Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano
“È dallo scorso mandato che sollecito l'Amministrazione comunale ad osservare quanto di nuovo...
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'intervento dei privati in ambito culturale.
“È dallo scorso mandato che sollecito l'Amministrazione comunale ad osservare quanto di nuovo sta succedendo in ambito culturale in città.
Anzi, l'appellativo nuovo non è il più appropriato perché i privati hanno da sempre investito in ambito culturale ma negli ultimi anni si è visto una evoluzione considerevole di approfondimenti.
Sono aumentati i privati che investono nella cultura, è aumentata la progettualità perché non si tratta più di uno sporadico evento ma ormai si ha proprio un calendario ben pianificato e ancor meglio pubblicizzato e promosso di mostre ed appuntamenti.
Basti pensare a quante mostre in questo periodo ci sono a Bologna promosse da privati, ma ormai non è più solo un periodo bensì una offerta continua programmata a Palazzo Albergati, Palazzo Fava, Palazzo Belloni.
Ho letto qualche dichiarazione del dottor Roberto Grandi della Istituzione Musei che sembra proporre una apertura ai privati ed una ricerca di fondi anche perchè si sa che le mostre di grande impatto hanno un costo considerevole ma d'altro canto anche ancor più un ritorno interessante come numeri e promozione in termini più generali della città di Bologna.
Vorrei capire di preciso quale sia la strategia per dare più appeal ai nostri musei, alle nostre collezioni, e quindi alla gestione pubblica del bene pubblico.
Noi come Comune, e quindi pubblico, cosa garantiamo ai privati per avviare una partnership che sia redditizia per entrambi?
La cultura, ad esempio in questo mandato, avete anche provato a raccontarla e proporla con il calendario delle tre domeniche di arte, musica e scienza per aprire palazzi e musei di Via Zamboni perché "la cultura vince il degrado". Peccato non abbia vinto perché sicuramente si saranno riscoperti o conosciuti luoghi splendidi, oppressi dal degrado e dallo spaccio ma alla fine la mancanza di progettualità e di continuità sono la cronaca di un altro week end del terrore e, considerato quanto ci sono costate queste tre domeniche, non va bene.
Un altro esempio è la Card Musei metropolitani entrata in vigore lo scorso aprile che offre ingresso illimitato alle collezioni permanenti e riduzioni sugli ingressi alle mostre in tutti i musei, quelli della Istituzione Musei ma anche di tutti gli altri che sono entrati in un circuito metropolitano.
Sono state 3441 le card vendute nel 2016: poche, tante, chi può dirlo?
Di sicuro gli ingressi nei musei della Istituzione non si sono moltiplicati.
I numeri di accessi complessivi del 2016 superano di poche migliaia quelli del 2015 solo grazie al Museo Archeologico e al Mambo rispettivamente con la mostra sugli egizi e su David Bowie.
Pertanto, aspetto di sapere in cosa consista questa apertura al privato affinché la cultura non sia solo uno slogan sventolato per lavarsi la coscienza a sinistra sul degrado e per non capire che i privati sanno trasformarla in attività utili, interessanti e redditizie".