Question Time, chiarimenti sul progetto di ASP rivolto agli studenti
La vicesindaco, con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sul progetto progetto di ASP rivolto agli studenti.Domanda d'attualità della consigliera...
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La vicesindaco, con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sul progetto progetto di ASP rivolto agli studenti.
Domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti:
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al progetto creato da Asp e dall'Ufficio Scolastico Regionale per i giovani studenti di alcune scuole bolognesi.
Premesso che con la riorganizzazione dei servizi sociali la regia è stata data al Comune e l'Asp rientra in questo circuito, pone la seguente domanda di attualità per sapere come e se l'Amministrazione abbia intenzione di coordinare con l'Asp le linee guida su questo progetto già avviato".
Risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile consigliera, prima di rispondere direttamente alla sua domanda credo che sia bene richiamare che cosa sia l'alternanza scuola-lavoro. Lei certamente sa che l'alternanza scuola-lavoro entra nel nostro sistema educativo nel 2003, con la legge 53 che prevede, nei corsi del secondo ciclo, per i giovani che hanno compiuto 15 anni la possibilità di svolgere la loro formazione attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'Istituzione scolastica, sulla base di convenzioni che l'istituzione scolastica può fare con imprese o con enti pubblici o privati. La responsabilità del percorso è in capo alla scuola e l'alternanza è presentata nella legge come una vera e propria metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro. E' al dirigente scolastico che viene assegnato il compito di individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l'attivazione di percorsi di alternanza e di stipulare con essi convenzioni.
Il ruolo dell'alternanza è stato poi confermato e consolidato da vari regolamenti e direttive ed è con la legge 107 del 2015 che viene resa obbligatoria a partire dall'anno scolastico 2015/2016, per tutti gli studenti del triennio delle superiori, con un numero diversificato di ore tra licei, istituti tecnici e professionali. Nel nostro territorio l'alternanza è già una pratica inserita da tempo nel sistema scolastico, è indubbio però che con una diffusione così capillare e ampia a tutta la scuola secondaria, come la legge solo dal 2015 prevede, richieda una grande disponibilità da parte dei tanti attori del nostro territorio a mettersi a disposizione delle scuole e collaborare con esse. Per questo oltre a mettere a disposizione come Amministrazione comunale le nostre competenze, le nostre strutture, le nostre Istituzioni culturali ed educative, abbiamo sollecitato anche le nostre Fondazioni, le nostre Aziende come per esempio Asp, a fare altrettanto e quindi a mettersi a disposizione delle scuole del territorio per coprogettare specifici progetti di alternanza insieme alle scuole. Asp ha risposto positivamente alle sollecitazioni di alcuni licei e istituti tecnici bolognesi e alla proposta che ha fatto l'Ufficio scolastico regionale, che ne ha la competenza, di sottoscrivere un protocollo di intesa triennale. Lo ha citato lei stessa, gli studenti sono coinvolti in diversi ambiti di attività, ad esempio attività di progettazione dei servizi interni e esterni all'Asp, attività di comunicazione, tutoraggio informatico, valorizzazione del patrimonio artistico, sono davvero molto diversificate le attività condivise con le scuole. Lei ha citato interessanti progetti in ambito culturale, ma sono davvero molti e differenti i progetti che Asp ha coprogettato insieme alle scuole.
Non siamo e non possiamo come Comune di Bologna essere formalmente coinvolti in questa relazione, a prescindere dal fatto che il Comune abbia la regia di alcune attività all'interno della quale Asp è coinvolta. In questo particolare ambito di formazione Asp nella sua autonomia risponde a quella che è la richiesta delle Istituzioni scolastiche e in quel caso la regia è dell'Ufficio scolastico regionale, per competenza, e non può essere del Comune. Siamo però fortemente convinti che questa, come anche altre iniziative che altre realtà del nostro territorio hanno messo a disposizione, siano davvero importanti e utili per le scuole bolognesi.
Teniamo conto che per esempio Asp aveva anche e continua ad avere nel tempo una relazione per esempio con l'Istituto Aldini-Valeriani-Sirani per un particolare percorso di studio che prevede dei tirocini formativi, che sono altri, rispetto al percorso di alternanza scuola-lavoro. Ci sono quindi anche altre modalità con cui aziende e scuole possono avere una interlocuzione fattiva. Quello che possiamo fare è sostenere e supportare e incentivare le realtà come Asp a mettersi a disposizione, però in realtà quello che noi abbiamo cercato di fare, proprio in considerazione di quanto previsto dalla legge 107, è metterci noi stessi a disposizione delle scuole superiori. Proprio in virtù di una collaborazione che viene da lontano abbiamo portato avanti un percorso analogo che ha permesso già a partire dal primo anno di entrata in vigore della legge di ospitare più di 300 studenti all'interno di alcune delle strutture comunali. Molti di questi studenti provengono dai licei di Bologna, ma anche dagli istituti tecnici. Ovviamente il nostro auspicio è che sempre maggiore sia la risposta che al nostro interno, ma anche nel territorio bolognese, venga data alle scuole. Quello che voglio sottolineare è che si tratta di percorsi che vengono decisi nell'ambito dell'autonomia scolastica e sono le autonomie scolastiche che ne detengono al responsabilità quindi che definiscono attraverso dei particolari protocolli le modalità e le concordano con gli enti o le aziende che ospitano questi percorsi".
Domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti:
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al progetto creato da Asp e dall'Ufficio Scolastico Regionale per i giovani studenti di alcune scuole bolognesi.
Premesso che con la riorganizzazione dei servizi sociali la regia è stata data al Comune e l'Asp rientra in questo circuito, pone la seguente domanda di attualità per sapere come e se l'Amministrazione abbia intenzione di coordinare con l'Asp le linee guida su questo progetto già avviato".
Risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile consigliera, prima di rispondere direttamente alla sua domanda credo che sia bene richiamare che cosa sia l'alternanza scuola-lavoro. Lei certamente sa che l'alternanza scuola-lavoro entra nel nostro sistema educativo nel 2003, con la legge 53 che prevede, nei corsi del secondo ciclo, per i giovani che hanno compiuto 15 anni la possibilità di svolgere la loro formazione attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'Istituzione scolastica, sulla base di convenzioni che l'istituzione scolastica può fare con imprese o con enti pubblici o privati. La responsabilità del percorso è in capo alla scuola e l'alternanza è presentata nella legge come una vera e propria metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro. E' al dirigente scolastico che viene assegnato il compito di individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l'attivazione di percorsi di alternanza e di stipulare con essi convenzioni.
Il ruolo dell'alternanza è stato poi confermato e consolidato da vari regolamenti e direttive ed è con la legge 107 del 2015 che viene resa obbligatoria a partire dall'anno scolastico 2015/2016, per tutti gli studenti del triennio delle superiori, con un numero diversificato di ore tra licei, istituti tecnici e professionali. Nel nostro territorio l'alternanza è già una pratica inserita da tempo nel sistema scolastico, è indubbio però che con una diffusione così capillare e ampia a tutta la scuola secondaria, come la legge solo dal 2015 prevede, richieda una grande disponibilità da parte dei tanti attori del nostro territorio a mettersi a disposizione delle scuole e collaborare con esse. Per questo oltre a mettere a disposizione come Amministrazione comunale le nostre competenze, le nostre strutture, le nostre Istituzioni culturali ed educative, abbiamo sollecitato anche le nostre Fondazioni, le nostre Aziende come per esempio Asp, a fare altrettanto e quindi a mettersi a disposizione delle scuole del territorio per coprogettare specifici progetti di alternanza insieme alle scuole. Asp ha risposto positivamente alle sollecitazioni di alcuni licei e istituti tecnici bolognesi e alla proposta che ha fatto l'Ufficio scolastico regionale, che ne ha la competenza, di sottoscrivere un protocollo di intesa triennale. Lo ha citato lei stessa, gli studenti sono coinvolti in diversi ambiti di attività, ad esempio attività di progettazione dei servizi interni e esterni all'Asp, attività di comunicazione, tutoraggio informatico, valorizzazione del patrimonio artistico, sono davvero molto diversificate le attività condivise con le scuole. Lei ha citato interessanti progetti in ambito culturale, ma sono davvero molti e differenti i progetti che Asp ha coprogettato insieme alle scuole.
Non siamo e non possiamo come Comune di Bologna essere formalmente coinvolti in questa relazione, a prescindere dal fatto che il Comune abbia la regia di alcune attività all'interno della quale Asp è coinvolta. In questo particolare ambito di formazione Asp nella sua autonomia risponde a quella che è la richiesta delle Istituzioni scolastiche e in quel caso la regia è dell'Ufficio scolastico regionale, per competenza, e non può essere del Comune. Siamo però fortemente convinti che questa, come anche altre iniziative che altre realtà del nostro territorio hanno messo a disposizione, siano davvero importanti e utili per le scuole bolognesi.
Teniamo conto che per esempio Asp aveva anche e continua ad avere nel tempo una relazione per esempio con l'Istituto Aldini-Valeriani-Sirani per un particolare percorso di studio che prevede dei tirocini formativi, che sono altri, rispetto al percorso di alternanza scuola-lavoro. Ci sono quindi anche altre modalità con cui aziende e scuole possono avere una interlocuzione fattiva. Quello che possiamo fare è sostenere e supportare e incentivare le realtà come Asp a mettersi a disposizione, però in realtà quello che noi abbiamo cercato di fare, proprio in considerazione di quanto previsto dalla legge 107, è metterci noi stessi a disposizione delle scuole superiori. Proprio in virtù di una collaborazione che viene da lontano abbiamo portato avanti un percorso analogo che ha permesso già a partire dal primo anno di entrata in vigore della legge di ospitare più di 300 studenti all'interno di alcune delle strutture comunali. Molti di questi studenti provengono dai licei di Bologna, ma anche dagli istituti tecnici. Ovviamente il nostro auspicio è che sempre maggiore sia la risposta che al nostro interno, ma anche nel territorio bolognese, venga data alle scuole. Quello che voglio sottolineare è che si tratta di percorsi che vengono decisi nell'ambito dell'autonomia scolastica e sono le autonomie scolastiche che ne detengono al responsabilità quindi che definiscono attraverso dei particolari protocolli le modalità e le concordano con gli enti o le aziende che ospitano questi percorsi".