guazzaloca, sindaco di Bologna dal 1999 al 2004, nel trigesimo della scomparsa. Di seguito l'intervento della presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, che ha aperto la seduta.
Signor Sindaco, colleghi del Consiglio e della Giunta, autorità civili e militari, signora Egle, Grazia e Giulia, buon giorno a tutti i familiari, amici, gentili ospiti, cittadini.
Oggi il Consiglio comunale di Bologna è convocato in seduta solenne per ricordare e rendere il dovuto onore a Giorgio Guazzaloca nostro Sindaco dal 1999 al 2004 nella ricorrenza del trigesimo dalla scomparsa. Giorgio Guazzaloca è stato un Sindaco importante, dirompente , una figura che per svariati motivi, politici ed istituzionali, è andato oltre ai confini cittadini. Un Sindaco che ha amato profondamente Bologna, la sua città, e con la quale ha instaurato uno rapporto speciale che rimarrà come una eco nella storia. Un uomo stimato ed amato da tanti cittadini: affetto e stima dimostrata dalla città alla notizia della sua scomparsa.
Quella di oggi sarà una cerimonia sobria, probabilmente come lui l'avrebbe desiderata, una cerimonia condivisa e partecipata oltre che dalle più importanti autorità , anche da numerosi cittadini che con il Sindaco Guazzaloca hanno lavorato o hanno condiviso percorsi di vita, politici, istituzionali e personali. Avrò il piacere di dare la parola al professor Carlo Monaco, che ringrazio in anticipo per avere accettato il compito non facile di disegnare i tratti più significativi di una persona come il Sindaco Guazzaloca, e successivamente offrirò al Sindaco Virginio Merola le conclusioni.
Prima però vorrei condividere con voi un pensiero su Giorgio Guazzaloca, che purtroppo non ho mai conosciuto personalmente. Un pensiero maturato in questo mese di fervide attività istituzionali per commemorare la figura del Sindaco, in cui ho avuto modo di stringere rapporti con i sui familiari, e di collaborare con alcune delle persone che negli anni hanno lavorato con lui. Ho in mente la camera ardente in Sala rossa, la cerimonia religiosa e tutti gli interventi che hanno letteralmente “invaso” il dibattito e le pagine di cronaca cittadina, tutto questo ha lasciato in me un gusto particolare, una sensazione che ha confermato l'idea che Giorgio Guazzaloca fosse una persona talmente vitale, energica e speciale la cui scomparsa, nella vita come nella politica, lascia oltre che un vuoto anche una scia di integrità e amore per il bene comune che rimarrà nella memoria nostra, dei suoi familiari e di tutta la città.
“E' il tempo di riscoprire la vera partecipazione alla vita della città", affermava. "A mio parere, diceva, la vera partecipazione significa offrire il proprio contributo alla costruzione di una comunità matura, solidale e capace di esprimere valori nei quali riconoscersi. Una comunità costituita da persone che facciano dell'impegno e della libertà di giudizio la loro bandiera. Perché sono le persone, l'insieme dei singoli, che formano una comunità". Diceva "il mio amato Salvemini che sono gli individui in carne ed ossa che fanno la storia, con il loro modo di essere, è una grandissima verità” Questo è stato e rimarrà Giorgio Guazzaloca.
Signor Sindaco, colleghi del Consiglio e della Giunta, autorità civili e militari, signora Egle, Grazia e Giulia, buon giorno a tutti i familiari, amici, gentili ospiti, cittadini.
Oggi il Consiglio comunale di Bologna è convocato in seduta solenne per ricordare e rendere il dovuto onore a Giorgio Guazzaloca nostro Sindaco dal 1999 al 2004 nella ricorrenza del trigesimo dalla scomparsa. Giorgio Guazzaloca è stato un Sindaco importante, dirompente , una figura che per svariati motivi, politici ed istituzionali, è andato oltre ai confini cittadini. Un Sindaco che ha amato profondamente Bologna, la sua città, e con la quale ha instaurato uno rapporto speciale che rimarrà come una eco nella storia. Un uomo stimato ed amato da tanti cittadini: affetto e stima dimostrata dalla città alla notizia della sua scomparsa.
Quella di oggi sarà una cerimonia sobria, probabilmente come lui l'avrebbe desiderata, una cerimonia condivisa e partecipata oltre che dalle più importanti autorità , anche da numerosi cittadini che con il Sindaco Guazzaloca hanno lavorato o hanno condiviso percorsi di vita, politici, istituzionali e personali. Avrò il piacere di dare la parola al professor Carlo Monaco, che ringrazio in anticipo per avere accettato il compito non facile di disegnare i tratti più significativi di una persona come il Sindaco Guazzaloca, e successivamente offrirò al Sindaco Virginio Merola le conclusioni.
Prima però vorrei condividere con voi un pensiero su Giorgio Guazzaloca, che purtroppo non ho mai conosciuto personalmente. Un pensiero maturato in questo mese di fervide attività istituzionali per commemorare la figura del Sindaco, in cui ho avuto modo di stringere rapporti con i sui familiari, e di collaborare con alcune delle persone che negli anni hanno lavorato con lui. Ho in mente la camera ardente in Sala rossa, la cerimonia religiosa e tutti gli interventi che hanno letteralmente “invaso” il dibattito e le pagine di cronaca cittadina, tutto questo ha lasciato in me un gusto particolare, una sensazione che ha confermato l'idea che Giorgio Guazzaloca fosse una persona talmente vitale, energica e speciale la cui scomparsa, nella vita come nella politica, lascia oltre che un vuoto anche una scia di integrità e amore per il bene comune che rimarrà nella memoria nostra, dei suoi familiari e di tutta la città.
“E' il tempo di riscoprire la vera partecipazione alla vita della città", affermava. "A mio parere, diceva, la vera partecipazione significa offrire il proprio contributo alla costruzione di una comunità matura, solidale e capace di esprimere valori nei quali riconoscersi. Una comunità costituita da persone che facciano dell'impegno e della libertà di giudizio la loro bandiera. Perché sono le persone, l'insieme dei singoli, che formano una comunità". Diceva "il mio amato Salvemini che sono gli individui in carne ed ossa che fanno la storia, con il loro modo di essere, è una grandissima verità” Questo è stato e rimarrà Giorgio Guazzaloca.