Question Time, chiarimenti sulla sicurezza in zona Fiera
L'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla sicurezza in zona Fiera.Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni" 'I furti sono all'ordine ...
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L'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla sicurezza in zona Fiera.
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
" 'I furti sono all'ordine del giorno, ma non se ne parla'. I cittadini di Bologna sono costretti a costituirsi in comitati, ad attivare chat, a sostenere costi per aumentare l'illuminazione e per l'installazione di telecamere per difendere la propria sicurezza. Sono a chiedere al Sindaco e alla Giunta in generale un proprio parere in merito a queste iniziative ed in particolare se intende attivarsi con azioni mirate per non abbandonare i cittadini bolognesi".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliera Borgonzoni, il personale delle Polizia Municipale è presente sul territorio ogni giorno della settimana, 24 ore su 24, svolgendo attività di pattugliamento e vigilanza nelle diverse aree della città al fine di contrastare anche i comportamenti in questione. Più specificamente, la zona della Fiera costituisce oggetto di costante controllo da parte del personale del Reparto Territoriale San Donato/Vitale. Nel corso dello svolgimento delle numerose manifestazioni fieristiche che si svolgono a Bologna, l'attività di presidio della zona viene, inoltre, ulteriormente intensificata e vengono impegnate dalla Polizia Municipale un consistente numero di pattuglie dedicate prioritariamente, per quanto di propria competenza, al controllo della viabilità nonché al servizio anti-abusivismo.
All'attenzione degli uffici della Presidenza del Quartiere San Donato-San Vitale, al quale ho chiesto informazioni, non risultano pervenute negli ultimi mesi segnalazioni riguardanti i temi contenuti nell'articolo di stampa, ne' il Presidente di Quartiere (che peraltro mantiene contatti costanti con i rappresentanti territoriali delle Forze dell'Ordine) ha ricevuto specifiche richieste di incontro da parte di cittadini o Comitati della zona di viale Aldo Moro su questi temi. Naturalmente sia il Quartiere sia l'Amministrazione comunale è a disposizione per confrontarsi con i cittadini su idee e proposte concrete.
Poi consigliera, vede, lei cade sempre nel citare questi strumenti tecnologici, le ribadisco quanto ho già avuto modo di dirle, io non sono contrario ai nuovi strumenti tecnologici, penso che tutti noi li usiamo, anche io ho la chat del mio condominio, è una cosa normalissima, altra cosa è il rapporto con le Forze dell'Ordine.
Avere una chat con le Forze dell'Ordine è diverso, adesso vedremo come andrà a finire questo esperimento con i Carabinieri perché credo che sia anche un problema di cultura, cioè a fare segnalazioni a un corpo come quello dei Carabinieri devono essere persone capaci di segnalare un pericolo reale, non fare correre i Carabinieri per niente quindi credo che molto importante sarà la formazione di queste persone rispetto a questo tema. Poi credo che in tutti i condomini le persone si conoscano in chat e non di persona, questo è un altro difetto degli strumenti tecnologici, spesso è così, sopratutto nei condomini grossi, ci si conosce per la chat che l'amministratore fa ma non ci si conosce dal vivo, ed è anche qui il problema di un percorso diverso che toglie l'umanità del rapporto con le persone, dopodiché ogni condominio può usare quelle chat come meglio crede come la chat di cui parlava che ha permesso di segnalare alle Forze dell'ordine questo comportamento di queste persone che sono state arrestate, quindi bene ma ci vuole molta cultura".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
" 'I furti sono all'ordine del giorno, ma non se ne parla'. I cittadini di Bologna sono costretti a costituirsi in comitati, ad attivare chat, a sostenere costi per aumentare l'illuminazione e per l'installazione di telecamere per difendere la propria sicurezza. Sono a chiedere al Sindaco e alla Giunta in generale un proprio parere in merito a queste iniziative ed in particolare se intende attivarsi con azioni mirate per non abbandonare i cittadini bolognesi".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliera Borgonzoni, il personale delle Polizia Municipale è presente sul territorio ogni giorno della settimana, 24 ore su 24, svolgendo attività di pattugliamento e vigilanza nelle diverse aree della città al fine di contrastare anche i comportamenti in questione. Più specificamente, la zona della Fiera costituisce oggetto di costante controllo da parte del personale del Reparto Territoriale San Donato/Vitale. Nel corso dello svolgimento delle numerose manifestazioni fieristiche che si svolgono a Bologna, l'attività di presidio della zona viene, inoltre, ulteriormente intensificata e vengono impegnate dalla Polizia Municipale un consistente numero di pattuglie dedicate prioritariamente, per quanto di propria competenza, al controllo della viabilità nonché al servizio anti-abusivismo.
All'attenzione degli uffici della Presidenza del Quartiere San Donato-San Vitale, al quale ho chiesto informazioni, non risultano pervenute negli ultimi mesi segnalazioni riguardanti i temi contenuti nell'articolo di stampa, ne' il Presidente di Quartiere (che peraltro mantiene contatti costanti con i rappresentanti territoriali delle Forze dell'Ordine) ha ricevuto specifiche richieste di incontro da parte di cittadini o Comitati della zona di viale Aldo Moro su questi temi. Naturalmente sia il Quartiere sia l'Amministrazione comunale è a disposizione per confrontarsi con i cittadini su idee e proposte concrete.
Poi consigliera, vede, lei cade sempre nel citare questi strumenti tecnologici, le ribadisco quanto ho già avuto modo di dirle, io non sono contrario ai nuovi strumenti tecnologici, penso che tutti noi li usiamo, anche io ho la chat del mio condominio, è una cosa normalissima, altra cosa è il rapporto con le Forze dell'Ordine.
Avere una chat con le Forze dell'Ordine è diverso, adesso vedremo come andrà a finire questo esperimento con i Carabinieri perché credo che sia anche un problema di cultura, cioè a fare segnalazioni a un corpo come quello dei Carabinieri devono essere persone capaci di segnalare un pericolo reale, non fare correre i Carabinieri per niente quindi credo che molto importante sarà la formazione di queste persone rispetto a questo tema. Poi credo che in tutti i condomini le persone si conoscano in chat e non di persona, questo è un altro difetto degli strumenti tecnologici, spesso è così, sopratutto nei condomini grossi, ci si conosce per la chat che l'amministratore fa ma non ci si conosce dal vivo, ed è anche qui il problema di un percorso diverso che toglie l'umanità del rapporto con le persone, dopodiché ogni condominio può usare quelle chat come meglio crede come la chat di cui parlava che ha permesso di segnalare alle Forze dell'ordine questo comportamento di queste persone che sono state arrestate, quindi bene ma ci vuole molta cultura".