Question Time, chiarimenti sulla prevenzione del fenomeno delle Tag
L'assessore alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla prevenzione del fenomeno delle Tag.Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli"Alla l...
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L'assessore alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla prevenzione del fenomeno delle Tag.
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Alla luce dell'articolo di stampa, Repubblica Bologna del 20 febbraio, si apprende: quattro denunciati per aver imbrattato con un TAG multicolore la chiesa della Madonna di Galliera di via Manzoni. Questo è solo l'ennesimo episodio che coinvolge quattro giovanissimi writers.
Considerato che deturpare un edificio storico e vincolato, quale la chiesa suddetta, è un reato penale (CP art. 639).
Considerato che nel 2015 sono state denunciate tre persone e nel 2016 quattro persone (come da mia interrogazione 33647/2017);
chiedo al Sindaco e alla Giunta, quali azioni deterrenti vengano poste in essere per danneggiamento ed imbrattamento di muri ed edifici". pubblici".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliera, le rispondo come le ho risposto lo scorso 25 gennaio. Nel senso che il problema delle Tag sui muri, come sappiamo è annoso e lo stiamo cercando di contrastare, sia dal punto di vista della Polizia municipale che, come si vede dall'episodio che lei ha preso dalla stampa, anche da tutte le altre forze dell'ordine che sono impegnate. Questo è un intervento fatto dai Carabinieri che hanno, ricordo per chi ci ascolta, fermato quattro ragazzini dai 17 ai 18 anni, tutti italiani che imbrattavano i muri di una chiesa. Chiaro che sono stati denunciati rispetto all'articolo del codice che lei citava.
Dopodiché, io credo che sul tema delle Tag e sul tema, come ho avuto modo di dire ieri in una conferenza stampa che ha presentato un progetto che abbiamo fatto e che rifaremo insieme nelle scuole di Bologna, c'è anche una questione culturale. Dobbiamo fare un lavoro di lungo periodo per evitare che la città sia imbrattata da scritte.
Negli anni scorsi abbiamo ripulito molti metri quadri di muri, quasi 40.000 metri quadri, con l'aiuto di Hera e dei volontari che stanno continuando a lavorare e a formare questi ragazzi nelle scuole, affinché vi sia un senso civico e una volontà delle nuove generazioni di amare e riconoscersi in questa città, da dovunque provengano.
Abbiamo proposto ai ragazzi che hanno lavorato l'anno scorso di fare un alto di civismo importante: questi ragazzi il 18 marzo andranno a pulire piazzetta Marco Biagi, accompagnati dai loro insegnanti, dai volontari che quotidianamente mettono il loro tempo libero a disposizione.
Poi stiamo lavorando per incentivare il fatto che i muri della città vengano puliti, come sapete la legislazione non è facile, però io non perdo occasione per fare appello ai tanti proprietari di immobili perché capiscano che poche decine di euro all'anno rendono la loro città più vivibile.
Non mi stancherò di dire questo, perché le strade che abbiamo pulito, se andiamo a vedere, hanno resistito, perché una strada pulita non attira scarabocchi. Pulire significa che i cittadini di Bologna vogliono una città pulita.
Ricordo che noi non possiamo intervenire sugli immobili privati, devono essere i privati, anche a seconda del Regolamento di polizia urbana. Ricordo che quando nacquero i portici c'erano degli obblighi per i proprietari, se andiamo a vedere le Bolle del tempo, di tenere pulito il portico, non si demandava ad altri.
Allora veramente questa è una battaglia, a me le battaglie piacciono, le faccio, però è una battaglia che deve vedere tanti attori in campo, perché ci si può anche lamentare, ma alla fine bisogna rimboccarsi le maniche, noi lo stiamo facendo con questi ragazzi, credo che questi ragazzi daranno alla città un segnale molto forte di come ci si debba occupare della propria città. Penso che questa sia la strada, non ci sono scorciatoie. Non possiamo mettere un vigile urbano ogni angolo o un poliziotto ogni angolo: ci deve essere l'orgoglio di avere una città pulita anche da parte dei proprietari degli immobili privati, perché solo così potremo farcela. Poi oggi ci sono prodotti che possono anche proteggere gli intonaci, sui quali successivamente è possibile pulire senza imbiancare, però il segnale che stiamo mandando alla città è questo. E lo stiamo mandando principalmente con gli studenti, con le nuove generazioni e credo che questo sia molto importante.
Per questo ringrazio tutti i volontari e gli insegnanti che stanno collaborando con noi su questo tema, perché penso sia un dovere di civiltà".