Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul piano freddo

L'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni sul Piano freddo. La domanda della consigliera Borgonzoni "Il piano freddo fa i conti con...

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L'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni sul Piano freddo.

La domanda della consigliera Borgonzoni
"Il piano freddo fa i conti con i non regolari Sono a chiedere che cosa ha mosso l'amministrazione ad annunciare pubblicamente che all'interno del piano freddo saranno accolti pure le persone non regolari e se il fatto di accogliere anche le persone clandestine all'interno del nostro territorio non rischia di far diventare Bologna un polo catalizzatore per gli irregolari anche delle altre province".

La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
L'avvicinarsi della stagione fredda costituisce, per tutta la popolazione vulnerabile della nostra città e non solo, uno dei maggiori rischi di vita.
Tutti coloro, infatti, che non sono in grado di difendersi adeguatamente dalle intemperie, mostrano una riacutizzazione delle patologie croniche (in particolare degli apparati cardiovascolari e respiratori) e un impennarsi di patologie acute da virus influenzali o parainfluenzali: entrambe, se non trattate adeguatamente, possono portare a gravissimi danni, fino alla morte.
Lo stesso Ministero della Salute consiglia un'aumentata protezione dal freddo per i cardiopatici, i diabetici, i pazienti con patologie respiratorie, con disturbi psichiatrici (possono non essere in grado di valutare il rischio di assideramento), con dipendenza patologica (per lo stesso motivo le sostanze assunte possono alterare la percezione del freddo), con una condizione di povertà ed emarginazione, quindi è il Ministero della Salute che indica una particolare attenzione per le persone che hanno situazioni sanitarie particolari e che vivono in condizioni di marginalità ed esclusione sociale.
Le basse temperature possono, fra l'altro, favorire la diffusione della malattia tubercolare, bacillo resistente al freddo e a molti farmaci, che costituisce una serie preoccupazione per la salute pubblica dato l'alto grado di contagiosità che questa patologia presenta.
Non è neppure possibile trascurare quanto tutto questo provochi un aumento dei ricoveri ospedalieri e, conseguentemente, della spesa sanitaria.
Per tali motivi, è doveroso e - ripeto, abbiamo indicazioni precettive da parte del Ministero della Salute - compiere ogni sforzo perché a tutti, senza distinzione alcuna, venga offerto un adeguato riparo notturno per tutto il tempo della stagione fredda.
Tale misura è funzionale non solo al rispetto delle popolazioni più fragili, alla loro tutela, ma anche verso la collettività tutta per le ragioni che richiamavo. Per tali motivi si rende indispensabile garantire il riparo dal freddo, specialmente durante le ore notturne, a tutte le persone nella condizione di "senza dimora", anche irregolari, in quanto la situazione climatica avversa determina la condizione di indifferibilità ed urgenza che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la L 2/2003 definisce: “il diritto agli interventi ed alle prestazioni si estende alle persone occasionalmente presenti o temporaneamente dimoranti sul territorio regionale, limitatamente a quelli non differibili. L’assistenza è garantita dal Comune nel territorio in cui si è manifestata la necessità d’intervento”.
Di questo stiamo parlando, di interventi indifferibili e urgenti di natura salvavita che quindi hanno la caratteristica necessaria e mi verrebbe da dire civile della universalità di accesso. Questa è anche l'occasione per comunicare al Consiglio comunale i posti che dal 1 dicembre verranno attivati per il Piano freddo come fa tutti gli anni il Comune di Bologna indipendentemente dall'allerta della protezione civile che è a -5 gradi e con la dovuta attenzione per le condizioni climatiche che potrebbero eventualmente anticipare questa data. Intendiamo garantire dal 1 dicembre per tutta la stagione invernale il riparo notturno, 278 posti saranno quelli messi a disposizione dal Comune quest'anno, circa 40 posti in più dello scorso anno, questo anche perché l'esperienza di questi mesi per quanto riguarda le strutture del disagio adulto e quindi di ricovero notturno al di fuori del Piano freddo ci hanno già segnalato l'incidenza significativa anche di migranti che, usciti dai centri di accoglienza straordinaria e anche provenienti da territori al di fuori di Bologna, utilizzano le nostre strutture quindi è immaginabile che anche la dotazione di queste strutture per quanto riguarda il periodo invernale necessiti di un incremento dei posti di riparo.
Per quanto riguarda il tema delle segnalazioni le strutture, il Comune, agiscono nel rispetto delle leggi ovviamente, come sempre avviene in qualunque situazione in cui si realizza un intervento salvavita e si realizzano interventi indifferibili e urgenti a protezione delle persone, la priorità assoluta, in termini anche temporali, è di garantire a queste persone questo tipo di protezione e le misure salvavita, il che ovviamente non distoglie dall'obbligo di ottemperare alle segnalazioni nel modo e nelle forme che quell'intervento e quella priorità rendono possibili".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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