Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord)

Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) "Infermieri soli sulle ambulanze: definire chi deve fare cosa!L'ordine dei medici di Bologna ha sospeso per 6 mesi Angelo Fioritti, Direttore Sanitario dell'Azi...

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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord)

"Infermieri soli sulle ambulanze: definire chi deve fare cosa!
L'ordine dei medici di Bologna ha sospeso per 6 mesi Angelo Fioritti, Direttore Sanitario dell'Azienda ASL di Bologna, per aver consentito la delega di atti medici a personale infermieristico sulle Autoambulanze cittadine, cosa che contrasta con il codice deontologico.
Ribadisco che i medici non sono infermieri e gli infermieri non sono medici e l'eccessiva demedicalizzazione sulle autoambulanze, a cui è corrisposta la contestuale sostituzione del medico con l’infermiere può essere molto, ma molto rischiosa per il paziente, in quanto vengono assegnate all'infermiere procedure non tutte finalizzate al sostegno delle funzioni vitali, come la norma prevede.
Ritengo che non sia più tollerabile un sistema schizofrenico, lasciato in gestione al singolo funzionario, che continui a far piovere istruzioni non concertate sugli operatori che praticano un servizio così delicato, stressante e pericoloso, quale è il servizio sulle autoambulanze.
A mio avviso, sarebbe ora che il mondo politico comprendesse che il medico non può essere escluso dalla governance della salute e non si può assistere impassibili ad una confusa sovrapposizione di competenze fra personale sanitario e parasanitario, perché si arriverebbe al paradosso di non capire più, chi deve fare cosa, con ulteriori incertezze inerenti la responsabilità professionale in sede civile e penale.
Diverse Associazioni specialistiche fra cui l'AAROI EMAC (Associazione fra gli Anestesisti Ospedalieri Italiani-Emergenza Area Critica) ribadiscono che quando si lasciano dei compiti non assegnati o, peggio ancora, la cui attribuzione non è chiara per tutti, si aprono le porte ai contenziosi ed il conflitto potrebbe interessare non solo i laureati in medicina e chirurgia ma tutti i 22 profili sanitari. A questo punto, l'intervento degli  avvocati sarebbe inevitabile per contestare un determinato atto sanitario, il cui esito non sia stato favorevole, praticato da un professionista para-sanitario e non piuttosto dal medico. Il tutto finirebbe con l’aggravare ulteriormente il contenzioso e quindi la medicina difensiva.
Per evitare detto rischio e porre fine al modo di procedere utilizzato sino ad ora, si deve stabilire chiaramente chi deve fare cosa e ribadire le competenze dei laureati in medicina e chirurgia rispetto a chi laureato ed abilitato in medicina non è.
A mio avviso le diverse  professioni interessate hanno obblighi di complementarietà e di reciprocità e le diverse professioni hanno problemi comuni e interessi comuni sulla base dei quali è possibile modulare delle alleanze riformatrici, piuttosto che combattersi in maniera infruttuosa.
Anche la UEMS (European Union of Medical Specialists, Budapest il 3 Novembre 2006) a cui aderiscono 37 paesi europei e nella quale si riconoscono numerose società scientifiche ha stabilito quanto segue :  "L'atto medico ricomprende tutte le attività professionali, ad esempio di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche. L'atto medico è una responsabilità del medico abilitato e DEVE essere eseguito dal medico o sotto la sua diretta supervisione e/o prescrizione".
E' cosi in tutto il pianeta e la Salute dei cittadini è una cosa troppo seria per essere ridotta a mere lotte intestine fra categorie sanitarie.
Il ruolo di leadership del medico nell'attività di diagnosi e cura è indiscusso perché si poggia sulle competenze acquisite nel corso di complessi iter formativi volti a garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia delle cure non negando, ma anzi valorizzando, le altre figure professionali.
In conclusione il presidente FNOMCEO Chersevani ha affermato : “Il Medico deve essere come il Direttore d’orchestra che coordina, dà il tempo e crea armonia, ma poi sta ad ognuno suonare il suo strumento”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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