Question Time, chiarimenti in merito all'uso di glifosate nella manutenzione dei marciapiedi
L'assessore alla Manutenzione del patrimonio e del verde pubblico Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle), in merito all'utilizzo del glifosate per la...
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L'assessore alla Manutenzione del patrimonio e del verde pubblico Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle), in merito all'utilizzo del glifosate per la pulizia dei marciapiedi di Bologna.
La domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla rassegna stampa in cui si fa riferimento all'utilizzo del glifosate come diserbante per tenere puliti i marciapiedi di Bologna, si pone la seguente domanda di attualità
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa sulla notizia e per sapere se, in caso di conferma delle notizie riportate, intende prendere provvedimenti anche alla luce dello specifico ordine del giorno adottato dal consiglio comunale".
La risposta dell'assessore Riccardo Malagoli
"Gentile consigliera Palumbo, la situazione è veramente nuova, è da poco che stiamo studiando questa sostanza ed è per questo che stiamo facendo anche degli esperimenti di cui se volete vi mostro le foto. Per quanto concerne la parte normativa relativa all'utilizzo del glifosate, l'Amministrazione Comunale ha recepito il decreto del Ministero della Salute del 9 agosto 2016, quindi in piena campagna di diserbamento, recante la revoca di autorizzazioni all'immissione in commercio e modifica delle condizioni d'impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva «glifosate», in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1313 della Commissione del 1° agosto 2016 e, conseguentemente, il Consiglio comunale in data 4 novembre 2016, con voto unanime, ha adottato l'O. d. G. che ha introdotto il divieto dell'utilizzo del glifosate e suoi derivati su tutto il territorio comunale. Vale la pena ricordare che il diserbo dei marciapiede interessa circa 830 km (476 km lato pari e 353 lato dispari), ai quali si devono sommare percorsi pedonali e piste ciclabili.
L'attività di diserbo viene svolta nell'ambito dei contratti di Global Service quota a canone e attualmente, con il recepimento di quanto deliberato, prima dallo Stato, poi dal Consiglio, siamo in una fase di sperimentazione di altri sistemi di intervento. Le tipologie che abbiamo adottato al momento sono due tra gli esperimenti che stiamo facendo: l'azione manuale e l'acqua polverizzata calda; quest'ultima prevede l'utilizzo di un generatore di vapore alimentato da motore diesel che attraverso 1 o 2 lance convoglia vapore a 180 gradi. Con questo metodo si “lessano” le piante arrivando in parte a devitalizzare anche gli apparati radicali, pertanto la ricrescita dovrebbe essere rallentata rispetto ad una operazione di semplice taglio.
Ovviamente queste attività verranno monitorate nel tempo per valutare la loro efficacia e per analizzare i costi economici che ne conseguiranno.
Mi volevo soffermare sulla DIRE dalla quale è partita la sua domanda. Non mi è chiaro da dove sia stata dedotta “l'analisi dei costi” e da chi. E chi e come possa avere ipotizzato i costi futuri.
Ripeto che il diserbo è un intervento a canone, nei vari Global, e quindi non ha un costo puntuale sui singoli interventi ma è a servizio reso. Stesso discorso vale per i costi futuri. Abbiamo iniziato la sperimentazione da un mese circa e quindi non possiamo dare, ad oggi, una valutazione attendibile sui costi di queste nuove tipologie di intervento, anche perché l'alternativa che ciò è stata proposta è stata di scarsa efficacia, adesso stiamo provando con questo sistema di lessatura delle piante ma anticipo che quest'anno, finché non avremo trovato una soluzione gli infestanti avranno la vittoria su di noi perché con qualsiasi sistema noi proviamo, con un contrasto forte, le piante dopo una settimana, 15 giorni le piante sopratutto se piove hanno una ricrescita, non riusciamo ad estirparle una d una..avendo noi i km di marciapiedi che le ho detto, c'è una minore efficacia dell'azione che si svolge, oltre che alcune piante infestanti sono anche piante allergeniche quindi chi ha allergie dovrà aspettarsi non un miglioramento ma un peggioramento a meno che noi non decidiamo che ogni settimana passiamo 900 km di marciapiede con il tosaerbe e questo non è fattibile dal punto di vista economico
La domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla rassegna stampa in cui si fa riferimento all'utilizzo del glifosate come diserbante per tenere puliti i marciapiedi di Bologna, si pone la seguente domanda di attualità
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa sulla notizia e per sapere se, in caso di conferma delle notizie riportate, intende prendere provvedimenti anche alla luce dello specifico ordine del giorno adottato dal consiglio comunale".
