Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle nuove regole per l'accesso e la permanenza nelle case popolari

L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) sulle nuove regole per l'accesso e la permanenza nelle case popolari.La domand...

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L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) sulle nuove regole per l'accesso e la permanenza nelle case popolari.

La domanda del consigliere Piazza

"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alle nuove regole per l'accesso e la permanenza nelle case popolari, decise dalla Regione, pongo la seguente domanda di attualità:

Per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa sulle nuove regole;

Per sapere dalla Giunta se, visti gli effetti delle nuove regole, il risultato è in linea con le aspettative o se invece sia necessario proporre nuove soluzioni".

 

La risposta dell'assessore Gieri

“Faccio due considerazioni di merito perché la domanda è ben posta, nel senso che mi viene chiesto un parere e preferisco iniziare con due considerazioni di fondo per poi entrare nel merito.

Credo che sia davvero da considerare evento positivo per tutta l'area metropolitana bolognese che su una materia così delicata, che tocca veramente nel cuore anche il comune sentire dei cittadini bolognesi e dei Comuni limitrofi, si sia potuti – forse per la prima volta – concordare e lavorare in un'ottica metropolitana. Lo dico perché non ero convinta che ce l'avremmo fatta a costituire queste linee guida a cui tutti i Comuni metropolitani (è stato votato la settimana scorsa) si atterranno. E' ovviamente una modalità che noi consideriamo positiva. C'è stato un tavolo che ha lavorato intensamente negli ultimi tre mesi, tavolo misto pubblico politico tecnico, ha davvero lavorato nel merito con molta attenzione proprio per capirci, fare quell'operazione sul grigio di cui molto bene parlava il Consigliere Piazza. E lo dico perché le delibere e le leggi, lo sappiamo bene, hanno un impatto molto forte sui nostri cittadini e hanno anche un'attenzione mediatica molto forte. Era davvero necessario che tutti i Comuni e le Unioni di Comuni potessero avere le stesse informazioni e lavorassero insieme sui criteri da applicare. Questo non vuole dire che quel documento non debba essere poi approfondito nei regolamenti comunali; ogni realtà comunale è diversa e viene lasciato anche ampio margine ai Comuni nei loro regolamenti di applicare ulteriori soluzioni.

Cosa ci si aspetta? Negli ultimi 15-20 anni una dei temi che i cittadini bolognesi maggiormente sottoponevano agli amministratori pubblici, penso anche alle minoranze nelle varie campagne elettorali, era proprio il tema dell'equità rispetto ai servizi. Lo dico perché da Presidente di Quartiere ricevetti tantissimi cittadini negli anni che mi facevano presente situazioni di disparità, penso soprattutto alle liste dei nidi, per l'accesso a quel servizio così prezioso e così desiderato da molte famiglie bolognesi, venivano rappresentate situazioni di mancanza di equità, di sperimentarlo giorno per giorno che il sistema che noi avevamo delineato negli anni di verifica dello stato patrimoniale e dello stato dei redditi dei nostri cittadini comportava delle situazioni di opacità. Dico opacità perché non sarò qui a dire dei 63 casi in cui abbiamo trovato redditi oltre i 100.000 euro, il milione di euro che è finito sui giornali, questo lo ascrivo a un altro dibattito e credo invece che sia vero che al di là di questi grandi numeri, che comunque non sono poi così isolati perché se parliamo di 63 nuclei che vanno oltre i 100.000 euro non parliamo di poco, ma non è questo l'argomento che a noi credo in questa sala deve maggiormente interessare. A noi deve interessare quali siano le dinamiche sociali, che cosa è cambiato nella nostra città negli ultimi 20 anni e non possiamo non dirci che tante cose sono cambiate così come non possiamo non dirci che il bene casa che negli anni '70 e '80 era un bene anche a disposizione di soglie di reddito medio, medio basso, oggi è un bene molto più prezioso e non sufficiente a rapportarci e a dare risposte a bisogni molto più forti e cogenti. E' una fotografia della realtà che non possiamo non dircela, così come non possiamo non dire che, per esempio, noi abbiamo canoni minimo all'interno dell'ERP che oggi è di 37 euro, diventerà di 50 euro, infatti ho visto che qualche dinamica giornalista dice aumento del 30%, vorrei dire che si passa da 37 a 50 euro, mentre invece nella lista dell'emergenza abitative, della transizione abitativa, abbiamo appena approvato una delibera di Giunta in cui diciamo che per stare al Galaxy deve essere corrisposto una quota di 200 euro per nucleo. Per stare in via Roncaglio, altro luogo di transizione abitativa, si paga 65 euro a posto letto. Noi come Amministrazione comunale chiediamo una corresponsione di questo genere. Lo dico perché davvero la situazione è cambiata e sulla lista dell'emergenza abitativa abbiamo decine e decine di famiglie anche di italiani, perché voglio uscire da questa polemica.

Un dato: sui 12.000 appartamenti in città, sono 539 i casi in cui si procederà con la decadenza. Lo dico per non allarmare un sistema che ha elementi di equità al suo interno”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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