Question Time, chiarimenti sulle vaccinazioni antimeningite
L'assessore alla Salute Luca Rizzo Nervo, ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito democratico) sulle vaccinazioni antimeningite.Domanda d'attualità della ...
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L'assessore alla Salute Luca Rizzo Nervo, ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito democratico) sulle vaccinazioni antimeningite.
Domanda d'attualità della consigliera Mazzoni
"Premesse le recenti notizie di stampa in merito alle problematiche inerenti alle vaccinazioni antimeningococco B, chiedo al Sindaco e alla Giunta quali provvedimenti intende assumere l'Amministrazione Comunale per garantire nel modo e nei tempi utili le vaccinazioni".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Ringrazio la consigliera Mazzoni che mi consente di parlare di un tema che è in questo momento al centro del dibattito politico e che più propriamente dovrebbe essere al centro del dibattito della comunità scientifica, che in realtà lo ha già risolto, riconoscendo come i vaccini siano la misura più efficace per contrastare la diffusione di malattie prevenibili, rispettando il calendario vaccinale e le sue indicazioni sui soggetti e sulle fasce d'età interessate. Calendari che sono redatti da commissioni di esperti che verificano tempi e modi e definiscono le modalità organizzative del calendario vaccinale.
La domanda ci consente di parlare di vaccinazioni nella sala di Consiglio, evitando però quanto più possibile di cadere in quella che sembra una strana dinamica, da un lato di esasperazione e dall'altro di sottovalutazione. Da un lato l'idea che appena compaiono alcuni situazioni, alcuni casi, rispetto ad alcune patologie, si sia di fronte ad un'emergenza, che invece non c'è; dall'altro la sottovalutazione che il calo dell'adesione al calendario vaccinale sta provocando, come è stato riportato anche in queste settimane, anche dagli organi di stampa, un ritorno inimmaginabile di patologie che pensavamo essere sconfitte e debellate per sempre, che hanno una estrema gravità nella loro ricomparsa.
Per rassicurare anche con dati oggettivi rispetto anche alla sopravvalutazione di alcune situazioni è bene precisare che al momento in Emilia-Romanga e nel territorio dell’Azienda sanitaria di Bologna, nella città metropolitana di Bologna, non si registra alcun picco epidemico di meningite meningococcica, né un numero di casi superiore a quello degli anni precedenti. I ceppi che sono circolanti nella nostra regione sono il B, il C e, in quota minore, l’Y. L'incidenza è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e diminuisce in maniera significativa per quanto riguarda le persone sopra i 25 anni. Pur non essendoci, lo ribadisco, elementi che inducano a innalzare il livello di attenzione nei confronti della meningite, l'Azienda sanitaria di Bologna ha deciso di mettere in campo una serie di azioni per semplificare la modalità di prenotazione, aumentare l'offerta e garantire una risposta adeguata all'incremento della domanda di vaccinazioni registrata nel corso degli ultimi mesi. Ricordo il dato impressionante che durante la commissione consiliare il direttore dell'Azienda sanitaria di Bologna portò alla nostra attenzione segnalando la decuplicazione delle richieste, nel mese di gennaio rispetto al mese di gennaio dell'anno precedente.
Le attuali strategie vaccinali prevedono l'offerta attiva della vaccinazione antimeningococcica C in età pediatrica e alle persone maggiormente a rischio. Il vaccino viene offerto gratuitamente ai bambini di 13-15 mesi e agli adolescenti dopo il 13° anno, con invito direttamente da parte della Pediatria di Comunità. La vaccinazione è gratuita anche per i residenti nella regione Toscana momentaneamente domiciliati in Emilia-Romagna o, viceversa, ai residenti in Emilia-Romagna che per motivi di lavoro o di studio soggiorneranno in Toscana, o alle persone con patologie o condizioni di rischio che presentino dal punto di vista dell'immunodeficienza una particolare esposizione al rischio. La vaccinazione nei confronti del meningococco C è stata introdotta nel calendario regionale a partire dall'1 gennaio 2006. A settembre 2015 si è ampliata l'offerta con l'introduzione del vaccino antimeningococco tetravalente che protegge per i sierotipi A,C,Y,W135. A gennaio 2017 è iniziata la chiamata per la coorte degli adolescenti nati nel 2004, in modo da completare la vaccinazione e raggiungere la copertura vaccinale di tutti i nati dal 1990 in poi.
