Question Time, chiarimenti sullo sciopero dei lavoratori delle Biblioteche
L'assessora alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'agitazione sindacale dei lavoratori delle Biblioteche.La domanda d'attualità del consigliere M...
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L'assessora alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sull'agitazione sindacale dei lavoratori delle Biblioteche.
La domanda d'attualità del consigliere Martelloni
"Vista la gara di affidamento dei servizi di gestione del pubblico, del patrimonio documentario e di catalogazione per l'Istituzione Biblioteche per il periodo 2017/2021, del valore di 6.461.000 euro, in scadenza il 25/01/2017 (http://atti.comune.bologna.it/bandidigara/bandidigara.nsf/dettaglio.xsp?documentId=535FDA37E7DBBEC0C1258079004FE327), viste le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali in ordine alla continuità occupazionale per gli addetti del settore, vista inoltre la formulazione della clausola sociale contenuta all'art. A13 del capitolato speciale di appalto della suddetta gara che recita: 'L’Appaltatore subentrante qualora abbia l'esigenza di disporre di ulteriore personale, rispetto a quello di cui si avvale, per lo svolgimento delle attività rientranti fra quelle oggetto del contratto, dovrà prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’Appaltatore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dal subentrante'.
Chiede al Sindaco e alla Giunta:
quale sia l'orientamento dell'Amministrazione e se vi siano in programma incontri con le organizzazioni sindacali del comparto;
se e come si intenda operare per assicurare la continuità occupazionale del settore interessato;
se la formulazione della clausola sociale contenuta dell'art. A13 sopra richiamato si da ritenersi coerente con quanto previsto dal Protocollo Appalti sottoscritto il 6 luglio 2015 dall'Amministrazione Comunale e dalle parti sociali circa il riassorbimento della manodopera e se si ritenga che tale formulazione sia atta a garantire l'obiettivo di salvaguardia e continuità dell'occupazione".
La risposta dell'assessora Gambarelli
"Grazie Presidente, grazie consiglieri. Rispondo molto volentieri alla domanda del consigliere Martelloni con il quale già avevamo avviato questa discussione in Commissione, alla presenza del direttore dell'Istituzione biblioteche Piero Bellettini. Proprio in quell'occasione mi ero presa l'impegno di commissionare agli uffici un'indagine per comprendere i contorni nei quali si muoveva la domanda del consigliere. Visto che si tratta di questioni estremamente tecniche, queste domande sono state rivolte agli uffici e se permettete la risposta preferisco leggerla, perché si tratta di precisazioni molto puntuali.
Da tale istruttoria è emerso quanto segue:
L’art. 29, comma 3, della legge Biagi (decreto legislativo n. 276/2003) disponeva che i cambi di appalto non rappresentassero mai cessione di ramo d’azienda.
Con la legge 7 luglio 2016, n. 122 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015-2016”, art. 30, si è modificato l’art. 29 comma 3 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (legge Biagi), come segue:
Art. 30
Disposizioni in materia di diritti dei lavoratori a seguito di subentro di un nuovo appaltatore. Caso EU Pilot 7622/15/EMPL
All'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, il comma 3 e' sostituito dal seguente: «3. L'acquisizione del personale gia' impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di contratto collettivo nazionale di lavoro o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuita' che determinano una specifica identita' di impresa, non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda».
La genesi di questa norma è stata travagliata tanto che l’esito, che si incentra nella identificazione di eventuali “elementi di discontinuità”, è una locuzione priva di parametri oggettivi che, in assenza di decreti o circolari, potrebbe dar luogo a contenziosi risolvibili solamente in sede giudiziale. Sicuramente attiene però al rapporto fra precedente e nuovo imprenditore e non invece al rapporto fra Amministrazione committente ed appaltatore.
Stante comunque l’obbligo e l’interesse dell’Amministrazione committente a vigilare sulla corretta applicazione della legge da parte dell’appaltatore nello svolgimento del contratto, specialmente di quelle norme che attengono al trattamento del personale dipendente impiegato nello svolgimento dell’appalto, nei documenti di gara (che disciplinano sia la procedura di affidamento che i contenuti del contratto futuro con l'Amministrazione) non vengono richiamate esplicitamente tutte le norme per possono incidere sul rapporto fra appaltatore e altri soggetti (nel caso di specie "precedente appaltatore"). E’ evidente che tutte le norme vigenti tempo per tempo debbono essere applicate e la non esplicitazione del loro richiamo nei documenti di gara non limita di certo la loro applicazione.
La formulazione della clausola sociale riportata nel capitolato speciale per l'Appalto dei servizi di gestione del pubblico e del patrimonio documentario e dei servizi di catalogazione per l'Istituzione Biblioteche è quindi quella prevista nel Protocollo Appalti del Comune di Bologna.
Mi rendo conto che sono nozioni estremamente tecniche e che effettivamente sono di difficile comprensione, d'altra parte è davvero molto importante la meteria che stiamo affrontando quindi ringrazio il consigliere Martelloni per l'attenzione che ci dedica. Non so se ho risposto correttamente alle domande che mi ha rivolto oggi, anche perché pone sul piatto questioni che sono in dicotomia. Quel che è assolutamente certo è che per questa istruttoria non solo i dirigenti dell'Istituzione Biblioteche e dell'Area Cultura e rapporti con l'Università come avevo già annunciato nel momento della commissione, ma anche i dirigenti dell'unità Gare dell'Area Risorse Finanziarie, della segreteria Generale e del Gabinetto del Sindaco. Quindi questa indagine che riporto oggi è frutto di questa istruttoria che è stata fatta e sono assolutamente certa che i nostri uffici abbiano risposto al quesito nella maniera più corretta possibile. Grazie."
