Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sui provvedimenti che il Comune di Bologna ha messo in atto a supporto del sisma in centro Italia

L'assessore con delega alla protezione civile Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Michele Campaniello (Partito democratico) sui provvedimenti che il Comune di Bologna ...

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L'assessore con delega alla protezione civile Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Michele Campaniello (Partito democratico) sui provvedimenti che il Comune di Bologna ha messo in atto a supporto del sisma in centro Italia.

La domanda del consigliere Campaniello
"Regione Emilia Romagna e ANCI Emilia Romagna hanno dato vita a un’innovativa collaborazione in emergenza fuori territorio regionale. Per effetto della quale è stato realizzato un intervento di supporto alla gestione del Centro Operativo Comunale finalizzato alla “gestione dell’emergenza e continuità amministrativa”. A partire dal 24 agosto l’ANCI Emilia Romagna in raccordo con la Regione Emilia Romagna ha mobilitato e coordinando l’invio e il lavoro sul campo di diversi operatori dei Comuni emiliano-romagnoli con diverse professionalità, a supporto diretto del Comune di Montegallo. Alla luce di quanto sopra si chiede all'Amministrazione comunale quali provvedimenti ad oggi sono stati posti in essere dal Comune di Bologna e quali sono i profili professionali ad oggi mobilitati".

La risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliere Campaniello,
nei giorni immediatamente successivi all'evento sismico avvenuto il 24 agosto, l'Amministrazione comunale attraverso la sua struttura di Protezione civile si è immediatamente attivata per fornire un aiuto concreto e solidale alla popolazione, come peraltro già avvenuto nei precedenti terremoti dell'Abruzzo e dell'Emilia.
La Protezione civile del Comune di Bologna, subito dopo la notizia certa di quanto successo, aveva avviato contatti con l'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile con l'ANCI regionale.
La Protezione Civile di Bologna ha nell'immediato informato i settori competenti della nostra Amministrazione, ottenendo in tal modo la disponibilità di circa 11 tecnici comunali; 5 dipendenti comunali, non tecnici, ma con passate esperienze in situazioni analoghe in cui hanno fornito un supporto, anche semplicemente di vicinanza psicologica alle popolazioni colpite da accadimenti caratterizzati da circostanze così devastanti. Diversi appartenenti alla Polizia Municipale per la quale, peraltro, nel caso di specie, proprio per la sua peculiare struttura e dotazioni si è integrato con il canale di comunicazione tra Comando Polizia Municipale e l'Area di Polizia Locale e Servizio Affari della Presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Di fatto dalla Regione ci sono stati richiesti due tecnici che hanno operato in missione dal 23 al 30 ottobre per lo svolgimento di attività di rilievo danni e dichiarazione di agibilità inerenti agli immobili esistenti all'interno del cratere. L'attività si è svolta sotto il coordinamento dell'Agenzia regionale di Protezione Civile. Attualmente, dopo il sisma del 26 e del 30 ottobre sono stati già pianificati due turni operativi di sette giorni con personale della PM decorrenti da oggi, oggi parte la prima squadra, fino a venerdì 18, attività operativa nel territorio del Comune di Montegallo. Ogni gruppo è costituito da tre assistenti e da un ispettore coordinatore e capo missione. Questa è l'attività che stiamo svolgendo in questo momento.
Noi ci avvaliamo della collaborazione della Protezione Civile regionale anche per evitare di andare con il volontariato e con i nostri tecnici ad intasare zone che non ne hanno proprio necessità, siamo a servizio della struttura centrale della Regione per qualsiasi esigenza premettendo una cosa, si tratta di volontari, volontari che devono avere una predisposizione particolare perchè i nostri che sono stati in quei luoghi hanno avuto una settimana di scosse continue, sono tornati abbastanza provati. Non è semplice andare in zone terremotate ad operare in situazioni difficili e mantenere un equilibrio psicologico, che vediamo essere messo a dura prova in quelle popolazioni colpite dal sisma. Non si può mandare persone che non siano pronte a sostenere questa fatica psicologica, oltre la fatica fisica del lavoro giornaliero. Questo è bene chiarirlo, perchè abbiamo molti tecnici ma ci sono persone che pur volendolo non se la sentono di andare in un luogo di rischio così forte per la loro persona, c'è un problema reale da questo punto di vista. Io ho visto due tecnici che sono andati in missione tornare veramente scossi dalla situazione generale a cui si sono trovati di fronte, ma anche dalla pressione psicologica che hanno subito in quella settimana, il loro grande sforzo volontario li ha seriamente segnati. Quindi anche come Amministrazione stiamo cercando di valutare le persone che si rendono disponibili per fare un lavoro che ha una complessità e una delicatezza molto importante."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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