Consiglio comunale, l'intervento d'inizio di seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle aggressioni al personale sanitario in servizio presso gli ospedali cittadini.
“La scorsa settimana si è verificata l'ennesima gravissima a...
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle aggressioni al personale sanitario in servizio presso gli ospedali cittadini.
“La scorsa settimana si è verificata l'ennesima gravissima aggressione nei confronti dei sanitari in servizio, presso il Reparto di Nefrologia del Sant'Orsola, colpevoli solo di svolgere con professionalità e correttezza il proprio lavoro, da parte di un tunisino esagitato che minacciava di infettare i presenti con il proprio sangue.
Tra l'altro, il soggetto in questione aveva numerosi precedenti per spaccio e oltraggio a pubblico ufficiale, ma l'atteggiamento aggressivo del tunisino è solo l'ultimo episodio di violenza che testimonia una deriva ormai inaccettabile.
Stiamo assistendo al perpetuarsi di una violenza inaudita, fatta di aggressioni fisiche e verbali contro chi, quotidianamente ci mette la faccia e la professionalità.
Queste reiterate violenze non possono rimanere senza risposta da parte di coloro che hanno il dovere istituzionale di proteggere un lavoro svolto in condizioni che peggiorano giorno dopo giorno.
Il personale sanitario si sta scocciando di essere il parafulmine di violenti e delinquenti comuni , oltretutto considerato che a questo tunisino le spese sanitarie le forniamo gratuitamente, noi residenti emiliani e come sancito dall'art. 32 della Costituzione e come eticamente dovuto!
Il primo febbraio ho inoltrato una interrogazione (PG 41012/2017) al Comune di Bologna per sapere l'entità economica delle fatture emesse e non riscosse per prestazioni sanitarie nei confronti di pazienti stranieri, negli anni 2014-2015 e 2016, presso i nosocomi cittadini.
In questi 3 anni le prestazioni sanitarie non riscosse nei confronti degli stranieri ammontano a 961.207,16 euro, cioè 1 milioncino di euro che finora hanno anticipato e pagato i contribuenti emiliani.
Solo per fare un esempio, per le spese sanitarie degli albanesi, negli anni 2014-2015 e 2016, l'Asl di Bologna deve ancora riscuotere105.620,48 euro e il Policlinico Sant'Orsola 137.116,56 euro, in totale 250.000 euro.
Questi dati si commentano da soli, sapendo che il Censis, afferma che vi sono 11 mln di italiani che hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie, nell'ultimo anno, per motivi economici; fenomeno che riguarda 2.4 mln di anziani e 2.2 milioni di “millennians” tra cui molti bambini. (fonte quotidiano sanità.it: 8 giugno 2016).
In conclusione, esprimo la più ampia solidarietà al personale in servizio, sabato pomeriggio, presso il Reparto di Nefrologia del S' Orsola e oggetto della violenta aggressione e denunzio con forza la inadeguata protezione nei confronti di medici e infermieri, rei solo di svolgere il proprio lavoro in prima linea, a fronte di carenze strutturali che le Regioni continuano a non colmare.
Agli inizi di gennaio 2017 il Sindacato Medici Italiani ha sottolineato con un comunicato stampa, tutta la preoccupazione per una condizione in cui non si assicura alcuna garanzia per i medici e infermieri che operano all’interno dei nosocomi.
Ribadisco che occorrono interventi urgenti per assicurare la giusta serenità e sicurezza a chi tutela la salute pubblica ed è indispensabile accendere i riflettori per far conoscere ai cittadini il disagio del personale sanitario rispetto alle carenze di sicurezza, di organico, strutturali e organizzative delle strutture sanitarie”.