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Question Time, chiarimenti sull'aumento del capitale della Fiera

Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) sull'aumento del capitale della Fiera.Domanda d'attualità del consigliere Bugani"Visti gli articoli apparsi sulla stampa...

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Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) sull'aumento del capitale della Fiera.

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alle critiche dei soci privati sull'aumento di capitale della Fiera, pone la seguente domanda di attualità:
per sapere quali siano state le valutazioni del Sindaco che hanno portato alla decisione di aumentare il controllo pubblico sulla Fiera, anche alla luce della infelice gestione della società negli ultimi anni".

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Alla luce dell'articolo di stampa, sul Corriere Bologna del 2 febbraio, chiedo al Sindaco e alla Giunta quale sia la reale motivazione per sostenere la maggioranza pubblica nell'Ente Fiera; quali siano i progetti prioritari per valorizzare l'Ente stesso".

Risposta del Sindaco Merola
"Come ricorderete il Cda della Fiera ha approvato il piano industriale e ha deciso l'avvio della procedura di ricapitalizzazione che dovrà concludersi entro il 31 marzo.
Queste decisioni sono state condivise tra soci pubblici e privati. Sottolineo questo passaggio perché e stato possibile nel quadro attuale delle compagine del Cda di Fiera che registra come sapete una maggioranza dei soci privati. Cioè c'è stata e c'è una consapevole assunzione di responsabilità sulla necessità di assicurare competitività alla nostra Fiera nella prospettiva di consolidare la presenza delle più importanti manifestazioni fieristiche, a cominciare da quelle di EIMA con la quale è stato raggiunto un importante accordo che conferma la volontà di esporre a Bologna per i prossimi anni.

In un recente incontro tra Soci pubblici e privati si è discusso invece sulle modalità della ricapitalizzazione. In quella sede ho espresso la determinazione del Comune, confortata da quella della Camera di Commercio e quindi della Regione, di preferire la strada che comporterà l'acquisizione del controllo pubblico e quindi della maggioranza nel nuovo Cda. Infatti il Comune confermerà una ricapitalizzazione di 5 milioni, 3 milioni la Camera di Commercio e 5 milioni la Regione. La Camera di Commercio conferirà inoltre l'immobile dell'attuale Palazzo degli Affari e il Comune l'immobile del Palazzo dei Congressi, ovviamente sulla base di stime di congruità affidate a terzi.

I principali soci privati hanno da parte loro in quella sede confermato la disponibilità a partecipare all'aumento di capitale per 7 milioni ma hanno subordinato questa disponibilità al fatto di non procedere al conferimento di Palazzo degli Affari, preferendo una eventuale opzione di messa all'asta sul mercato dell'immobile per una eventuale acquisizione da parte della Fiera o, in subordine, l'individuazione di un'altra porta di accesso alla Fiera stessa.

I soci privati tuttavia, preso atto che è volontà dei soci pubblici procedere alla ricapitalizzazione anche con il conferimento degli immobili, acquisendo dunque la maggioranza, si sono riservati di decidere se aderire o meno alla ricapitalizzazione, che comunque potrà procedere con il contributo cash e patrimoniale dei soci pubblici.

Il controllo pubblico assicura l'attuazione del piano industriale che prevede entro quest'anno l'avvio della prima fase dei lavori, senza modificare il piano previsto, per posizionare in modo competitivo la Fiera nel confronto aperto per arrivare a una holding regionale nella quale Fiera Bologna possa svolgere il ruolo di punta che le compete.

Non siamo quindi di fronte a un dibattito astratto tra pubblico o privato, perché resta una società pubblico-privata, o alla volontà dei soci privati di non fare la propria parte, ma a una scelta di merito dei soci pubblici che non implica affatto un giudizio negativo sulle scelte dei soci privati o sulla loro partecipazione alla società. Certo, lo sottolineo, è una decisione pubblica forte, di indirizzo, necessaria a mio avviso nella situazione data e che meglio garantisce la prospettiva di attuazione del piano edilizio previsto e dell'insieme del piano industriale.

Una scelta di investimento forte per lo sviluppo economico e sostenibile, per accrescere l'indotto che il sistema fieristico assicura alla nostra città, come sapete, ad oggi, per circa 900 milioni di euro annui. Una scelta di investimento del pubblico abbastanza controcorrente nel quadro attuale dell'amministrazione pubblica, e che potrà posizionare ulteriormente Bologna nel sistema urbano regionale e nelle
prospettive di internazionalizzazione e aggregazione, oltre a un contributo importante per creare occasioni di lavoro. Quindi è una scelta che non compromette affatto un rapporto pubblico-privato generale che come sapete sta assicurando importanti iniziative e progetti di rilancio, come il nuovo Dall'Ara, FICO, l'aeroporto, il people mover, il Passante di Bologna".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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