Per quanto riguarda la vaccinazione per il meningococco B, nell'ambito del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019 la Regione Emilia-Romagna la garantisce gratuitamente per tutti i nati dal 1 gennaio 2017. La Regione garantisce, inoltre, il vaccino a costo ridotto ai minori sino al compimento dei 18 anni (50 euro anziché 92), e a chi ha raggiunto la maggiore età con un costo di 71 euro. Per i minori, sino al compimento dei 18 anni, la vaccinazione è prenotabile nei 41 punti CUP presenti all'interno delle strutture sanitarie dell’Azienda di Bologna o al numero verde 800.884888, attivo con orari ampi e anche il sabato mattina. A tutt'oggi sono state somministrate oltre 12.000 dosi di vaccino. L'offerta di posti aggiuntivi rispetto a quelli previsti per le fasce di età da vaccinare secondo il calendario vaccini è stata fino a oggi di oltre 8.000 dosi. Dunque sono state somministrate 8.000 dosi in più rispetto a quelle che sono le previsioni del calendario vaccinale. Alle quali si aggiungeranno a breve altre 1.300 dosi, con la relativa riapertura delle agende a CUP, su cui anche come Comune abbiamo sollecitato l'Azienda sanitaria. Per i soggetti con più di 18 anni sono disponibili e prenotabili a CUP due tipi di vaccino, l'antimeningococco tetravalente e l'antimeningococco B. Dal 15 marzo 2017, da pochi giorni, i genitori dei bambini nati nel 2016 possono prenotare la vaccinazione antimeningococco B a pagamento presso le sedi vaccinali pediatriche, le stesse presso le quali i bambini effettuano le vaccinazioni della prima infanzia, senza alcun passaggio al CUP, quindi in modo diretto.
L'Azienda garantisce nei tempi stabiliti tutte le vaccinazioni presenti nel Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale e non risultano problemi di prenotazione né di ritardo delle chiamate per le fasce di età previste, quindi all'interno del calendario vaccinale. Risultano invece alcune situazioni di difficoltà, come quella che lei riportava. L'Azienda mi segnala che il caso della signora a cui si faceva riferimento è stato preso in carico, e come lei quelli che dovessero avere le stesse caratteristiche, dalla pediatria di comunità, per consentire il completamento del ciclo vaccinale già avviato per il figlio nei tempi utili previsti dal calendario di somministrazione vaccinale. Oltre a questo vi è un impegno della Ausl ad assumere personale medico e assistenziale e a potenziare le attività già presenti anche coinvolgendo il personale di altri servizi".
Domanda d'attualità della consigliera Mazzoni
"Premesse le recenti notizie di stampa in merito alle problematiche inerenti alle vaccinazioni antimeningococco B, chiedo al Sindaco e alla Giunta quali provvedimenti intende assumere l'Amministrazione Comunale per garantire nel modo e nei tempi utili le vaccinazioni".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Ringrazio la consigliera Mazzoni che mi consente di parlare di un tema che è in questo momento al centro del dibattito politico e che più propriamente dovrebbe essere al centro del dibattito della comunità scientifica, che in realtà lo ha già risolto, riconoscendo come i vaccini siano la misura più efficace per contrastare la diffusione di malattie prevenibili, rispettando il calendario vaccinale e le sue indicazioni sui soggetti e sulle fasce d'età interessate. Calendari che sono redatti da commissioni di esperti che verificano tempi e modi e definiscono le modalità organizzative del calendario vaccinale.
La domanda ci consente di parlare di vaccinazioni nella sala di Consiglio, evitando però quanto più possibile di cadere in quella che sembra una strana dinamica, da un lato di esasperazione e dall'altro di sottovalutazione. Da un lato l'idea che appena compaiono alcuni situazioni, alcuni casi, rispetto ad alcune patologie, si sia di fronte ad un'emergenza, che invece non c'è; dall'altro la sottovalutazione che il calo dell'adesione al calendario vaccinale sta provocando, come è stato riportato anche in queste settimane, anche dagli organi di stampa, un ritorno inimmaginabile di patologie che pensavamo essere sconfitte e debellate per sempre, che hanno una estrema gravità nella loro ricomparsa.
