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Question Time, chiarimenti sull'assistenza sanitaria presso l'aeroporto Marconi

L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cpcconcelli (Lega nord) sull'assistenza sanitaria presso l'aeroporto Marconi. La domanda della...

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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cpcconcelli (Lega nord) sull'assistenza sanitaria presso l'aeroporto Marconi.

La domanda della consigliera Cocconcelli
"Aeroporto di Bologna: 7.6 milioni di passeggeri, sesto aeroporto italiano per affluenza passeggeri.
Aeroporto di Bologna: partecipata del Comune di Bologna della Città Metropolitana e della Regione Emilia Romagna.
Dal primo gennaio 2015 il PSSA è sprovvisto del medico ed è fornito unicamente di un'ambulanza con due operatori (1 IP ed un autista soccorritore h 24, sette gg su sette), contravvenendo alle linee guida" Requisiti minimi del Sevizio di Pronto Soccorso Sanitario Aeroportuale" n° 2014/1 LG del 31/10/2014 elaborate per i gestori aeroportuali dalla direzione centrale regolazione tecnica che ribadisce che i gestori aeroportuali sono OBBLIGATI al rispetto dei suddetti requisiti (Doc. 9137 - AN/898 ICAO Parte 7 "Airport Emergency Planning" ).
L'ENAC in data data 30/01/2015 ribadisce che i requisiti minimi per un PSSA non possono che prevedere la presenza costante del medico supportato da figura paramedica od ausiliare.
L'obbligatorietà del medico per l'intero orario di operatività aeroportuale è ribadita dalle linea guida ( ENAC n° 2014/1- LG ed. n° 1 31/10/2014 pag. 5 e pag. 6) che recitano: " Per quanto concerne il personale: dovrà essere previsto l'impiego di personale medico, paramedico ed ausiliario. Lo svolgimento del servizio dovrà essere curato dal MEDICO addetto con la massima professionalità al fine di garantire un' alta qualità del servizio". Tale raccomandazione è posta solo a carico del medico e non ad altro personale eventualmente impiegato, per sottolineare che tale figura rappresenta uno degli elementi costitutivi del presidio, dal quale non si può prescindere.
Anche i medici dei sindacati FIALS, CIMO, SNAMI in data 25/01/2017 hanno inviato una lettera all'Ordine dei Medici di Bologna, all' U.O. Anticorruzione Trasparenza e Privacy dell'ASL di Bologna, al Collegio Sindacale ASL di Bologna in cui denunciavano la criticità e l'insufficienza sanitaria nelle 24 h nel sedime aeroportuale, chiedo alla Giunta e al Sindaco
a) un parere politico in merito alla carenza di assistenza sanitaria registratasi all'Aeroporto Marconi, considerato che la figura del Sindaco è la massima autorità sanitaria cittadina;
b) se la criticità dell'assenza del medico presso PSA è condivisa dal Sindaco e dall'Assessore alla Sanità e, pertanto, verrà calendarizzata nella prossima CTSS, alla luce del recente decesso presso Aeroporto Marconi;
c) chiarimento politico in quanto mi risulta che l'ASL di Bologna abbia subappaltato il servizio alla CRI, a titolo oneroso e con l'uso di personale dipendente, ma non risultano procedure di appalto per la fornitura del suddetto servizio".

La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
Quest'aula e le commissioni consiliari nella scorsa consigliatura hanno discusso più volte alla presenza di medici e infermieri, degli esperti in materia di emergenza-urgenza, alla presenza del direttore dell'emergenza urgenza dell'Asl di Bologna, del 118, dell'ordine dei medici, dei pareri delle autorità aeroportuali e credo che si possa dire, senza tema di smentita, che questo è un tema su cui rimangono situazioni e valutazioni differenti da parte dei diversi attori, e possa essere detto, altrettanto senza tema di smentita, che anche le linee guida e le indicazioni delle autorità aeroportuali non sono univoche, nel senso che è vero il richiamo che lei faceva alle linee guida per il pronto soccorso sanitario aeroportuale dell'Enac del gennaio 2015, ma è altrettanto vero che il Piano dell'Aeroporto Marconi di Bologna e la sua organizzazione è stato approvato e riconosciuto e non ha trovato nessun rilievo da parte delle autorità aeroportuali nel momento in cui si è deciso di costruire un servizio che venisse assolto da un'equipe specialistica appositamente formata per effettuare interventi di emergenza sanitaria di natura urgente e dunque effettuare necessarie manovre salvavita e il triage nonché gestire i casi più critici delle patologie cosiddette tempo-dipendenti, equipe che copre h24 la struttura aeroportuale bolognese.
Lei ha fatto una premessa che apprezzo, cioè che non è sua intenzione strumentalizzare un fatto tragico accaduto nei giorni scorsi ed è purtuttavia vero che, ogni volta che ci sono situazioni come quella accaduta, il tema viene fuori, ma io credo che sia bene, anche su questo, chiarire che la condizione iniziale di questo paziente, che purtroppo è deceduto, è quella di un paziente affetto da una grave patologia terminale, oncologica. E' bene chiarire quindi che questo decesso non ha nulla a che fare con l'organizzazione dei soccorsi.
E' giusto dire che dal 2015, da quando si è inaugurata questa nuova modalità organizzativa ad oggi, sono stati 5 (compreso questo) i casi di arresto cardiaco e questo ahinoi è stato l'unico caso in cui c'è stato un esito di morte, gli altri 4 casi precedenti sono stati risolti con buon esito dall'equipe.
Questo a chiarire che siamo di fronte a un evento sicuramente tragico ma che, ribadisco, non ha nulla a che fare con l'organizzazione dei soccorsi, con i tempi dei soccorsi che sono stati garantiti, stiamo parlando invece di modalità di intervento che sono anche realizzate e riconosciute attraverso le linee guida nazionali e internazionali delle più importanti società scientifiche dell'emergenza-urgenza e della rianimazione. Io credo che intorno a questo si debba ulteriormente realizzare una situazione di chiarezza sapendo che i dati che ci fornisce l'aeroporto Marconi di Bologna parlano di circa 160 emergenza in media all'anno, con un intervento del medico che si è reso necessario, ovviamente in una situazione di assenza, in 10 casi su 160 all'anno e, ribadisco, non si tratta di fare interventi senza il medico ma si tratta di fare interventi di primo soccorso attraverso un'equipe specializzata e formata non solo all'emergenza-urgenza, ma all'emergenza-urgenza in contesto critico e in particolare in contesto aeroportuale e di avere ovviamente anche la ricca strumentazione, un'immediata relazione, nei pochi casi in cui si è reso necessario, con l'equipe medica dell'Ospedale Maggiore che peraltro è nelle strette vicinanze.
Io credo che su questo tema sia però bene che in modo definitivo, superando qualunque ipotesi e spazio di ambiguità si possa e si debba fare definitiva chiarezza, che debba essere anche dal punto di vista della relazione fra Aeroporto, organizzazione del Sistema sanitario regionale ed eventualmente, come più volte l'aeroporto Marconi ha detto, verificare tutte le condizioni per migliorare un servizio che però già oggi risponde con efficacia ai bisogni di salute delle persone in un contesto particolare come quello aeroportuale.
Ci tengo anche a dire che il servizio svolto da CRI nell'ambito della convenzione che Croce Rossa Italiana ha con l'Asl di Bologna che è ampliata anche al territorio e al servizio dell'emergenza-urgenza in contesto ospedaliero anche riconoscendo che Croce Rossa Italiana ha le specifiche competenze per operare in quello specifico contesto

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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