La risposta dell'assessore Riccardo Malagoli
"Gentile consigliera Palumbo, la situazione è veramente nuova, è da poco che stiamo studiando questa sostanza ed è per questo che stiamo facendo anche degli esperimenti di cui se volete vi mostro le foto. Per quanto concerne la parte normativa relativa all'utilizzo del glifosate, l'Amministrazione Comunale ha recepito il decreto del Ministero della Salute del 9 agosto 2016, quindi in piena campagna di diserbamento, recante la revoca di autorizzazioni all'immissione in commercio e modifica delle condizioni d'impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva «glifosate», in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1313 della Commissione del 1° agosto 2016 e, conseguentemente, il Consiglio comunale in data 4 novembre 2016, con voto unanime, ha adottato l'O. d. G. che ha introdotto il divieto dell'utilizzo del glifosate e suoi derivati su tutto il territorio comunale. Vale la pena ricordare che il diserbo dei marciapiede interessa circa 830 km (476 km lato pari e 353 lato dispari), ai quali si devono sommare percorsi pedonali e piste ciclabili.
L'attività di diserbo viene svolta nell'ambito dei contratti di Global Service quota a canone e attualmente, con il recepimento di quanto deliberato, prima dallo Stato, poi dal Consiglio, siamo in una fase di sperimentazione di altri sistemi di intervento. Le tipologie che abbiamo adottato al momento sono due tra gli esperimenti che stiamo facendo: l'azione manuale e l'acqua polverizzata calda; quest'ultima prevede l'utilizzo di un generatore di vapore alimentato da motore diesel che attraverso 1 o 2 lance convoglia vapore a 180 gradi. Con questo metodo si “lessano” le piante arrivando in parte a devitalizzare anche gli apparati radicali, pertanto la ricrescita dovrebbe essere rallentata rispetto ad una operazione di semplice taglio.
Ovviamente queste attività verranno monitorate nel tempo per valutare la loro efficacia e per analizzare i costi economici che ne conseguiranno.
Mi volevo soffermare sulla DIRE dalla quale è partita la sua domanda. Non mi è chiaro da dove sia stata dedotta “l'analisi dei costi” e da chi. E chi e come possa avere ipotizzato i costi futuri.
Ripeto che il diserbo è un intervento a canone, nei vari Global, e quindi non ha un costo puntuale sui singoli interventi ma è a servizio reso. Stesso discorso vale per i costi futuri. Abbiamo iniziato la sperimentazione da un mese circa e quindi non possiamo dare, ad oggi, una valutazione attendibile sui costi di queste nuove tipologie di intervento, anche perché l'alternativa che ciò è stata proposta è stata di scarsa efficacia, adesso stiamo provando con questo sistema di lessatura delle piante ma anticipo che quest'anno, finché non avremo trovato una soluzione gli infestanti avranno la vittoria su di noi perché con qualsiasi sistema noi proviamo, con un contrasto forte, le piante dopo una settimana, 15 giorni le piante sopratutto se piove hanno una ricrescita, non riusciamo ad estirparle una d una..avendo noi i km di marciapiedi che le ho detto, c'è una minore efficacia dell'azione che si svolge, oltre che alcune piante infestanti sono anche piante allergeniche quindi chi ha allergie dovrà aspettarsi non un miglioramento ma un peggioramento a meno che noi non decidiamo che ogni settimana passiamo 900 km di marciapiede con il tosaerbe e questo non è fattibile dal punto di vista economico