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Question Time, chiarimenti sul Forum Terra intitolato “Educare alla custodia del Pianeta”

L'assessore all'Ambiente, Valentina Orioli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sul Forum Terra intitolato “Educare alla custodia del Pianeta”.Domanda d'attualità de...

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L'assessore all'Ambiente, Valentina Orioli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sul Forum Terra intitolato “Educare alla custodia del Pianeta”.

Domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al Forum Terra intitolato “Educare alla custodia del Pianeta”, vista la grande competenza dei Sindaci sulle materie ambientali sancita anche dall'importante patto dei Sindaci sottoscritto anche da Bologna, pongo la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e dalla Giunta sull'argomento; per conoscere come giudichi il monito di monsignor Zuppi al Forum Terra, dove dichiara che siamo l'ultima generazione che può salvare l'ambiente e per sapere se l'Amministrazione abbia idee per sviluppare questo tema".

Risposta dell'assessore Orioli
"Premesso che condivido con la consigliera Palumbo, e credo con tutte le persone che sono in quest'aula, una preoccupazione per le questioni ambientali e anche la voglia di fare ciò che di meglio è possibile per questa città, risponderò alla domanda che ho ricevuto, nel senso che ora non posso certamente comentare lo stato dell'ambiente a Bologna in 7 minuti, ne entrare nel merito di progetti estremamente complessi come quelli che riguardano il settore Mobilità. Tuttavia la ringrazio per questa domanda che tocca un tema che dal mio punto di vista è centrale, soprattutto centrale del mio mandato di assessore all'Ambiente.

L'intervento di Monsignor Zuppi al Forum Terra, ha messo al centro la necessità di diffondere e radicare maggiormente fra i cittadini la cultura ambientale, che è una premessa necessaria al compimento di scelte responsabili sul futuro del pianeta, e della nostra città se vogliamo restare un po' più con i piedi per terra. Se, come ha sottolineato Monsignor Zuppi richiamando anche i contenuti dell'enciclica Laudato Sii di Papa Francesco, gli aspetti etici sono centrali rispetto alle questioni ambientali, allora l'educazione ambientale è un'attività importante, oppure possiamo dire fondamentale senza tema di essere smentiti, che deve essere svolta prioritariamente dalle scuole e dall'Amministrazione pubblica.

Di questo l'Amministrazione comunale di Bologna è sicuramente convinta, tanto che da decenni ha manifestato sensibilità ed impegno in materia di politiche ambientali, sia nel campo della pianificazione, che con iniziative mirate all'educazione ambientale e rivolte alle scuole di ogni ordine e grado e, più in generale, alla cittadinanza.

Pe quanto riguarda la pianificazione il Comune di Bologna, oltre ad aver adottato il bilancio ambientale da quasi 15 anni come strumento di programmazione e di rendicontazione, negli ultimi anni ha aderito alle principali iniziative di carattere regionale, nazionale, europeo, volte al contenimento dei consumi energetici, alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia del territorio. Oltre ai contenuti di tutela e di valorizzazione paesaggistico-ambientale che sono propri degli strumenti urbanistici, in particolare del PSC, fra il 2011 e il 2015 il Comune di Bologna ha inoltre predisposto e adottato il PAES, cioè il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile approvato nel 2013, e il Piano di adattamento climatico, approvato nel 2015.
Se il PAES è uno strumento obbligatorio, quindi che tutti i Comuni dovrebbero avere, la sua adozione comunque rende conto della precoce adesione di Bologna, al Patto dei Sindaci, avvenuta nel 2008. Il Piano di adattamento climatico è invece uno strumento volontario, esito di un percorso originale svoltosi grazie al progetto Blue Ap finanziato dalla Commissione europea, ed è un piano che pone Bologna fra le città che sono più avanzate in Italia nell'affrontare in modo complessivo la questione dell'adattamento ai cambiamenti climatici, un piano impegnativi che consegna a questo mandato amministrativo il compito della sua attuazione e implementazione.

Le politiche ambientali, rispetto a cui mi sono limitata a citare alcuni degli esiti più significativi, sono quindi al centro del programma di mandato per quanto riguarda il mio assessorato, e un aspetto fondamentale sarà sicuramente la loro integrazione anche rispetto ai contenuti degli strumenti urbanistici e dei progetti sviluppati da altri settori, come ad esempio il settore Mobilità.

Accanto ai piani e ai progetti, il Comune di Bologna ha poi costantemente sviluppato attività di informazione, educazione e promozione sui temi ambientali rivolte come si diceva a cittadini e studenti.
Per richiamare alcuni degli esempi più importanti, attraverso Villa Ghigi prima e la Fondazione omonima attualmente, dal 1982 il Comune ha dato corso a progetti di educazione e divulgazione ambientale rivolti alle scuole della città e della provincia, che coinvolgono migliaia di bambini ogni anno.
Presso l'Istituto Aldini Valeriani da molti anni opera la Show Room Energia – Ambiente che svolge programmi di educazione al risparmio energetico e in generale al contenimento dei consumi, con particolare riferimento, tra l'altro, al recupero e al riciclo dei rifiuti, dedicati non solo alle scuole ma anche alla cittadinanza.
Infine da alcuni anni il Comune di Bologna è stato accreditato come CEAS cioè come Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità a livello regionale.

Il luogo in cui si sviluppano le attività di educazione ambientale proprie del CEAS è oggi Urban Center.
Urban Center è diventato luogo di disseminazione di informazioni che riguardano le politiche ambientali e di sostenibilità della Città di Bologna attraverso i contenuti della mostra permanente che lo scorso anno è stata visitata da oltre 90mila persone; le mostre temporanee, nel 2015 fra le altre ci sono state mostre su tematiche ambientali come Orti per tutti, Carrot City, Bologna città resiliente, Vuoti a rendere; gli incontri, i seminari e gli workshop. L'organizzazione attraverso sempre Urban center di attività partecipative ed incontri nei quartieri, l'attività online e infine la collana editoriale che ha visto finora l'edizione di 6 quaderni fra i quali due dedicati a tematiche ambientali.
Urban center si rivolge a tutti i cittadini e la mostra permanente è tradotta in lingua inglese per una fruizione adatta anche a persone che non conoscono l'italiano, nuovi cittadini, turisti, esperti e delegazioni. Dal 2014, anno in cui è stato rinnovato, la mostra è visitata anche da un numero crescente di scolaresche, di ogni ordine e grado, alle quali rivolgiamo programmi di visita specificamente studiati anche con un focus sull'educazione ambientale".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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