Il Consiglio comunale di Bologna in silenzio per Tina Anselmi
Il Consiglio comunale di Bologna, in apertura della seduta di oggi, ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Tina Anselmi. A ricordare la sua figura è stata la Presidente Luisa Guidone.Di seguito l'intervento della Presidente.“Og...
Data:
:
Il Consiglio comunale di Bologna, in apertura della seduta di oggi, ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Tina Anselmi. A ricordare la sua figura è stata la Presidente Luisa Guidone.
Di seguito l'intervento della Presidente.
“Oggi si svolgeranno i funerali di Tina Anselmi, venuta a mancare il 1 novembre 2016. La figura di Tina Anselmi ha rappresentato tanto e tanto si è detto di lei: si ascrive a pieno titolo tra coloro i quali hanno combattuto per farci vivere oggi nella nostra Repubblica democratica, grazie alla sua decisione di divenire staffetta Partigiana, con il nome di battaglia di Gabriella, anche a seguito dell'impiccagione per rappresaglia compiuta dai nazifascisti di più 30 prigionieri alla quale fu costretta ad assistere; attivista politica della Democrazia Cristiana, sindacalista prima nella Cgil poi nella Cisl, dal '48 al '55 fa parte del sindacato degli insegnanti elementari. Primo ministro donna nella storia della Repubblica, dapprima con delega al lavoro e alla previdenza sociale ed in seguito anche Ministro della sanità nei governi Andreotti 3-4-5. Nel 1981 Presidente della Commissione d' inchiesta sulla loggia massonica P2. Nel 1998 ha ricevuto l'onoreficenza di Dama di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Più volte comparsa tra i candidati alla Presidenza della Repubblica, Tina Anselmi è sempre stata una figura riconosciuta con affetto e stima da parte dell'Italia intera: simbolicamente proprio il 2 giugno di quest'ano, in occasione della giornata della Repubblica, le è stato dedicato un francobollo: un ulteriore primato ovvero un francobollo dedicato ad una persona ancora in vita. Fin qui le note bibliografiche che raccontano tanto di lei, soprattutto se rapportate al periodo storico in cui si è svolta la sua vita, ma che tuttavia non le rendono giustizia se non si connettono alle tante espressioni del suo pensiero: dalla fede ai diritti civili, dalla giustizia sociale al senso delle istituzioni.
Tina Anselmi è stata ricordata come la femminista cattolica che cambiò la DC, dietro alla sua femminilità ritroviamo l'orgoglio della centralità della conquista del voto alle donne senza la retorica di una donna tutta casa e famiglia angelo del focolare, una donna dotata di una forte cifra identitaria tendente ad un continuo richiamo innato alla marginalizzazione delle ideologie a favore di una maggiore concretezza nell'attivismo politico, anche delle donne. Qualcuno ha scritto che dallo sguardo di Tina Anselmi traspariva 'rispetto per tutti paura di nessuno': una donna da una carica umana straordinaria con la capacità di essere anche nelle situazioni più delicate sempre uguale a se stessa, simbolo per ogni cittadino.
Non ci resta che trarre esempio da chi ci ha lasciato in eredità un servizio sanitario nazionale pubblico e di chi con la schiena dritta non ha avuto alcun tentennamento nell'affrontare una pagina buia della nostra repubblica come quella della P2. Una donna sempre in prima linea nelle battaglie che può e deve essere un esempio per tutti noi. Un esempio per le donne e per gli uomini che si approcciano alla politica affinchè lo facciano con autonomia e libertà di pensiero, un particolare esempio per le donne affinché abbiano fiducia in se stesse e nelle loro capacità. Sarebbe stata una straordinaria Presidente della Repubblica, e auspichiamo che il nostro paese non perda ulteriori occasioni come quella.
Voglio in ultimo ricordarla con un suo pensiero tra tutti: 'La nostra storia ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati, attraverso la responsabilità di tutto un popolo. Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non è solo libere elezioni, non è solo progresso economico, è giustizia, è rispetto della dignità umana, dei diritti delle donne. E' tranquillità per i vecchi e speranza per i figli. E' pace'”.