Per rassicurare anche con dati oggettivi rispetto anche alla sopravvalutazione di alcune situazioni è bene precisare che al momento in Emilia-Romanga e nel territorio dell’Azienda sanitaria di Bologna, nella città metropolitana di Bologna, non si registra alcun picco epidemico di meningite meningococcica, né un numero di casi superiore a quello degli anni precedenti. I ceppi che sono circolanti nella nostra regione sono il B, il C e, in quota minore, l’Y. L'incidenza è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e diminuisce in maniera significativa per quanto riguarda le persone sopra i 25 anni. Pur non essendoci, lo ribadisco, elementi che inducano a innalzare il livello di attenzione nei confronti della meningite, l'Azienda sanitaria di Bologna ha deciso di mettere in campo una serie di azioni per semplificare la modalità di prenotazione, aumentare l'offerta e garantire una risposta adeguata all'incremento della domanda di vaccinazioni registrata nel corso degli ultimi mesi. Ricordo il dato impressionante che durante la commissione consiliare il direttore dell'Azienda sanitaria di Bologna portò alla nostra attenzione segnalando la decuplicazione delle richieste, nel mese di gennaio rispetto al mese di gennaio dell'anno precedente.
Le attuali strategie vaccinali prevedono l'offerta attiva della vaccinazione antimeningococcica C in età pediatrica e alle persone maggiormente a rischio. Il vaccino viene offerto gratuitamente ai bambini di 13-15 mesi e agli adolescenti dopo il 13° anno, con invito direttamente da parte della Pediatria di Comunità. La vaccinazione è gratuita anche per i residenti nella regione Toscana momentaneamente domiciliati in Emilia-Romagna o, viceversa, ai residenti in Emilia-Romagna che per motivi di lavoro o di studio soggiorneranno in Toscana, o alle persone con patologie o condizioni di rischio che presentino dal punto di vista dell'immunodeficienza una particolare esposizione al rischio. La vaccinazione nei confronti del meningococco C è stata introdotta nel calendario regionale a partire dall'1 gennaio 2006. A settembre 2015 si è ampliata l'offerta con l'introduzione del vaccino antimeningococco tetravalente che protegge per i sierotipi A,C,Y,W135. A gennaio 2017 è iniziata la chiamata per la coorte degli adolescenti nati nel 2004, in modo da completare la vaccinazione e raggiungere la copertura vaccinale di tutti i nati dal 1990 in poi.
Per quanto riguarda la vaccinazione per il meningococco B, nell'ambito del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019 la Regione Emilia-Romagna la garantisce gratuitamente per tutti i nati dal 1 gennaio 2017. La Regione garantisce, inoltre, il vaccino a costo ridotto ai minori sino al compimento dei 18 anni (50 euro anziché 92), e a chi ha raggiunto la maggiore età con un costo di 71 euro. Per i minori, sino al compimento dei 18 anni, la vaccinazione è prenotabile nei 41 punti CUP presenti all'interno delle strutture sanitarie dell’Azienda di Bologna o al numero verde 800.884888, attivo con orari ampi e anche il sabato mattina. A tutt'oggi sono state somministrate oltre 12.000 dosi di vaccino. L'offerta di posti aggiuntivi rispetto a quelli previsti per le fasce di età da vaccinare secondo il calendario vaccini è stata fino a oggi di oltre 8.000 dosi. Dunque sono state somministrate 8.000 dosi in più rispetto a quelle che sono le previsioni del calendario vaccinale. Alle quali si aggiungeranno a breve altre 1.300 dosi, con la relativa riapertura delle agende a CUP, su cui anche come Comune abbiamo sollecitato l'Azienda sanitaria. Per i soggetti con più di 18 anni sono disponibili e prenotabili a CUP due tipi di vaccino, l'antimeningococco tetravalente e l'antimeningococco B. Dal 15 marzo 2017, da pochi giorni, i genitori dei bambini nati nel 2016 possono prenotare la vaccinazione antimeningococco B a pagamento presso le sedi vaccinali pediatriche, le stesse presso le quali i bambini effettuano le vaccinazioni della prima infanzia, senza alcun passaggio al CUP, quindi in modo diretto.
L'Azienda garantisce nei tempi stabiliti tutte le vaccinazioni presenti nel Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale e non risultano problemi di prenotazione né di ritardo delle chiamate per le fasce di età previste, quindi all'interno del calendario vaccinale. Risultano invece alcune situazioni di difficoltà, come quella che lei riportava. L'Azienda mi segnala che il caso della signora a cui si faceva riferimento è stato preso in carico, e come lei quelli che dovessero avere le stesse caratteristiche, dalla pediatria di comunità, per consentire il completamento del ciclo vaccinale già avviato per il figlio nei tempi utili previsti dal calendario di somministrazione vaccinale. Oltre a questo vi è un impegno della Ausl ad assumere personale medico e assistenziale e a potenziare le attività già presenti anche coinvolgendo il personale di altri servizi".