La domanda d'attualità del consigliere Martelloni
"Vista la gara di affidamento dei servizi di gestione del pubblico, del patrimonio documentario e di catalogazione per l'Istituzione Biblioteche per il periodo 2017/2021, del valore di 6.461.000 euro, in scadenza il 25/01/2017 (http://atti.comune.bologna.it/bandidigara/bandidigara.nsf/dettaglio.xsp?documentId=535FDA37E7DBBEC0C1258079004FE327), viste le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali in ordine alla continuità occupazionale per gli addetti del settore, vista inoltre la formulazione della clausola sociale contenuta all'art. A13 del capitolato speciale di appalto della suddetta gara che recita: 'L’Appaltatore subentrante qualora abbia l'esigenza di disporre di ulteriore personale, rispetto a quello di cui si avvale, per lo svolgimento delle attività rientranti fra quelle oggetto del contratto, dovrà prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’Appaltatore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dal subentrante'.
Chiede al Sindaco e alla Giunta:
quale sia l'orientamento dell'Amministrazione e se vi siano in programma incontri con le organizzazioni sindacali del comparto;
se e come si intenda operare per assicurare la continuità occupazionale del settore interessato;
se la formulazione della clausola sociale contenuta dell'art. A13 sopra richiamato si da ritenersi coerente con quanto previsto dal Protocollo Appalti sottoscritto il 6 luglio 2015 dall'Amministrazione Comunale e dalle parti sociali circa il riassorbimento della manodopera e se si ritenga che tale formulazione sia atta a garantire l'obiettivo di salvaguardia e continuità dell'occupazione".
La risposta dell'assessora Gambarelli
"Grazie Presidente, grazie consiglieri. Rispondo molto volentieri alla domanda del consigliere Martelloni con il quale già avevamo avviato questa discussione in Commissione, alla presenza del direttore dell'Istituzione biblioteche Piero Bellettini. Proprio in quell'occasione mi ero presa l'impegno di commissionare agli uffici un'indagine per comprendere i contorni nei quali si muoveva la domanda del consigliere. Visto che si tratta di questioni estremamente tecniche, queste domande sono state rivolte agli uffici e se permettete la risposta preferisco leggerla, perché si tratta di precisazioni molto puntuali.
Da tale istruttoria è emerso quanto segue:
L’art. 29, comma 3, della legge Biagi (decreto legislativo n. 276/2003) disponeva che i cambi di appalto non rappresentassero mai cessione di ramo d’azienda.
Con la legge 7 luglio 2016, n. 122 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015-2016”, art. 30, si è modificato l’art. 29 comma 3 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (legge Biagi), come segue:
Art. 30
Disposizioni in materia di diritti dei lavoratori a seguito di subentro di un nuovo appaltatore. Caso EU Pilot 7622/15/EMPL
All'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, il comma 3 e' sostituito dal seguente: «3. L'acquisizione del personale gia' impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di contratto collettivo nazionale di lavoro o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuita' che determinano una specifica identita' di impresa, non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda».
La genesi di questa norma è stata travagliata tanto che l’esito, che si incentra nella identificazione di eventuali “elementi di discontinuità”, è una locuzione priva di parametri oggettivi che, in assenza di decreti o circolari, potrebbe dar luogo a contenziosi risolvibili solamente in sede giudiziale. Sicuramente attiene però al rapporto fra precedente e nuovo imprenditore e non invece al rapporto fra Amministrazione committente ed appaltatore.
Stante comunque l’obbligo e l’interesse dell’Amministrazione committente a vigilare sulla corretta applicazione della legge da parte dell’appaltatore nello svolgimento del contratto, specialmente di quelle norme che attengono al trattamento del personale dipendente impiegato nello svolgimento dell’appalto, nei documenti di gara (che disciplinano sia la procedura di affidamento che i contenuti del contratto futuro con l'Amministrazione) non vengono richiamate esplicitamente tutte le norme per possono incidere sul rapporto fra appaltatore e altri soggetti (nel caso di specie "precedente appaltatore"). E’ evidente che tutte le norme vigenti tempo per tempo debbono essere applicate e la non esplicitazione del loro richiamo nei documenti di gara non limita di certo la loro applicazione.
La formulazione della clausola sociale riportata nel capitolato speciale per l'Appalto dei servizi di gestione del pubblico e del patrimonio documentario e dei servizi di catalogazione per l'Istituzione Biblioteche è quindi quella prevista nel Protocollo Appalti del Comune di Bologna.
Mi rendo conto che sono nozioni estremamente tecniche e che effettivamente sono di difficile comprensione, d'altra parte è davvero molto importante la meteria che stiamo affrontando quindi ringrazio il consigliere Martelloni per l'attenzione che ci dedica. Non so se ho risposto correttamente alle domande che mi ha rivolto oggi, anche perché pone sul piatto questioni che sono in dicotomia. Quel che è assolutamente certo è che per questa istruttoria non solo i dirigenti dell'Istituzione Biblioteche e dell'Area Cultura e rapporti con l'Università come avevo già annunciato nel momento della commissione, ma anche i dirigenti dell'unità Gare dell'Area Risorse Finanziarie, della segreteria Generale e del Gabinetto del Sindaco. Quindi questa indagine che riporto oggi è frutto di questa istruttoria che è stata fatta e sono assolutamente certa che i nostri uffici abbiano risposto al quesito nella maniera più corretta possibile. Grazie."