Question Time, chiarimenti sulla situazione dei lavoratori di BolognaFiere
L'assessore Davide Conte, ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere Giulio Venturi (Insieme Bologna) sulla situazione dei lavoratori di BolognaFiere.Domanda del consigliere Venturi"Premesso che diverse testate nella giorn...
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L'assessore Davide Conte, ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere Giulio Venturi (Insieme Bologna) sulla situazione dei lavoratori di BolognaFiere.
Domanda del consigliere Venturi
"Premesso che diverse testate nella giornata del 19 aprile scorso hanno riportato notizie positive sul bilancio della Fiera e sui prossimi sviluppi commerciali. In particolare per il budget 2017 si stimano ricavi da 115 milioni di euro con un utile ante imposte che dovrebbe aggirarsi attorno ai 6 milioni di euro (nell'anno precedente lo stesso valore ammontava a due milioni di euro). Il direttore generale Antonio Bruzzone ha dichiarato (Il Resto del Carlino 2017) che il budget 2017 non contempla risparmi alla voce “personale”, alludendo evidentemente alle forti contestazioni che negli scorsi mesi hanno interessato la dirigenza di BolognaFiere, per l'intenzione di sanare il bilancio finanziario della società attraverso tagli del personale; ancora nello scorso marzo, infatti, si parlava di un possibile taglio di 2,7 milioni di euro, corrispondenti a 123 lavoratori da licenziare. Le recenti notizie positive sul bilancio della società sono, pertanto, accolte di buon grado ma suscitano anche alcuni dubbi per i quali sarebbe opportuno ottenere chiarimenti.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta se siano in grado di riferire, per quanto di competenza ed alla luce delle notizie richiamate in premessa, quali siano i riflessi di tale nuova situazione sugli esuberi di lavoratori più volte annunciati negli scorsi mesi da BolognaFiere; se le positive notizie di bilancio scongiurano definitivamente il rischio di tagli al personale della società".
Risposta dell'assessore Conte
"Grazie consigliere Venturi. La sua domanda ci permette di affrontare di nuovo un argomento delicato e importante relativo alla Fiera e ai suoi lavoratori. Negli ultimi giorni si è aperta la discussione sul ruolo della Fiera, sulla trasparenza e su alcune criticità. Quindi più ne parliamo e meglio è perché capisco che c'è un fabbisogno informativo sia da parte dei cittadini sia per i lavoratori che devono avere sempre più chiarezza, dialogo e confronto e recupero di fiducia. Quindi la ringrazio ancora per la sua domanda. Per quanto riguarda appunto il tema dei lavoratori della Fiera, l'Amministrazione comunale e la Città Metropolitana hanno avuto un ruolo importante per la ripresa della trattativa tra la Fiera e le Organizzazioni Sindacali. Incontri molto lunghi, intensi e impegnativi, dietro cui comunque c'era un'indicazione chiara e un obiettivo, ribadito dal Sindaco in più occasioni, che era quello di non licenziare nessun lavoratore. La trattativa ha condotto alla firma di una ipotesi di accordo, in data 6 aprile 2017, tra la Fiera e tutte le sigle presenti in azienda Cgil, Cisl, Uil, Sgb, Usb e Consiglio d'azienda, approvato poi dall'assemblea dei lavoratori. Il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, seppur complesso e faticoso, è la garanzia per un percorso teso alla salvaguardia dei diritti delle persone e degli obiettivi aziendali, che non sono tra loro in conflitto, anzi. Il rispetto dei diritti dei lavoratori è una condizione fondamentale per lo sviluppo dell'azienda. L'intesa prevede la condivisione di un metodo basato sul confronto, nell'ambito del piano di sviluppo approvato nel dicembre scorso, sui temi del lavoro, del personale e degli appalti.
Per quanto riguarda i lavoratori oggetto di una vertenza durata mesi, le parti hanno concordato che l'eventuale esodo possa avvenire solo su base volontaria e con incentivi.
L'intesa prevede, inoltre, che si arrivi a un accordo di sito che regoli il lavoro all'interno del quartiere. Dunque, da qui riprende la trattativa con la Fiera sul piano industriale e sulla riorganizzazione del personale. Le parti torneranno al tavolo tra la fine di aprile e i primi di maggio.
Inoltre è significativo che questo accordo sia stato raggiunto a pochi giorni dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale che ha portato i soci pubblici a essere maggioranza nella compagine sociale di BolognaFiere.
Società BolognaFiere che anche oggi ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Design Week che insieme a Cersaie si presenta con un progetto fuori Salone e fuori Fiera in occasione del Cersaie e conferma un'attenzione e una volontà di Fiera di sviluppare non soltanto la propria attività all'interno del perimetro del quartiere fieristico ma anche di svilupparla con attenzione verso il territorio e le risorse del territorio, quindi una Fiera che si apre al territorio e un territorio che nel caso specifico presentato oggi del Design Week è pronto e preparato a raccontare agli ospiti internazionali quello che Bologna è in grado di offrire non soltanto in termini di prodotto ma anche di qualità di pensiero e di elaborazione e di condivisione di un patrimonio intellettuale straordinario che la nostra città ha e offre. Lo evidenzio perché il ragionamento sui lavoratori è legato a un piano di sviluppo che vede una Fiera sempre più protagonista a livello internazionale e che però è attenta al nostro territorio e alle richieste di maggiore trasparenza che i consiglieri in modo totale hanno posto. La trasparenza dei bilanci è stato quasi un pretesto, nel senso che i bilanci delle società sono pubblici e non c'è un problema di trasparenza, ma è stato espresso proprio un fabbisogno in modo molto forte a cui Fiera ha risposto confermando che la trasparenza non è in discussione e confermando l'esigenza di lavorare sempre di più recuperando un clima di fiducia e di collaborazione tra le Istituzioni, elemento fondamentale alla base delle richieste di voi consiglieri. Se non c'è fiducia non c'è sviluppo di impresa e noi come soci ne siamo consapevoli".
Domanda del consigliere Venturi
"Premesso che diverse testate nella giornata del 19 aprile scorso hanno riportato notizie positive sul bilancio della Fiera e sui prossimi sviluppi commerciali. In particolare per il budget 2017 si stimano ricavi da 115 milioni di euro con un utile ante imposte che dovrebbe aggirarsi attorno ai 6 milioni di euro (nell'anno precedente lo stesso valore ammontava a due milioni di euro). Il direttore generale Antonio Bruzzone ha dichiarato (Il Resto del Carlino 2017) che il budget 2017 non contempla risparmi alla voce “personale”, alludendo evidentemente alle forti contestazioni che negli scorsi mesi hanno interessato la dirigenza di BolognaFiere, per l'intenzione di sanare il bilancio finanziario della società attraverso tagli del personale; ancora nello scorso marzo, infatti, si parlava di un possibile taglio di 2,7 milioni di euro, corrispondenti a 123 lavoratori da licenziare. Le recenti notizie positive sul bilancio della società sono, pertanto, accolte di buon grado ma suscitano anche alcuni dubbi per i quali sarebbe opportuno ottenere chiarimenti.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta se siano in grado di riferire, per quanto di competenza ed alla luce delle notizie richiamate in premessa, quali siano i riflessi di tale nuova situazione sugli esuberi di lavoratori più volte annunciati negli scorsi mesi da BolognaFiere; se le positive notizie di bilancio scongiurano definitivamente il rischio di tagli al personale della società".
Risposta dell'assessore Conte
"Grazie consigliere Venturi. La sua domanda ci permette di affrontare di nuovo un argomento delicato e importante relativo alla Fiera e ai suoi lavoratori. Negli ultimi giorni si è aperta la discussione sul ruolo della Fiera, sulla trasparenza e su alcune criticità. Quindi più ne parliamo e meglio è perché capisco che c'è un fabbisogno informativo sia da parte dei cittadini sia per i lavoratori che devono avere sempre più chiarezza, dialogo e confronto e recupero di fiducia. Quindi la ringrazio ancora per la sua domanda. Per quanto riguarda appunto il tema dei lavoratori della Fiera, l'Amministrazione comunale e la Città Metropolitana hanno avuto un ruolo importante per la ripresa della trattativa tra la Fiera e le Organizzazioni Sindacali. Incontri molto lunghi, intensi e impegnativi, dietro cui comunque c'era un'indicazione chiara e un obiettivo, ribadito dal Sindaco in più occasioni, che era quello di non licenziare nessun lavoratore. La trattativa ha condotto alla firma di una ipotesi di accordo, in data 6 aprile 2017, tra la Fiera e tutte le sigle presenti in azienda Cgil, Cisl, Uil, Sgb, Usb e Consiglio d'azienda, approvato poi dall'assemblea dei lavoratori. Il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, seppur complesso e faticoso, è la garanzia per un percorso teso alla salvaguardia dei diritti delle persone e degli obiettivi aziendali, che non sono tra loro in conflitto, anzi. Il rispetto dei diritti dei lavoratori è una condizione fondamentale per lo sviluppo dell'azienda. L'intesa prevede la condivisione di un metodo basato sul confronto, nell'ambito del piano di sviluppo approvato nel dicembre scorso, sui temi del lavoro, del personale e degli appalti.
Per quanto riguarda i lavoratori oggetto di una vertenza durata mesi, le parti hanno concordato che l'eventuale esodo possa avvenire solo su base volontaria e con incentivi.
L'intesa prevede, inoltre, che si arrivi a un accordo di sito che regoli il lavoro all'interno del quartiere. Dunque, da qui riprende la trattativa con la Fiera sul piano industriale e sulla riorganizzazione del personale. Le parti torneranno al tavolo tra la fine di aprile e i primi di maggio.
Inoltre è significativo che questo accordo sia stato raggiunto a pochi giorni dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale che ha portato i soci pubblici a essere maggioranza nella compagine sociale di BolognaFiere.
Società BolognaFiere che anche oggi ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Design Week che insieme a Cersaie si presenta con un progetto fuori Salone e fuori Fiera in occasione del Cersaie e conferma un'attenzione e una volontà di Fiera di sviluppare non soltanto la propria attività all'interno del perimetro del quartiere fieristico ma anche di svilupparla con attenzione verso il territorio e le risorse del territorio, quindi una Fiera che si apre al territorio e un territorio che nel caso specifico presentato oggi del Design Week è pronto e preparato a raccontare agli ospiti internazionali quello che Bologna è in grado di offrire non soltanto in termini di prodotto ma anche di qualità di pensiero e di elaborazione e di condivisione di un patrimonio intellettuale straordinario che la nostra città ha e offre. Lo evidenzio perché il ragionamento sui lavoratori è legato a un piano di sviluppo che vede una Fiera sempre più protagonista a livello internazionale e che però è attenta al nostro territorio e alle richieste di maggiore trasparenza che i consiglieri in modo totale hanno posto. La trasparenza dei bilanci è stato quasi un pretesto, nel senso che i bilanci delle società sono pubblici e non c'è un problema di trasparenza, ma è stato espresso proprio un fabbisogno in modo molto forte a cui Fiera ha risposto confermando che la trasparenza non è in discussione e confermando l'esigenza di lavorare sempre di più recuperando un clima di fiducia e di collaborazione tra le Istituzioni, elemento fondamentale alla base delle richieste di voi consiglieri. Se non c'è fiducia non c'è sviluppo di impresa e noi come soci ne siamo consapevoli".